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1 Agosto 2025
6:00

Il nuovo terminal al Kuwait International Airport: le caratteristiche del maxi-progetto

Il nuovo Terminal 2 (T2) dell'Aeroporto Internazionale del Kuwait, progettato da Foster + Partners, è un'ambiziosa opera da miliardi di dollari con l'obiettivo di trasformare il paese in un hub aereo regionale.

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Il nuovo terminal al Kuwait International Airport: le caratteristiche del maxi-progetto
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La costruzione del terminal T2 del nuovo Kuwait International Airport rappresenta un vero e proprio, e sopratutto efficace, tentativo del Kuwait di affermarsi come hub aereo internazionale, di importanza strategica, nell'area del Golfo. Con un investimento di diversi miliardi di dollari, questo progetto è un pilastro della Kuwait Vision 2035, mirata a diversificare l'economia e promuovere lo sviluppo infrastrutturale del paese. Vediamo più nel dettaglio come è fatto questo mega progetto.

Descrizione del progetto

Prima di tutto diciamo subito che il progetto porta la firma dello studio di design ed architettura londinese Foster + Partners. Il design è ispirato ad elementi tipici della cultura, e dell'ambiente, della regione del Kuwait e proprio per questo motivo le line di design dell'aeroporto evocano le vele delle tradizionali imbarcazioni dhow con la sua forma unica a "trifoglio" e una grande tettoia che si estende per ombreggiare le aree esterne.

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Esempio di imbarcazione dhow. Credit: LizaLotter

Anche il sapiente impiego del calcestruzzo armato, che conferisce vita ad elementi strutturali sinuosi, ricorda il connubio, ma anche il contrasto, tra le vele sinuose delle barche locali e la fermezza e la forza della pietra. L'edificio è concepito da tre ali principali centrali da 1.2 km ciascuna, che costituiranno i gate di imbarco e dirameranno a partire da un unico ambiente centrale alto 25 metri.

Strutture e capacità del terminal

Nella fase iniziale il progetto sarà in grado di servire ben 13 milioni di passeggeri ma si arriverà fino a 25 milioni all'anno, con la flessibilità di espandersi ulteriormente a 50 milioni in futuro. Il nuovo terminal inoltre, nel complesso, si svilupperà su una superficie di 0,75 chilometri quadrati.

Sarà inoltre prevista la realizzazione di un sistema di gestione bagagli all'avanguardia lungo 6 km e capace di processare fino a 2.930 bagagli all'ora, supportato da 120 banchi check-in. È prevista una terza pista e la ristrutturazione delle due esistenti, oltre a una nuova torre di controllo del traffico aereo.

La sostenibilità come principale obiettivo

Come ogni mega progetto che si rispetti, anche questo è incentrato sul rispetto di criteri di sostenibilità e impatto minimizzato sull'ambiente circostante. Uno degli obiettivi principali del progetto è infatti quello di ottenere la certificazione LEED Gold (Leadership in Energy and Environmental Design). Per raggiungere questo obiettivo il progetto prevede di utilizzare molta energia solare. Il tetto dell'edificio infatti ospiterà oltre 81.000 pannelli fotovoltaici per generare energia pulita, con l'obiettivo di coprire almeno il 23 % del fabbisogno energetico dell'edificio e ridurre il consumo totale del 42% rispetto a un aeroporto standard.

La struttura in cemento armato agisce come massa termica, aiutando a mitigare le temperature estreme del deserto (da 6 °C in inverno a oltre 45 °C in estate). Più di 8.000 lucernari consentiranno alla luce naturale di illuminare l'edificio, filtrando la radiazione solare diretta. Ci sarà poi un grande risparmio di consumi idrici, che saranno ridotti del 45% con l'impiego di rubinetti a flusso ridotto ed al riutilizzo, per quanto possibile, delle acque grigie.

Altro punto di forza è quello relativo all'impiego di materiali riciclati, che saranno sicuramente impiegati in modo massiccio nella realizzazione delle principali componenti del nuovo terminal.

Critiche al progetto

Il progetto del T2 ha subito notevoli ritardi. Inizialmente previsto per il 2022 o il 2023, la data di completamento è stata più volte posticipata. Questi ritardi sono spesso associati a complesse procedure burocratiche, problemi di gestione dei contratti e, in alcuni casi, a difficoltà impreviste durante la costruzione. La lentezza nello sviluppo delle infrastrutture in Kuwait è una critica ricorrente.

Alcuni osservatori hanno sollevato dubbi sull'enorme investimento (si parla di miliardi di dollari) in un aeroporto di tale portata, considerando che il Kuwait non è tradizionalmente un "hub" internazionale come Dubai o Doha. La domanda è se la capacità prevista sarà pienamente utilizzata da un traffico passeggeri che è principalmente "origine-destinazione" piuttosto che di transito.

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