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2 Dicembre 2025
13:30

Cosa significa “Rage Bait”, la parola dell’anno 2025 secondo l’Oxford dictionary

"Rage bait" batte le parole "biohack" e "aura farming" e viene scelta dal famoso dizionario britannico come parola del 2025: il termine, che si traduce come "esca della rabbia" si usa per descrivere quei contenuti online creati per attirare attenzione suscitando rabbia o indignazione.

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Cosa significa “Rage Bait”, la parola dell’anno 2025 secondo l’Oxford dictionary
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Se a metà novembre il Cambridge Dictionary aveva scelto "parasocial" come parola dell'anno 2025, l'Oxford English Dictionary rilancia, e sceglie come parola dell'anno la "rage bait" ("esca della rabbia"), il cui uso è triplicato negli ultimi dodici mesi. Riprendendo l'esatta definizione del noto dizionario britannico, il termine viene utilizzato per quei contenuti online che vengono realizzati appositamente per provocare rabbia o indignazione attraverso elementi provocatori o offensivi,  con l'obiettivo di aumentare l'engagement e il traffico verso il proprio profilo social (ciò vale anche per un canale Youtube o una pagina web). Se online questa parola crea scompiglio e confusione, secondo l'ufficio stampa dell'Università di Oxford, nella realtà è un fenomeno importante perché in grado di "plasmare i dibattiti su politica, identità e disinformazione".

Il presidente di Oxford Languages Casper Grathwohl ha affermato:

Il fatto che il termine "rage bait" esista e abbia visto un'impennata così drastica nel suo utilizzo significa che siamo sempre più consapevoli delle tattiche di manipolazione in cui possiamo essere coinvolti online. Prima, Internet si concentrava sull'attirare la nostra attenzione suscitando curiosità in cambio di clic, ma ora abbiamo assistito a un drastico cambiamento, che lo porta a dirottare e influenzare le nostre emozioni e il modo in cui reagiamo. Sembra la naturale evoluzione di un dibattito in corso su cosa significhi essere umani in un mondo dominato dalla tecnologia e sugli estremi della cultura online.

Il termine non si discosta molto dal più noto "clickbait", che si utilizza per i titoli degli articoli fatti proprio per invogliare i lettori ad aprirli, puntando alla loro pancia.

La parola dell'anno è stata scelta dall'Università in base a una votazione online sul suo sito web, e prevalendo su "aura farming" (letteralmente "accumulare aura"), espressione che descrive il fare le cose in modo da apparire cool senza troppo sforzo, e "biohack", verbo che indica gli sforzi per migliorare il proprio corpo o le proprie funzioni biologiche tramite tecniche, abitudini o strumenti tecnologici.

L'anno scorso, invece, l'Oxford Dictionary scelse come parola dell'anno "brain rot" (letteralmente il "marciume cerebrale" che sentiamo quando il cervello è sovraccarico di contenuti “vuoti” che non danno stimoli autentici), ed effettivamente fu una delle parole più citate del 2024 e anche del 2025.

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Veronica Miglio
Storyteller
Innamorata delle parole sin da bambina, ho scelto il corso di lingue straniere per poter parlare quante più lingue possibili, e ho dato sfogo alla mia vena loquace grazie alla radio universitaria. Amo raccontare curiosità randomiche, la storia, l’entomologia e la musica, soprattutto grunge e anni ‘60. Vivo di corsa ma trovo sempre il tempo per scattare una fotografia!
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