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Tutti noi abbiamo sperimentato almeno un blackout nella nostra vita e a volte la causa è da imputare ad un'interruzione sulla rete elettrica di distribuzione: questa è composta da centinaia di migliaia di chilometri di cavi elettrici, interrati o alla luce del sole, che in alcune circostanze possono risentire delle condizioni metereologiche estreme – come quelle che capitano sempre più spesso negli ultimi anni.
Per esempio, un’ondata di calore anomala potrebbe ostacolare la dissipazione di calore di un cavo, facendolo quindi surriscaldare e causando un’interruzione dell’energia elettrica anche per alcune ore.
Ma come si fa a far tornare la luce dopo un blackout?
Tutto parte dalla rete elettrica e dalla sua caratteristica forma ad anello: sono infatti presenti una serie di cavi dell’elettricità collegati a delle cabine elettriche. Queste ultime possono essere paragonate a degli “interruttori giganti” in grado di aprire o chiudere uno specifico tratto di rete.
Infatti, se c’è un danno quello che succede è che la cabina elettrica, come un interruttore, spegne la linea guasta, isolandola ed evitando che il problema si ripercuota sul resto della rete mentre i tecnici possono operare il ripristino nel rispetto di tutte le norme di sicurezza. Poi, grazie alla struttura ad anello, se anche un tratto di linea è interrotto, l'elettricità arriva comunque alle abitazioni passando dall'altra parte.
Se però ci sono due danni lungo la rete, l’anello si spezza, una zona rimane per forza isolata e in essa salta la luce.
Ovviamente queste manovre avvengono in maniera totalmente automatizzata, sotto la supervisione da remoto degli operatori del centro di controllo.
Attenzione: il sistema che vi ho spiegato vale per le interruzioni sulla rete di media tensione, ovvero quella che porta l’energia a grosse fabbriche, aziende e produttori. E invece nelle nostre case? Beh, considerate che nelle nostre case arriva la bassa tensione, che prima era media tensione. Quindi se su quel tratto di rete c’è un'interruzione, anche noi restiamo al buio. Per ripristinare la luce può servire che i tecnici compiano anche complesse operazioni in elevazione o nel sottosuolo, con l’utilizzo di scale o escavatori, che possono richiedere il tempo tecnico necessario per l’esecuzione delle attività.
Tutto questo lavoro di riparazione viene fatto dal distributore dell’energia elettrica. In Italia, ad esempio, il principale è E-Distribuzione, che si impegna costantemente a sviluppare la rete e a fare in modo che questi interventi avvengano nel modo più efficace e sicuro possibile.
Tra l’altro dal loro sito, o attraverso la loro app o numero verde, si può monitorare in tempo reale lo stato della fornitura e verificare i tempi di ripristino stimati delle interruzioni, attraverso anche la mappa delle disalimentazioni. Oppure è anche possibile segnalare un guasto nel caso non sia ancora stato rilevato.
