
Dopo l'ok della Commissione europea arrivato del 2024, sono saliti a 15 i paesi europei in cui è possibile utilizzare la guida senza mani, Italia compresa. Ma come fanno le auto a viaggiare senza che il guidatore abbia le mani sul volante o i piedi sui pedali? Grazie alla guida assistita, che permette alle auto di rimanere da sole all’interno della corsia, mantenendo la distanza di sicurezza dalle altre vetture. Abbiamo la possibilità di provare BlueCruise, il sistema di guida a mani libere di Ford, per vedere quali sono le tecnologie a bordo che permettono tutto ciò.
Come funziona la tecnologia BlueCruise di Ford per guidare senza mani
L’auto su cui abbiamo viaggiato, che è la Ford Mustang Mach-E, è dotata di sensori radar, posizionati lungo tutto il perimetro dell’automobile. Questi sensori inviano, in ogni direzione, delle onde radio a brevi impulsi: quando un’onda radio incontra un ostacolo sulla sua strada – come può essere un’altra automobile – “rimbalza” e torna indietro. In base al tempo che impiega l’onda radio a ritornare il sistema è in grado di calcolare, in tempo reale, la distanza tra la nostra auto e le altre. Se ad esempio l’auto davanti a noi dovesse rallentare, il sistema capisce che la distanza sta diminuendo e invia al motore il comando di rallentare a sua volta. Questo sistema, denominato Intelligent Adaptive Cruise Control (IACC), è anche in grado di fermare completamente l’auto in caso di traffico intenso, e di farla ripartire quando la strada si libera di nuovo. La velocità massima che può raggiungere BlueCruise è di 130 km/h, a patto ovviamente che le condizioni di traffico lo permettano.
Come le auto a guida assistita riconoscono curve e limiti
Un’auto di ultima generazione è anche in grado di riconoscere le curve e i limiti di velocità. Qui entrano in gioco altri 2 sistemi: il primo è una pre-mappatura della strada, con informazioni molto più dettagliate rispetto a quelle dei classici navigatori. Questa pre-mappatura è realizzata tramite una combinazione di più database, delle immagini satellitari e di vere e proprie scansioni dell’ambiente, effettuate in precedenza tramite tecnologia Lidar. Questo permette all’auto di sapere in anticipo le caratteristiche della strada, come le dimensioni, le corsie, le curve e i tunnel. Il secondo invece è un sistema di telecamere in grado di riconoscere le corsie della carreggiata e tenere l’auto in traiettoria, ma anche di “leggere” i cartelli stradali. Una telecamera posta dietro il parabrezza, cattura l’immagine del segnale stradale, la decodifica e la riconosce istantaneamente dopo averla confrontata con un database. È un sistema cosiddetto “neurale”, che funziona un po’ come la nostra memoria. Quando la telecamera individua un cartello, anche provvisorio, con indicato un limite di velocità, l’auto si adatta automaticamente rallentando o accelerando.
Dove si può usare la guida a mani libere
Al momento in Europa ci sono più di 133.000 chilometri di autostrade in cui è possibile utilizzare questa tecnologia. A Gran Bretagna, Germania e Spagna si sono infatti aggiunti altri paesi europei, per un totale di 15, tra cui c’è anche l’Italia. Le strade dove è possibile usare la tecnologia BlueCruise sono chiamate BlueZone: quando entriamo in una BlueZone, il sistema ci avvisa che possiamo passare alla guida senza mani con un messaggio sul pannello strumenti. Prima di attivarla però, il sistema controlla che la segnaletica di corsia sia visibile e che il conducente abbia gli occhi fissi sulla strada. Dovete sapere infatti che nel livello 2 di assistenza alla guida, che abbiamo testato, il conducente deve essere sempre vigile e pronto a intervenire in caso di necessità. Una telecamera a infrarossi, posizionata proprio sotto il pannello strumenti, ha il compito di tracciare il movimento della nostra testa e dei nostri occhi: se ci distraiamo, parte una sequenza di avvisi, che se ignorati possono anche portare l’auto a frenare gradualmente fino a fermarsi, in totale sicurezza. Pensate che questa telecamera a infrarossi è in grado di tracciare lo sguardo anche attraverso la maggior parte degli occhiali da sole!
Quali sono i livelli di guida autonoma
Il livello 2 di guida autonoma, che abbiamo testato, è a oggi il più avanzato disponibile in Italia: in futuro però è possibile che avremo auto che ci permetteranno di distogliere per un po’ di tempo lo sguardo dalla strada – come nel caso del livello 3 – o di gestire in autonomia alcuni imprevisti come i cantieri stradali – livello 4 – fino a cavarsela da sole in un contesto cittadino come nel caso del livello 5. L’obiettivo della guida autonoma non è solo quello di permetterci di arrivare a destinazione più riposati, ma anche di migliorare la sicurezza stradale grazie ai progressi fatti dalla tecnologia.