
Nella dispensa di gran parte di noi non manca mai: un vasetto di pesto pronto all’uso, comodo e pratico per condirci la pasta.
Ma come si produce un vasetto di pesto?
In questo video vi mostriamo il lavoro agricolo e industriale che c'è dietro grazie alle aziende agricole che ci hanno dato accesso ai campi e a Barilla che ci ha aperto le porte del suo stabilimento: vedremo quindi un percorso che inizia nei campi di basilico e termina con il confezionamento del pesto.
La coltivazione e la raccolta del basilico: cosa succede nei campi
Il basilico è una pianta delicata che deve essere gestita con cura. La semina solitamente avviene ad aprile e le raccolte si susseguono da maggio fino a settembre.
Proprio a causa di questa sua fragilità, ogni anno vengono selezionati i semi migliori a livello di robustezza e qualità.

Ma non è finita qui. Gli agricoltori utilizzano diverse tecniche avanzate e automatizzate non solo per l’irrigazione, ma anche e soprattutto per prevenire eventuali attacchi da parte di parassiti, che potrete vedere nel dettaglio nel video.
Nello specifico, nei campi che abbiamo visitato, viene promossa un’agricoltura al 100% sostenibile. La particolare cura che viene impiegata nella filiera del basilico segue le linee guida della cosiddetta Carta del Basilico, ovvero un insieme di regole agronomiche, redatte in collaborazione con partner scientifici come il CERSAA (Centro per la Ricerca e la Sperimentazione Agricola di Albenga) e l’Università di Bologna, pensate per ottenere un basilico di qualità e allo stesso tempo per proteggere la biodiversità.
Come viene preparato il pesto in vasetto: il lavoro degli stabilimenti industriali
Dopo la visita nei campi, ci spostiamo negli stabilimenti industriali, che si trovano a pochi chilometri dai campi, in provincia di Parma. Questa vicinanza è importante: da quando il basilico è raccolto fino a quando viene inserito nel vasetto devono passare poche ore, per preservare aroma, colore e proprietà organolettiche.
Nel video vedrete il mega mixer chiamato in gergo tecnico miscelatore, dove al basilico viene unito il parmigiano grattugiato sul posto, l’olio, gli anacardi e tutti gli altri ingredienti che contribuiscono alla cremosità, al sapore e alla consistenza desiderati.

E infine, un ultimo passaggio prima del confezionamento: il pesto fresco deperirebbe nel giro di pochi giorni. Per questo, il pesto a lunga conservazione viene sottoposto a pastorizzazione in due passaggi, che serve a evitare la proliferazione dei batteri nei vasetti. Qui il prodotto viene sottoposto ad alte temperature per un periodo di tempo controllato, avendo cura di preservare le caratteristiche delle materie prime.
Il pesto è così inserito nei vasetti che troviamo nei supermercati!