
Negli ultimi anni i piani a induzione stanno rivoluzionando le nostre cucine. Ma come funzionano davvero, e cosa li rende così diversi dai tradizionali fornelli a gas? In questo video vi spieghiamo tutto quello che dovreste sapere a riguardo: dal principio fisico che li fa funzionare fino alle tecnologie più avanzate per il controllo del calore e la pulizia.
A differenza dei fornelli a gas che riscaldano la pentola e l’aria circostante tramite la fiamma, un piano a induzione genera calore direttamente nel fondo della pentola grazie a un campo magnetico prodotto da una bobina in rame nascosta sotto la superficie in vetro. Questo rende il riscaldamento più rapido ed efficiente, con meno dispersione di calore.
Per funzionare, però, servono pentole con fondo ferromagnetico, cioè in grado di reagire al campo magnetico: acciaio sì, mentre ceramica, vetro, rame o alluminio no. Un trucco semplice per verificare la compatibilità è usare una calamita: se si attacca al fondo, la pentola va bene. Anche la qualità e lo spessore del fondo influiscono sulle prestazioni: più materiale magnetico c’è, migliore è l’efficienza, come si può vedere nel video.
Ma quali sono le caratteristiche fondamentali di un piano a induzione?
Prima cosa, la potenza: ogni piano a induzione ha una potenza massima, in genere, intorno ai 7,6 kW. Ma volendo si può impostare il limitatore di potenza, così il piano non supera mai i consumi consentiti e non rischiamo di far saltare la luce.
E poi ci sono tutte le funzioni accessorie: ad esempio il modello Whirlpool mostrato nel video ha una tecnologia chiamata Heat Control, che permette di impostare direttamente la temperatura in gradi, proprio come un forno. Ha infatti dei sensori di temperatura posizionati sulla bobina, che regolano automaticamente la potenza e mantengono la temperatura costante. In questo modo c’è un controllo più preciso sulla cottura e si può evitare di bruciare i cibi.
Ma ci si potrebbe chiedere: il piano a induzione consuma più o meno di quello a gas? E quale dei due è più veloce?
Nel video abbiamo confrontato un piano a induzione e uno a gas in un esperimento con due pentole identiche, ognuna con due litri d'acqua. Il tempo per portare l’acqua a ebollizione è stato cronometrato, e il piano a induzione ha vinto con 4 minuti e 53 secondi, essendo più veloce grazie a una minore dispersione di calore, mentre il piano a gas ci ha messo 11 minuti e 16 secondi. In seguito, abbiamo calcolato i consumi: il piano a induzione ha utilizzato 0,23 kWh di energia, mentre il piano a gas ha consumato 0,07 metri cubi di gas, con un costo maggiore per quest'ultimo.
Il test che potete vedere nel video è un test ufficiale sui consumi, di quelli che vengono fatti prima di mettere in commercio il prodotto, ed è stato fatto all’interno dello stabilimento Beko Europe di Melano, in provincia di Ancona. Qui non si fanno solo test sui consumi, ma anche test di resistenza meccanica, dove si fanno andare i piani per circa 500 ore, si eseguono test agli urti, test d’efficienza e si sperimentano nuove caratteristiche tecnologiche avanzate. Da qui ogni anno escono circa un milione di piani a induzione, per tutto il mercato europeo e mondiale. Come si può vedere nel video, è qui che vengono prodotti e assemblati, pezzo per pezzo. Poi, prima di inscatolare il prodotto, lo si collauda, testa e controlla in ogni minimo dettaglio.