
In Sardegna, c’è un Cammino, percorribile a piedi o in bicicletta, che si snoda tra i sentieri che i minatori percorrevano ogni giorno da casa al lavoro, tra paesaggi spettacolari a picco sul mare, flora e fauna mediterranea, villaggi abbandonati e miniere dismesse.
Eppure questi luoghi, fino alla fine del secolo scorso, erano spazi segnati da sudore, fatica e sacrificio, dove i minatori estraevano minerali destinati ad alimentare l’industria metallurgica.

In questo video, ci siamo recati direttamente in Sardegna per raccontarvi la dura e pericolosa giornata tipo del minatore, che lavoravano tra la metà del 1800 e gli inizi del 1900.
Quello del minatore, almeno fino al secondo dopoguerra, era un lavoro estremamente rischioso, segnato da pericoli di crolli, malattie polmonari e totale assenza di tutele.
In questo video vi porteremo all’interno di alcune miniere, come la Grande Miniera di Serbariu a Carbonia e la Miniera di Montevecchio a Guspini, dove un tempo si scendeva tramite piccoli ascensori e si alternavano le diverse figure impegnate nello scavo e nell’estrazione dei minerali.
Visiteremo anche i luoghi in cui confluivano gran parte dei materiali estratti, poi caricati nei porti vicini e destinati al Nord Europa. Esploreremo i villaggi minerari oggi abbandonati, tra le semplici case dei minatori e le sfarzose dimore dei direttori.
Oggi questo passato rivive lungo il Cammino Minerario di Santa Barbara: un itinerario di trenta tappe, immerso in paesaggi straordinari, che si estende per circa 500 chilometri attraverso la Sardegna sud-occidentale.