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27 Luglio 2025
11:00

Com’è fatto il circuito di Spa-Francorchamps: analisi tecnica del tracciato più lungo della Formula 1

Con i suoi 7 km di lunghezza il circuito di Spa-Francorchamps, in Belgio, è il circuito più lungo del Mondiale di Formula 1. Nato nel 1921, è famoso per la sua combinazione di curve veloci, lunghi rettilinei e il meteo variabile. Oggi alle ore 15:00 andrà in scena la gara per il Mondiale 2025.

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Com’è fatto il circuito di Spa-Francorchamps: analisi tecnica del tracciato più lungo della Formula 1
SPA BELGIO

Immerso nel cuore delle Ardenne belghe, il circuito di Spa-Francorchamps è il più lungo del Mondiale di Formula 1 con i suoi 7004 metri. Amato dai piloti per il mix di curve veloci, lunghi rettilinei e dislivelli, e reso ancora più imprevedibile dal meteo variabile, è considerato una delle piste più tecniche e impegnative del calendario tanto da essere soprannominato “L’università della Formula 1”. Nato nel 1921 come un percorso su strade pubbliche, il circuito di Spa-Francorchamps ospiterà la gara di 44 giri domenica 27 luglio 2025 alle ore 15:00, con i piloti che dovranno percorrere in totale 308.052 km. Il cuore del circuito, presente nel Mondiale dal 1950, è il famigerato complesso Eau Rouge–Raidillon, una combinazione di curve in salita con un dislivello di circa 40 metri.

È una pista da coraggio e da motore: oltre il 70% del tempo sul giro si percorre a pieno gas, con il sistema frenante sollecitato per appena 17 " a giro (poco più che a Silverstone). Nel 2024, Sergio Perez ha fatto segnare il giro più veloce in gara con un tempo di 1’44’’701, raggiungendo una velocità media di 240,9 km/h. Merito anche del sistema ibrido, che a Spa può offrire fino a 3,8 " al giro e circa 18 km/h in più di velocità.

Il cuore tecnico e le caratteristiche del circuito di Spa-Francorchamps

Il tracciato belga conta 19 curve di cui 10 a destra e 9 a sinistra, con velocità di percorrenza che variano da curve lente come la 1 – La Source che rappresenta una delle staccate più violente del campionato, a curve ad altissima velocità come Eau Rouge-Raidillon. Il tracciato è suddiviso in tre settori utilizzati per il cronometraggio durante le gare:

  • Rosso – settore 1: parte dalla linea del traguardo e comprende la prima curva, La Source (1), la lenta curva a gomito che immette sul lungo rettilineo del Kemmel. Seguono le curve di alta velocità Eau Rouge (2) e Raidillon (3), che portano verso la zona di Les Combes (4-6), la prima chicane dopo il Kemmel Straight.
  • Blu – settore 2: il settore centrale del circuito, caratterizzato da curve di media e alta velocità come Bruxelles (7), Pouhon (8-9), una delle curve più veloci e impegnative del calendario, e la sequenza tecnica di Campus (10) e Stavelot (11), prima di entrare nel tratto veloce verso la curva Blanchimont (12-15), un curvone in discesa dove la velocità supera i 300 km/h.
  • Giallo – settore 3: è il settore finale, che si apre con l’uscita da Blanchimont e conduce verso la chicane finale Bus Stop (16-19), formata da due curve lente che richiedono una buona frenata e precisione, prima di rientrare sul rettilineo principale e chiudere il giro.
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La mappa del circuito di Spa–Francorchamps suddivisa nei tre settori utilizzati per il cronometraggio durante le gare (Settore 1 – Rosso, Settore 2 – Blu, Settore 3 – Giallo). Credit: via Wikimedia Commons

A Spa, il fattore dominante in termini di prestazione è la power unit: oltre il 70% del giro si percorre a gas spalancato. Per quanto riguarda l'impianto frenante qui è poco interessato, infatti le monoposto utilizzano i freni solo 9 volte a giro, per il 13% del totale. Di queste 9 frenate, la più severa per l’impianto è quella in ingresso a La Source (Curva 1) dove si frena da oltre 300 km/h fino a circa 81 km/h in terza marcia, con un carico sul pedale del freno di 150 kg e una decelerazione di 4.6 G. Al contrario,  Eau Rouge-Raidillon (curve 2-3), si affronta a gas completamente spalancato in ottava marcia a oltre 319 km/h, subendo quasi 5 G di forza laterale.

Tra i punti più tecnici troviamo Pouhon (curve 9-10), un doppio sinistra in discesa da affrontare a oltre 270 km/h, con un leggero lift ( cioè un rilascio dell’acceleratore per ridurre leggermente la velocità senza frenare). Un altro punto cruciale è la Bus Stop (curve 18-19), dove si passa da 331 a 79 km/h in soli 138 metri, con un picco di 4.9 G e fino a 159 kg di pressione sul pedale del freno

In tutto si contano 5 tratti ad alta velocità: il rettilineo principale, i tratti 1-5, 7-8, 9-12 e 15-18. Ad interrompere il ritmo ci pensano 3 curve lente (la 1, la 18 e la 19) e due chicane, posizionate in punti strategici per favorire i sorpassi (curve 5-6 e 18-19). Il rettilineo principale misura 550 metri e si percorre a gas spalancato per circa 6". Ma è il rettilineo del Kemmel (tra curva 4 e curva 5) il più lungo: ben 1.900 metri da affrontare a piengo gas per 24". Due sono invece le zone DRS del tracciato: la prima sul rettilineo del Kemmel (subito dopo Eau Rouge) e la seconda sul rettilineo di partenza/arrivo.

Assetto aerodinamico e strategia dei pneumatici

Per quanto riguarda il set-up delle monoposto, a Spa si predilige un assetto da carico aerodinamico medio-basso per poter affrontare al meglio i curvoni veloci, ma senza peccare nei tornanti lenti (tipo quello del Bus Stop).

La strategia degli pneumatici a Spa è sempre imprevedibile, complice anche il meteo instabile delle Ardenne. Questa peculiarità è parte integrante dello spettacolo: è normale vedere un tratto del circuito asciutto e un altro completamente bagnato, rendendo la scelta delle gomme una vera lotteria. Pirelli di solito porta le mescole C2-C3-C4, ovvero le hard, medium e soft più equilibrate della gamma, ma l'alto stress su curve come Pouhon e Blanchimont può spingere a una doppia sosta, anche se la maggior parte dei team opta per una sola. Occhio però al tempo perso ai box: con oltre 22 " tra ingresso e uscita, sbagliare il timing può essere fatale per la posizione in pista.

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Il celebre tratto Eau Rouge/Raidillon. Credit: via Wikimedia Commons

Il circuito di Spa letto attraverso i numeri: le vittorie, le pole e i record del tracciato belga

A Spa sono state scritte pagine indelebili della Formula 1 attraverso i numeri e i record. Ecco i più importanti da sapere:

  • Piloti con più vittorie: Michael Schumacher (che qui ha debuttato nel 1991 e ottenuto la prima vittoria in carriera) con 6 successi, seguito da leggende come Ayrton Senna e Lewis Hamilton (5), Jim Clark e Kimi Raikkonen (4).
  • Scuderie più vincenti:Ferrari, che qui ha otenuto ben 14 successi, davanti a McLaren (12), Red Bull e Mercedes (6).
  • Pole Position:Lewis Hamilton con 6 pole a Spa, seguito da icone come Juan Manuel Fangio e Ayrton Senna (4).
  • Piloti con più podi conquistati: Lewis Hamilton (11), Michael Schumacher (9), Alain Prost (7), Ayrton Senna e Sebastian Vettel (5).
  • Piloti con più giri percorsi in gara: Sebastian Vettel (622), Michael Schumacher (602), Kimi Raikkonen (593), Fernando Alonso (582), Lewis Hamilton (578).
  • Giro record in gara: 1’44″701, firmato da Sergio Perez nel 2024
  • Giro record in qualifica: 1’41″252, registrato da Lewis Hamilton nel 2020

Spa, inoltre, detiene il record della gara più corta di sempre in F1, nel 2021, a causa della pioggia incessante, furono completati solo 3 giri dietro la Safety Car prima di sospendere tutto, assegnando comunque metà punteggio.

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