Il contatore misura il gas che viene utilizzato da un’utenza e conoscerne il funzionamento è importante per diverse ragioni.
Si può infatti tenere traccia dei propri consumi di gas, verificando che i dati in bolletta siano corretti, ma anche comunicare facilmente al fornitore di gas eventuali informazioni.
Ma prima di tutto, vediamo come funziona il contatore del gas.
Come funziona il contatore del gas?
All’interno del contatore, sono presenti due camere, come fossero due polmoni rigidi, che si riempiono e si svuotano di gas. Questo passaggio di gas viene registrato da un sensore che tiene traccia del consumo e lo mostra in tempo reale tramite un numero che aumenta progressivamente.
Pensate che il primo brevetto, a inizio Ottocento, prevedeva l’utilizzo di acqua: il gas passava dall’acqua e le bolle che si formavano muovevano delle coppette che, ruotando, azionavano il sistema di misura.
Come fare l'autolettura del contatore del gas?
In gergo, leggere in autonomia il valore dei propri consumi direttamente dal contatore, si dice autolettura. Ma come fare a leggere i consumi dal proprio contatore?
Se si dispone ancora di un contatore analogico, le cifre da segnarsi sono solo quelle con lo sfondo nero.
Molti contatori, oggi, sono elettronici, quindi i consumi e altre informazioni sono riportate su un display, semplicissimo da consultare.
Inoltre, i contatori elettronici permettono anche di essere controllati e gestiti da remoto che è una bella novità rispetto a com’era in passato.
Il loro funzionamento dipende dal modello, ma a grandi linee si procede in questo modo: l'accensione avviene tramite il tasto posizionato sulla destra del display. Dopo la voce “Fascia oraria F1” viene fuori la scritta “Pot. Ist.”, ovvero potenza istantanea, seguita da una cifra. Questa si riferisce al consumo nel momento in cui si schiaccia.
Premendo nuovamente il tasto al fianco del display, abbiamo "lettura prelievi” che sarebbe la lettura del mese in corso.
Sempre schiacciando, si trovano i consumi a seconda delle diverse fasce orarie. Questo tipo di contatori, presenta le informazioni relative anche al vecchio contatore.
Perché il fornitore di gas esegue una stima dei consumi?
Ci sono però dei casi in cui, per esempio a causa di un problema tecnico, la lettura non può essere fatta. Cosa succede allora? Il fornitore di gas procederà a fare una stima dei consumi. Trattandosi di una stima, questo valore può essere più alto o più basso di quello reale. Per questo motivo, nella prima bolletta utile succede o che il fornitore restituisce all’utente la differenza, oppure è l’utente a dover ripagare la differenza.
I contatori del futuro: non solo metano e biometano ma anche idrogeno
Al momento la rete distribuisce sia metano che biometano ma la prospettiva futura è di distribuire anche idrogeno fino a un massimo del 20% della miscela, mentre al momento la percentuale prevista per legge si attesta al 5 per cento.
Questo ovviamente sarà possibile a patto di trasformare la rete soprattutto da un punto di vista digitale.
Ad esempio, si stanno sviluppando contatori che siano in grado di distinguere il consumo di metano da quello di idrogeno, oppure sono previsti sistemi di monitoraggio per gestire al meglio guasti e dispersioni della rete, così da avere un sistema che non solo è più sicuro ma che ci fa anche risparmiare!