Non tutta la plastica può essere riciclata: questa frazione di “scarto” prende il nome di plasmix. La cosa incredibile è che questi rifiuti possono essere trasformati in un combustibile alternativo a quello fossile: il Combustibile Solido Secondario (CSS)!
Ma andiamo più nel dettaglio: cos’è esattamente il plasmix? E come fa ad essere trasformato in un combustibile alternativo?
La produzione del plasmix
Plasmix è un termine con il quale vengono indicati gli scarti derivanti dalla raccolta differenziata della plastica. All’interno di questo scarto finiscono innanzitutto gli errori del cittadino: all’interno della raccolta della plastica infatti andrebbero conferiti solamente gli imballaggi.
Oltre agli errori, nel plasmix finiscono anche tutte quelle plastiche che sono effettivamente imballaggi ma che non sono riciclabili: è il caso delle buste del caffé che, in molti casi, sono composte da poliaccoppiato, cioè più tipi di plastica assieme che non possono essere separati tra di loro.
Una volta raccolto e arrivato all’impianto, il plasmix passa prima in un trituratore che lo riduce di granulometria e poi viene deferrizzato – vengono cioè rimossi gli eventuali frammenti di metalli ferrosi. Dal plasmix vengono anche separati materiali estranei come metalli non ferrosi e plastiche clorurate (PVC) tramite due tipologie di separatori chiamati rispettivamente aeraulico e ottico. In entrambi i casi il materiale da rimuovere viene separato dal resto della plastica usando dei getti di aria compressa.
Da rifiuto della plastica a combustibile
Il plasmix a questo punto viene nuovamente macinato ed è pronto per diventare CSS a tutti gli effetti. In realtà anche di CSS ne esistono di diverse qualità e quella migliore è l'End of Waste. Si tratta di un materiale che, per legge, non è più da considerare un rifiuto ma è un combustibile a tutti gli effetti.
Questo materiale ha un potere calorifico del tutto simile a quello del petcoke, il combustibile di origine fossile che si usa solitamente nei cementifici, con la differenza che il suo impatto ambientale è decisamente più basso.