
Nano Banana Pro è stato reso ufficiale all’interno dell'app Gemini e nella versione Web del servizio. Il nuovo modello text-to-image basato sull'intelligenza artificiale di Google (modello che ufficialmente si chiama Gemini 3 Pro Image) consente di generare e modificare immagini con un livello di controllo avanzato, mantenendo l'accesso gratuito alla creazione visiva tramite AI, con opzioni potenziate dedicate agli utenti dei piani Google AI Plus, Pro e Ultra. In questo approfondimento vi spieghiamo in modo chiaro cosa cambia rispetto al modello “base” Nano Banana, quali strumenti tecnici entrano in gioco e come è possibile sfruttarli per ottenere risultati più precisi, coerenti e professionali. Il nuovo modello permette di intervenire su elementi complessi come illuminazione, angolazione della fotocamera e messa a fuoco. Consente l'applicazione di stili visivi ispirati a immagini di riferimento, ridimensionare automaticamente un contenuto per diverse piattaforme senza perdere dettagli e integrare testi leggibili e ben posizionati all'interno di poster, loghi o inviti. Vediamo, quindi, cosa può fare Nano Banana Pro e come creare immagini impressionanti con la sua AI.
Le caratteristiche di Nano Banana Pro
Nano Banana Pro nasce come evoluzione diretta del precedente Nano Banana e si appoggia al motore Gemini 3, un LLM (Large Language Model), ovvero un sistema capace di comprendere e generare linguaggio umano in modo avanzato. Questa base permette al modello non solo di interpretare meglio i prompt, cioè i comandi testuali che vengono forniti dall'utente per descrivere l'immagine desiderata come output, ma anche di produrre risultati visivamente più complessi, coerenti e accurati. Permette, infatti, di generare immagini con testi perfettamente leggibili in più lingue, scegliendo font e stili grafici differenti, un aspetto fondamentale per chi crea contenuti divulgativi, locandine, infografiche complesse o materiali educativi. Il sistema integra anche funzioni di ricerca online, consentendo per esempio di chiedere una ricetta e ottenere automaticamente schede visive riassuntive, unendo dati e grafica in un'unica composizione.
Uno degli elementi che distingue Nano Banana Pro è il controllo che potremmo definire quasi chirurgico sulle immagini. Il modello permette infatti di gestire l'angolo di “scatto”, la messa a fuoco, l'illuminazione della scena, la profondità di campo e la gradazione del colore. Rispetto al limite precedente, secondo cui era possibile creare immagini dalla risoluzione massima di 1024 x 1024 pixel, ora è possibile arrivare a risoluzioni 2K (2048 x 2048 pixel) e 4K (4096 x 4096 pixel), rendendo le immagini idonee anche a utilizzi professionali e a grandi formati.
Il modello supporta la fusione di numerosi elementi visivi: è possibile combinare fino a 14 oggetti in una sola scena e mantenere la coerenza di massimo 5 persone, garantendo somiglianze costanti tra diverse immagini. Questo è particolarmente utile per storytelling visivi o progetti narrativi seriali.
Dal punto di vista dell’accesso, Gemini utilizza Nano Banana Pro come impostazione predefinita, ma in versione gratuita è possibile generare solo un numero limitato di immagini prima di tornare automaticamente al modello base. Gli abbonamenti Google AI Plus, Pro e Ultra offrono soglie più elevate, anche se non vengono specificati i limiti precisi.
Importante è anche l’attenzione alla trasparenza: Google integra SynthID, una tecnologia di watermarking, ovvero una filigrana digitale invisibile che segnala se un'immagine è stata generata o modificata dall'AI. In futuro verrà aggiunto il supporto per lo standard C2PA, pensato per certificare l'origine dei contenuti digitali e rafforzare la verifica delle fonti.
Come creare immagini con Nano Banana Pro
Per creare immagini con Nano Banana Pro, accedete a Google Gemini (dalla sua versione Web o dall'app per dispositivi mobili) e cliccate su Prova ora nel riquadro Visualizza qualsiasi cosa con Nano Banana Pro (se non avete ancora usato il nuovo modello prima d'ora). Altrimenti, dovete accedere al menu strumenti di Gemini e selezionare l'opzione Crea immagini, scegliendo il modello Ragionamento per provare Nano Banana Pro.
A questo punto potete inserire un prompt, ossia un comando testuale strutturato che descrive ciò che desiderate ottenere, oppure caricare un’immagine da modificare. Una formula semplice ma efficace prevede la struttura “Crea o genera un'immagine di” seguita da oggetto, azione e scena, come suggerito da Google. Ricordatevi, inoltre, che più dettagli fornite, come ambientazione, abbigliamento, postura o condizioni di luce, più l'AI riuscirà a interpretare con accuratezza la vostra richiesta. Non appena siete pronti, date invio per avviare la generazione dell'immagine.

Se il risultato non soddisfa le aspettative, potete intervenire chiedendo modifiche mirate, come la sostituzione dello sfondo o l'aggiunta di oggetti, mantenendo invariati gli elementi che apprezzate.
Vi ricordiamo che, una volta raggiunto il limite di utilizzo del modello Pro, il sistema passa automaticamente alla versione standard, garantendo comunque continuità operativa. In questo modo avete a disposizione uno strumento flessibile che unisce libertà creativa e rigore tecnico, consentendovi di esplorare soluzioni visive anche surreali con un supporto AI sempre più raffinato. Tenete presente, comunque, che anche Nano Banana Pro, per quanto performante, può commettere errori ed è soggetto alle allucinazioni dell'AI.