
Vi siete mai chiesti come fanno gli aerei a sapere sempre dove andare? Merito dei controllori, che monitorano gli aerei durante tutte le fasi di volo. Per capire meglio i vari aspetti della gestione del traffico aereo, immaginiamo di seguire il volo di un aereo, il GP2025, in viaggio da Milano Linate fino all'aeroporto di Perugia.
La Torre di controllo di Linate e le procedure per il decollo
Il nostro viaggio inizia a Linate. Una volta terminate le procedure di imbarco, i piloti si mettono in comunicazione con la Torre di controllo, per ottenere l’autorizzazione ad accendere i motori ed entrare in pista.
Il primo controllore a comunicare con l’aereo è il DELIVERY, il quale conferma il piano di volo, indicando la rotta iniziale e l’altitudine da raggiungere nelle prime fasi del decollo. Nel nostro caso, il volo GP2025 riceve il via libera per Perugia con una rotta iniziale che passa sopra Modena. Una volta ricevuta questa autorizzazione, l’aereo avvia i motori e viene poi guidato dal controllore GROUND, che indica il percorso da seguire dal parcheggio fino al punto di attesa della pista. Questo processo si chiama rullaggio. Infine, il controllore TOWER dà l’ultimo via libera per il decollo, verificando che la pista sia libera e fornendo le ultime informazioni, come la direzione e intensità del vento. E così, il GP2025 prende il volo.
Il Centro di Controllo d'Area: qual è il ruolo dell'ACC
Dopo il decollo, la gestione dell’aereo passa all’ACC di Milano, il Centro di Controllo d’Area. I controllori dell’ACC monitorano tutti i voli che transitano all’interno della loro area di competenza, quindi non solo quelli in partenza e in arrivo, ma anche quelli di passaggio. L’Italia è suddivisa in diverse aree di controllo, ognuna adatta a un ACC specifico. Il nostro volo, ad esempio, dopo Milano passa all’ACC di Roma, che coordina la fase finale del viaggio fino all’approccio all'aeroporto di Perugia.
Ma come fanno i controllori a evitare che gli aerei si avvicinino troppo? Attraverso un sistema di triangolazione radar, che permette di calcolare in tempo reale la posizione, l’altitudine e la velocità di ogni velivolo. Se le traiettorie di due aerei corrono il rischio di incrociarsi, il controllore può intervenire, suggerendo cambi di quota o rotta per mantenere sempre una distanza di sicurezza. Un aspetto interessante del traco aereo moderno è il sistema di free route: in passato, gli aerei seguivano delle vere e proprie "autostrade del cielo", percorrendo rotte fisse tra le varie radioassistenze. Oggi, invece, sopra i 6.500 metri di altitudine, ogni aeromobile ha solo due vincoli: un punto di ingresso e un punto di uscita dallo spazio aereo. Il resto del percorso è libero, in modo che le compagnie possano ottimizzare la rotta, ridurre il consumo di carburante e diminuire le emissioni di CO₂. Grazie a questo sistema, ogni anno si risparmiano circa 90 milioni di kg di carburante.
La Torre digitale di Perugia: le fasi dell'atterraggio
Nelle ultime fasi dell'atterraggio, l’aereo viene preso in carico dalla Torre di controllo di Perugia, una Torre di controllo digitale. A differenza di una torre tradizionale, infatti, quella di Perugia non ha grandi finestre affacciate sulla pista, ma è una sala con monitor ad alta definizione che riproducono le immagini catturate da 18 telecamere fisse e 3 mobili. Questo sistema consente ai controllori di avere una visione completa a 360 gradi, senza doversi voltare fisicamente.
Le Torri digitali non hanno solo il merito di migliorare la sicurezza e la precisione del controllo aereo, ma permettono anche di centralizzare la gestione di più aeroporti. Un controllore certificato può infatti monitorare diversi aeroporti di piccoli dimensioni da una sola Torre di controllo digitale. Pensate al caso di un aeroporto da cui transitano solo una decina di voli al giorno e che in molti casi la notte resta chiuso. L’attivazione di emergenza, per far atterrare un’aeroambulanza o un charter turistico, può essere un problema se avviene quando è chiuso. Con l’hub di Torri digitali invece non lo è più, perché uno stesso controllore può essere certificato per più aeroporti, e quindi gestire il piccolo aeroporto da remoto, migliorando l’efficienza e la flessibilità di tutto il sistema.