
Uno degli edifici più particolari all'interno del futuro complesso urbanistico della città di Abu Dhabi è senza dubbio il museo Guggenheim. Concepito dal celebre architetto canadese-statunitense Frank Gehry, questo edificio è una delle massime rappresentazioni dello stile decostruttivista, sfruttando cioè un "disordine intenzionale che raggiunge la chiarezza" e che presenta una somiglianza con un dipinto cubista. Vediamo insieme da vicino questa interessante costruzione.
Come già detto, il Guggenheim di Abu Dhabi rappresenta una tipica espressione dello stile architettonico decostruttivista, secondo il quale forme dell'edificio sembrano scomposte, spezzate o distorte. L'assenza di linee rette e di volumi puri è uno dei tratti distintivi di questo particolare stile e, comunque, nonostante le potenziali perplessità che al lettore potrebbero nascere, il costruito raggiunge una sua armoniosità complessiva. Il decostruttivismo è uno stile architettonico che vede la luce verso la fine degli anni '80. Di fatto si potrebbe affermare che questo non è propriamente un vero e proprio stile, rappresentando piuttosto una sfida a quelli che sono i canoni dell'architettura classica.
Il design è ispirato alla architettura occidentale moderna, ma anche alla tradizione araba, come le "wind towers", le torri del vento, tipiche espressioni architettoniche del panorama locale.

Fonte: By Alberto–g–rovi – Own work, CC BY–SA 3.0
Il complesso è composto da diverse strutture iconiche a forma di cono, alte fino a 80 metri, che poggiano su altri volumi a parallelepipedo. La scelta di queste strutture a cono non è casuale, essa infatti offre molteplici vantaggi, tra cui una gestione migliore della resa energetica dell'edificio, e la creazione di un numero maggiore di spazi espositivi aggiuntivi.
La struttura ospiterà 13.000 metri quadrati di spazi espositivi e le undici strutture coniche forniranno ulteriore spazio per le mostre. La superficie esterna, consistente in ben 30.000 mq, sarà rivestita in legno di ciliegio.
Il progetto ha avuto certamente una lunga storia, con l'avvio dei lavori che era stato inizialmente previsto per il 2006, ma ci sono stati anche dei ritardi importanti, a causa di problematiche relative al budget e a varie acquisizioni di terreni. I lavori sono quindi ripresi, e ci si aspetta l'apertura ufficiale nel 2026.
Il museo è parte del più ampio Saadiyat Cultural District ad Abu Dhabi, che include anche il Louvre Abu Dhabi e altri musei in progetto, progettati da architetti come Jean Nouvel, Norman Foster e Zaha Hadid.
Il Guggenheim di Abu Dhabi è stato oggetto di pesanti critiche durante gli ultimi anni. La principale riguarda il problema dello sfruttamento dei lavoratori migranti: sono state infatti numerosissime le organizzazioni a tutela dei diritti umani, tra cui Human Rights Watch, che hanno denunciato le condizioni di lavoro dei manovali impegnati nella costruzione dei grandi progetti sull'isola di Saadiyat, dove si trova il museo. Le accuse mosse sono relative a salari considerati troppo bassi, confisca dei passaporti e sfruttamento.