0 risultati
TOXIC
episodio 2
10 Settembre 2025
19:00

Il legame tra la paura di non sentirsi all’altezza e l’abuso di cocaina: la testimonianza di Maurizio

Maurizio racconta vent’anni di dipendenza da droghe, iniziata a 13 anni per sentirsi accettato, fino al percorso di rinascita grazie a San Patrignano. Oggi vive una vita serena con la famiglia, libero dai ruoli e dalle maschere del passato.

Ti piace questo contenuto?
Il legame tra la paura di non sentirsi all’altezza e l’abuso di cocaina: la testimonianza di Maurizio
Toxic geopop maurizio cocaina
Stai guardando Toxic non perderti altri contenuti di Geopop
Immagine

“Toxic” è la serie di Geopop che dà voce a chi ha vissuto in prima persona l’abuso di sostanze. In questo episodio, Maurizio, 45 anni, romano che vive a Milano, ripercorre vent’anni di dipendenza e il cammino verso la rinascita. La sua storia mette a fuoco ciò che spesso si nasconde sotto la “punta dell’iceberg” della droga: fragilità, insicurezza e un profondo senso di inadeguatezza.

Maurizio ha iniziato a usare sostanze a 13 anni, durante un trasferimento da Roma a Milano. La prima canna non fu curiosità, ma un modo per sentirsi accettato e nascondere la paura di non essere all’altezza. Da lì, l’uso di cannabis si trasformò presto in cocaina e party drugs.

Con il liceo e poi nel mondo del lavoro, la cocaina diventò centrale. L’euforia iniziale non tornò più, ma il consumo aumentò per evitare il disagio e l’insicurezza. Maurizio arrivò a prendere soldi in famiglia e nei locali dove lavorava, mantenendo all’esterno un’immagine pulita che mascherava un profondo crollo personale.

Il punto di rottura arrivò quando, dopo aver sottratto denaro a un locale, si chiuse in un albergo e inviò al padre un messaggio dal tono suicidario. Spesi tutti i soldi in droga, scelse di riaccendere il telefono: dall’altra parte trovò affetto e sostegno. Poco dopo entrò a San Patrignano.

In comunità dovette smettere di fingere e affrontare le proprie fragilità. Il confronto con altri ex tossicodipendenti lo aiutò ad accettarsi, a vivere le emozioni senza anestetizzarle e a smontare la paura di non essere all’altezza. Dopo quattro anni, imparò a dirsi e mostrarsi per quello che è.

Oggi Maurizio lavora insieme alla compagna nella gestione di un centro di neuropsichiatria infantile e si occupa del figlio piccolo. Vive finalmente la normalità che aveva sempre cercato: una vita serena, senza ruoli da interpretare, in cui può abbracciare sé stesso e le proprie passioni.

Se potesse parlare al sé tredicenne, gli direbbe:

“Non aver paura di mostrarti per quello che sei. Non serve fingere o interpretare ruoli che ti fanno star male. Segui le tue passioni senza timore.”

La sua storia mostra che uscire dalla dipendenza è possibile: il sostegno degli altri, l’onestà con sé stessi e il coraggio di chiedere aiuto possono davvero cambiare la vita.

Sono un appassionato del mondo microscopico, a partire dalle molecole fino agli artropodi. La laurea magistrale in chimica mi ha permesso di avere gli strumenti necessari per comprendere il funzionamento del mondo, ma soprattutto ha saziato la mia fame di risposte. Curioso, creativo e con idee folli: date una videocamera, un drone o una chitarra al DeNa e lo renderete felice.
Sfondo autopromo
Cosa stai cercando?
api url views