
"Ever dream this man?", hai sognato quest'uomo? Questa frase a cavallo degli anni '10 del 2000 iniziò a diventare una sorta di tormentone in rete, grazie anche all'associazione con lo strano identikit di un uomo stempiato e dalle folte sopracciglia. Guardandolo, numerosi utenti affermarono di averlo effettivamente sognato almeno una volta nella loro vita… ma chi è in realtà? E perché così tante persone affermano di averlo visto in sogno? Per capire meglio com'è nata questa leggenda metropolitana, dobbiamo partire dal sito thisman.org, il portale realizzato per cercare di identificarlo.
Thisman.org, la diffusione online
Secondo quanto riportato dalla homepage del sito, il primo ritratto dell'uomo sarebbe stato realizzato a New York nel 2006 da una paziente psichiatrica che affermava di vedere frequentemente questa persona nei propri sogni. Lo psichiatra conservò il disegno e solo pochi giorni dopo un secondo paziente lo identificò come "uomo dei sogni". Una coincidenza? Possibile, ma in poco tempo sempre più persone confermarono di conoscerlo e, dopo aver messo la foto online, segnalazioni da ogni parte del mondo iniziarono ad arrivare.
Fu così che nacque il portale thisman.org e in giro per tantissime città del mondo iniziarono a comparire volantini come questo, invitando le persone a condividere tutte le informazioni in loro possesso, così da risolvere questo "mistero" una volta per tutte.

Nessuno sul blog era in grado di rispondere con certezza a questa domanda: secondo alcuni utenti sarebbe stato il volto del Creatore, secondo altri ancora si tratterebbe di una persona con poteri "sovrannaturali" in grado di passare da un sogno all'altro. Insomma, tante teorie, tanti identikit – come visibile nell'immagine sottostante – ma nessuna risposta. Ma quindi, chi è davvero l'uomo dei sogni?

Chi è davvero l'uomo dei sogni? Origine della leggenda
Come tutti i "misteri" del web, la spiegazione è spesso molto più semplice di quanto sembri. Alcuni utenti infatti si insospettirono e iniziarono a pensare che questa storia, in realtà, non fosse altro che una messa in scena. Provarono quindi a verificare l'indirizzo IP del sito e si resero conto che apparteneva ad una compagnia italiana, la Kook Artgency. Ma non solo: scoprirono anche che questa aveva già in gestione un altro sito chiamato guerrigliamarketing.it.
L'immagine dell'uomo dei sogni, quindi, non era altro che parte di una campagna pubblicitaria o, per meglio dire, un esperimento sociale che – in un secondo momento – si scoprì essere stata orchestrata dal creativo Andrea Natella. L'identikit dell'uomo si suppone sia stato ottenuto tramite un semplice software, unendo alcuni tra i tratti facciali più ricorrenti: ecco perché in tanti sperimentarono una strana sensazione di déjà-vu!