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21 Ottobre 2023
17:00

Il bicchiere invisibile: l’esperimento spiegato dal punto di vista fisico

Immergendo un becker in vetro borosilicato nell'olio vegetale, il becker sembrerà scomparire. Perché? Il motivo risiede nell'indice di rifrazione dei due materiali.

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Il bicchiere invisibile: l’esperimento spiegato dal punto di vista fisico
Bicchiere invisibile olio vegetale becker

Esiste un simpatico esperimento che permette di rendere letteralmente invisibile un becker in vetro borosilicato (i comuni bicchieri da laboratorio). In che senso invisibile? Ma Geopop sta dando i numeri? Ebbene no! L'invisibilità non è una cosa così assurda come si possa pensare: l'aria che stiamo respirando in questo momento è invisibile! Ecco, oggi in questo video vi mostriamo come rendere invisibile un bicchiere, utilizzando l'olio vegetale e sfruttando una particolare grandezza fisica: l'indice di rifrazione.

Cosa serve per l'esperimento del bicchiere invisibile

Per riuscire a rendere invisibile un becker abbiamo bisogno di:

  • due becker in vetro borosilicato, uno più grande dell'altro;
  • olio vegetale (va benissimo l'olio di semi di girasole).

Procedimento

Per ottenere l'effetto ottico del becker invisibile è necessario mettere il becker più piccolo all'interno del becker più grande. Successivamente, si dovrà versare l'olio vegetale all'interno del becker piccolo e continuare a versare fino al suo strabordare. A quel punto si riempirà il secondo becker e comincerà a bagnare la superficie esterna del becker più piccolo.  Man mano che il livello sale si vedrà "sparire" il bicchiere dietro l'olio.

La spiegazione del procedimento sembra più complicata di quello che è in realtà: nel video si capisce bene come ottenere questo effetto.

La spiegazione: indice di rifrazione

Dal punto di vista fisico, questo esperimento si può spiegare con il concetto di indice di rifrazione. Questa grandezza fisica, infatti, indica quanto un materiale è in grado di "piegare" la luce e modificarne la velocità. Nel nostro caso, sia il vetro borosilicato di cui sono fatti i becker che l'olio di semi di girasole, hanno lo stesso indice di rifrazione (1,473).

Ciò significa che la luce, passando da un mezzo all'altro, non viene deviata: procede in linea retta e di conseguenza il becker immerso risulta invisibile ai nostri occhi.

Sono un appassionato del mondo microscopico, a partire dalle molecole fino agli artropodi. La laurea magistrale in chimica mi ha permesso di avere gli strumenti necessari per comprendere il funzionamento del mondo, ma soprattutto ha saziato la mia fame di risposte. Curioso, creativo e con idee folli: date una videocamera, un drone o una chitarra al DeNa e lo renderete felice.
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