
La storia di Enel è strettamente intrecciata con quella dello sviluppo economico e industriale dell’Italia, e racconta come l’azienda sia riuscita a evolversi costantemente, affrontando le sfide di ogni epoca e preparando il terreno per il futuro della transizione energetica. Fondata nel 1962 come “Ente Nazionale per l’Energia Elettrica”, Enel nacque con l’obiettivo di unificare decine di piccoli operatori locali in un’unica struttura in grado di garantire elettricità a tutto il territorio nazionale, riducendo il divario tra nord e sud e tra aree urbane e rurali. Questo processo contribuì a sostenere il boom economico degli anni ’60 e ’70, portando l’elettrificazione italiana a livelli quasi totali. Negli anni successivi, l’azienda si concentrò sull’innovazione tecnologica, implementando reti ad alta tensione, ponti sottomarini verso le isole e sistemi informatizzati di gestione, gettando le basi per la digitalizzazione futura.
Durante gli anni ’70 e ’80, Enel esplorò fonti energetiche alternative, dalle centrali idroelettriche e solari a quelle eoliche, e sviluppò un approccio sempre più attento alla sostenibilità ambientale. Con la liberalizzazione del mercato elettrico negli anni ’90, l’azienda si trasformò in una società quotata in borsa e, nel nuovo millennio, accelerò il suo sviluppo tecnologico. Oggi, Enel è particolarmente concentrata sullo sviluppo delle energie rinnovabili e nelle reti di distribuzione intelligenti, sviluppando progetti di comunità energetiche e strumenti digitali per il monitoraggio dei consumi, con l’obiettivo di un futuro sempre più sostenibile e partecipato. Ripercorriamo un po’ più da vicino la storia di Enel.
Le origini
Enel nacque come soluzione alla frammentazione del settore elettrico italiano. Prima del 1962, la produzione e la distribuzione di energia erano affidate a decine di piccoli operatori locali, con grandi differenze di copertura e qualità tra le diverse regioni d’Italia. La creazione di un unico ente nazionale permise di costruire una rete più efficiente e capillare, portando elettricità anche nelle zone rurali e meno sviluppate. In meno di 10 anni, la capacità produttiva dell’azienda raddoppiò e vennero realizzate reti ad alta tensione che collegavano il Nord e il Sud del Paese, oltre a collegamenti sottomarini per le isole. L’elettrificazione completa del territorio italiano, con una copertura vicina al 99% all’inizio degli anni ’70, rappresentò un traguardo storico.

Negli anni ’70, la crisi energetica spinse Enel a investire in fonti alternative. Furono realizzate la centrale idroelettrica di Entracque (Cuneo), la prima centrale solare a concentrazione collegata alla rete, il primo impianto fotovoltaico e il primo parco eolico in Italia. Questo periodo segnò l’inizio della ricerca di soluzioni sostenibili, che negli anni ’80 si consolidarono grazie a politiche ambientali più attente. Con la liberalizzazione del mercato elettrico negli anni ’90, iniziò un nuovo importante capitolo per il gruppo, che si quotò in borsa nel 1999.
L’innovazione
Entriamo all’inizio del nuovo millennio. Il mondo e così anche il nostro Paese, stanno cambiando: gli effetti della crisi climatica cominciano a farsi sentire, così come una spinta sempre maggiore alla digitalizzazione.
A queste grandi sfide, si adegua anche Enel, che introduzione i primi contatori intelligenti, detti smart meter. Questi permettono ai clienti di monitorare i consumi in tempo reale e alle aziende fornitrici di gestire i servizi a distanza. Altro importante segnale di innovazione si ebbe nel 2008, quando il gruppo entrò nel settore delle energie rinnovabili, proprio in risposta alla crisi climatica in atto.
Il presente e il futuro
Oggi viviamo in un mondo sempre più globalizzato, dove anche i mercati dell’energia sono strettamente interconnessi.
In questo contesto, Enel è diventata una vera e propria multinazionale dell’energia, presente in circa 30 Paesi e punto di riferimento sia nelle reti di distribuzione che nello sviluppo delle energie rinnovabili.

Ma il futuro energetico del nostro Paese non si misura soltanto in kilowatt prodotti, ma anche nella capacità di costruire reti intelligenti, resilienti e capillari, fondamentali per accompagnare la transizione energetica. Le infrastrutture di rete, infatti, rappresentano il cuore pulsante del sistema elettrico moderno: permettono di integrare fonti rinnovabili, gestire in modo efficiente la distribuzione dell’energia e garantire stabilità e sicurezza. L’obiettivo dichiarato è l’azzeramento delle emissioni nette dirette e indirette entro il 2040, chiudendo gli ultimi impianti a carbone entro il 2027 previa autorizzazione delle autorità competenti, promuovendo un futuro sostenibile e partecipativo in cui le scelte energetiche siano condivise tra istituzioni, aziende e cittadini.
Per questo, Enel ha investito sulle cosiddette Smart Grids, capaci di integrare la produzione diffusa, sistemi di accumulo e utenti finali che diventano anche produttori, o per meglio dire prosumer (ovvero consumatori e produttori allo stesso tempo).
In questo scenario, le Comunità Energetiche Rinnovabili, le applicazioni per il monitoraggio dei consumi e i punti di ricarica per la mobilità elettrica assumono un ruolo di crescente importanza.
E poi ci sono strumenti digitali come l’App Full Digital di Enel Energia, monitorare i consumi è semplice: si può visualizzare in tempo reale quanta energia viene utilizzata, individuare eventuali sprechi e ottimizzare le abitudini quotidiane.
L’efficienza non è finalizzata solo alla riduzione dei costi, ma soprattutto alla diminuzione delle emissioni, rendendo famiglie e imprese protagoniste attive della transizione. Secondo stime di enti internazionali come l’Agenzia Internazionale dell’Energia, interventi mirati sull’efficienza possono contribuire a oltre il 40% della riduzione necessaria delle emissioni globali.
E dal momento che in Italia i consumi domestici rappresentano circa un terzo della domanda totale di energia, anche piccoli miglioramenti quotidiani, come ottimizzare l’uso degli elettrodomestici o gestire i carichi energetici in modo intelligente, producono benefici tangibili per l’ambiente e per il bilancio familiare.
Accanto all’efficienza, Enel promuove le scelte responsabili, ad esempio tramite le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), dove gruppi locali di condomini, aziende o enti pubblici possono produrre e consumare insieme energia da fonti rinnovabili, come pannelli fotovoltaici, creando impianti “a km zero”. Queste comunità permettono di abbattere i costi energetici, incentivare la produzione locale e rendere l’energia un bene condiviso. Allo stesso tempo, la mobilità elettrica viene integrata nella vita quotidiana con una rete capillare di oltre 23.000 punti di ricarica in tutta Italia, supportata da servizi digitali che semplificano la gestione dei viaggi e dei pagamenti. Così ogni cittadino può fare scelte concrete, riducendo le emissioni e partecipando attivamente a un modello energetico più sostenibile.

Questi due valori fondamentali, efficienza e responsabilità, guidano le innovazioni di Enel e raccontano una filosofia chiara: l’energia non è solo un servizio, ma uno strumento per migliorare la vita delle persone, proteggere l’ambiente e costruire un futuro più equo e condiviso. Ogni app, ogni smart grid, ogni comunità locale realizzata è un passo verso un modello energetico in cui tecnologia, sostenibilità e co-partecipazione si incontrano, permettendo a ciascuno di noi di costruire un futuro più luminoso, letteralmente ma anche idealmente.