
Si riaccende l'interesse sulla cometa interstellare 3I/ATLAS in visita nel Sistema Solare a pochi giorni dal suo passaggio al perielio (il punto di massima vicinanza al Sole): le ultime immagini mostrano infatti un insolito sistema di code, in cui si notano distintamente almeno 4 getti in direzioni diverse oltre a un'anti-coda, cioè una “coda” apparente diretta verso il Sole. Stanno girando molto le immagini degli astronomi Jäger, Rhemann e Prosperi catturate la notte dell'8 novembre, in cui questo suggestivo comportamento è ben visibile.

Il passaggio al perielio, a 1,36 unità astronomiche dalla nostra stella (1 unità astronomica corrisponde alla distanza media Terra-Sole, 150 milioni di km) ha fatto aumentare notevolmente l'attività della cometa: l'iniezione di energia solare ha aumentato il tasso di sublimazione di composti volatili (principalmente monossido di carbonio, acqua e anidride carbonica) con un conseguente aumento della luminosità della chioma cometaria (di almeno 3 magnitudini) e la formazione dei getti.
Code multiple e anti-coda non sono una novità assoluta per una cometa, ma sono fenomeni abbastanza rari e molto interessanti perché forniscono una grande quantità di informazioni sulla struttura del nucleo cometario e sulla sua interazione con l'ambiente del Sistema Solare interno.
Il fatto che l'emissione di acqua sia aumentata di circa 10 volte, per esempio, indica un nucleo strutturato con uno strato di ghiaccio d'acqua al di sotto di una crosta superficiale composta da CO e CO2: il passaggio al perielio ha provocato la distruzione parziale dello strato esterno causando l'attivazione di quello più interno. Da questo punto di vista, le direzioni multiple dei getti si spiegano con diversi “punti di rottura” della crosta esterna unita alla rotazione del nucleo cometario. Bisogna tenere conto anche del fatto che la cometa è stata colpita a fine settembre da un'espulsione di massa coronale, cioè una violenta emissione di plasma proveniente dal Sole, che certamente ha contribuito alla complessa struttura dei getti. Insomma, la struttura di questa cometa è complessa per via del fatto che è grande e sta attraversando il Sistema Solare interno in un momento di attività solare intensa.
Anche l'anti-coda non è una cosa mai vista. È un fenomeno che si osserva quando la Terra si trova sul piano orbitale della cometa. Mentre il calore solare disgrega gli strati esterni del nucleo cometario, le polveri più sottili vengono spinte all'indietro dal vento solare, mentre i detriti più grandi possono formare un debole disco attorno alla cometa: con visto di “taglio”, la parte anteriore di questa struttura appare proprio come un'anti-coda che precede la cometa.
In conclusione, il passaggio al perielio ha reso ancora più interessante dal punto di vista scientifico la cometa interstellare 3I/ATLAS. Purtroppo questo corpo celeste è diventato ormai oggetto di disinformazione e teorie del complotto varie per via delle voci che vorrebbero interpretarla come un'astronave aliena. L'astrofisico di Harvard Avi Loeb, promotore di questa teoria dietrologica, ha recentemente rincarato la dose recentemente nel suo blog sulla piattaforma Medium, sostenendo che i numerosi getti potrebbero essere materiale espulso dai propulsori di questa fantomatica tecnologia aliena. Questa narrazione ha acceso la fantasia anche di personaggi con grande potere di influenza, come Elon Musk, che in una recente puntata di The Joe Rogan Expierience – il podcast più seguito al mondo – ha affermato che se 3I/ATLAS fosse un'astronave avrebbe «la potenzialità di distruggere un continente». Naturalmente l'opinione dell'intera comunità astronomica è che niente di tutto questo sia vero e che 3I/ATLAS sia una cometa certamente anomala ma completamente naturale.