
Diversi media francesi (e anche italiani) stanno sollevando grandi preoccupazioni verso Ten Ten, un'app che “trasforma” il proprio smartphone in un walkie-talkie, sviluppata da un'omonima startup francese oltre un anno fa, permettendo di ricevere messaggi audio in tempo reale, anche di notte e anche quando il telefono è bloccato. Tra i motivi che hanno fomentato i timori di genitori e istituzioni verso quest'applicazione, oltre che starebbe spopolando tra i giovanissimi in Francia, c'è il fatto che funziona anche in background e di conseguenza richiede di fornire molti permessi per essere usata, con potenziali rischi per la privacy e la sicurezza degli utenti. Jule Comar, cofondatore e amministratore delegato di Ten Ten, in un'intervista scritta rilasciata a TechCrunch ha affermato che non c'è nulla di pericoloso nell'app. Analizziamo meglio la situazione e cerchiamo di fare chiarezza sulla vicenda.
Cos'è e come funziona l'app “walkie-talkie” Ten Ten
Ten Ten è un'app per Android e iOS che consente di inviare audio ai contatti di cui si conosce il codice identificativo (ID) e ricevere audio dalle persone a cui si è fornito il proprio ID. La particolarità è che i messaggi vocali arrivano – anche a telefono bloccato – direttamente come audio riprodotto dagli speaker dello smartphone, come se quest'ultimo fosse un walkie-talkie. Dopo essersi registrati fornendo il proprio numero di telefono e aver concesso le autorizzazioni necessarie (principalmente accesso al microfono e alla rubrica, invio di notifiche e utilizzo in background), l'app individuerà tra i contatti nella rubrica telefonica le persone in possesso dell'app, con cui ci si può scambiare messaggi audio. Basta tenere premuto un pulsante a schermo e il telefono catturerà l'audio, inviandolo al destinatario. L'app è diventata virale, soprattutto su TikTok, perché la sua “invasività” si presta per fare scherzi ad amici e familiari.
Perché molti sono preoccupati per i ragazzi che usano l'app Ten Ten
Partiamo da questo punto: perché molti sono preoccupati per l'app Ten Ten? Sostanzialmente i problemi che molti sollevano riguardano il fatto che l'app funziona in background (quindi anche quando non è in esecuzione in primo piano e anche quando il dispositivo risulta bloccato) e richiede vari permessi per essere adoperata (tra cui informazioni personali, ID del dispositivo, contatti e foto e video), come visibile dallo screenshot seguente.

Alla luce di tutto ciò, dunque, perché Ten Ten ha destato così tanta preoccupazione e perché proprio ora, considerando il fatto che esiste da più di un anno? Uno dei motivi va ricercato, probabilmente, nel fatto che in queste ultime settimane l'app è “esplosa” in termini di download e, in alcuni casi, sono stati segnalati problemi di molestie per alcuni utenti che avevano rilasciato sui social l'ID del loro account Ten Ten (un apposito codice necessario per mettersi in contatto con un'altra persona tramite l'app). Secondo i dati comunicati da Ten Ten al quotidiano francese Le Monde, allo stato attuale delle cose l'app conta 6 milioni di utenti attivi al mese e, da diversi giorni, in Francia è l'app più scaricata sul Play Store di Google e l'App Store di Apple. Questa popolarità ha catalizzato l'attenzione dei media francesi su Ten Ten, attirando l'attenzione anche di persone che militano tra le fila del governo, come la portavoce del Ministero degli Interni Camille Chaize, che riguardo all'uso di Ten Ten ha scritto su X quanto segue:
Una nuova applicazione che spopola nei #collegi e nelle #scuole superiori: #TenTen. Trasformando i #telefoni in walkie-talkie, permette agli #adolescenti di comunicare in diretta tramite messaggi audio, anche quando il telefono è bloccato. Dietro il divertimento, ci sono seri pericoli per la privacy e la sicurezza online.
L'app Ten Ten è davvero poco sicura?
Questi elementi bastano per sostenere che l'app sia poco sicura? Non necessariamente, visto che buona parte delle app che molti di noi usano quotidianamente – come quelle dei principali social network, delle piattaforme di messaggistica istantanea o molte app per le previsioni meteo – per funzionare richiedono permessi altrettanto importanti (accesso al microfono e alla fotocamera, posizione del dispositivo e così via), oltre al funzionamento in background (almeno in certi casi).
Un'altra considerazione riguarda la destinazione d'uso di Ten Ten. Dal momento che l'app ha dichiaratamente lo scopo di trasformare il cellulare in un walkie-talkie è praticamente d'obbligo che funzioni in background e che richieda l'accesso a determinati permessi. Il discorso sarebbe decisamente diverso se stessimo parlando di un'app “Calcolatrice” che richiedesse l'accesso alla posizione o alla lista dei contatti per svolgere il suo compito.
In merito alla domanda relativa a quali dati raccoglie Ten Ten Jule Comar, co-fondatore della startup che si occupa dello sviluppo dell'app, ha spiegato:
L'applicazione non raccoglie più dati rispetto ad altre app e ancor meno dati sulla posizione. Come la maggior parte delle applicazioni, gli unici dati raccolti sono quelli di utilizzo, con l'obiettivo di migliorare continuamente l'applicazione.
Nella pagina dedicata alla policy sulla privacy di Ten Ten, inoltre, si legge:
Raccogliamo automaticamente alcune informazioni quando visitate, utilizzate o navigate nell'App. Queste informazioni non rivelano la vostra identità specifica (come il vostro nome o le vostre informazioni di contatto), ma possono includere informazioni sul dispositivo e sull'utilizzo, come l'indirizzo IP, le caratteristiche del browser e del dispositivo, il sistema operativo, le preferenze linguistiche, gli URL di riferimento, il nome del dispositivo, il paese, la posizione, le informazioni su come e quando utilizzate la nostra App e altre informazioni tecniche. Queste informazioni sono necessarie principalmente per mantenere la sicurezza e il funzionamento della nostra App e per i nostri scopi interni di analisi e reporting.
La raccolta di informazioni quali nome utente, numero di telefono, indirizzo IP o caratteristiche tecniche del dispositivo rappresentano dati piuttosto “standard” per applicazioni di questo genere (per la cronaca, Ten Ten non è la prima app al mondo che promette di trasformare il telefono in un walkie-talkie, visto che sugli store ce ne sono di tantissime concettualmente simili, come Zello). L'app, inoltre, essendo approdata sul Play Store e sull'App Store, ha dimostrato di aver superato il processo di approvazione a cui vengono sottoposte tutte le app disponibili sullo store di Google e su quello di Apple, che hanno standard piuttosto stringenti in fatto di privacy e sicurezza. Se questi standard non fossero soddisfatti, semplicemente l'app non sarebbe scaricabile.
Quali sono i rischi per chi scarica e usa Ten Ten
In base a quanto detto finora, dunque, possiamo concludere che Ten Ten sia totalmente innocua? Non proprio. I pericoli per la privacy e la sicurezza online accennati dalla Chaize possono effettivamente sorgere, a patto che si verifichino certe condizioni. Cosa intendiamo dire? Stando alle informazioni al momento disponibili, Ten Ten sembrerebbe avere un grado di "pericolosità" paragonabile a quello di altre app ben più popolari. Se non se ne fa un uso consapevole (per esempio rilasciando il proprio ID sui social o, comunque, condividendolo con persone poco fidate) si potrebbero ricevere messaggi molesti da parte di perfetti sconosciuti. Soprattutto considerato che il target dell'app sono i giovanissimi, questo però rimane un punto estremamente delicato che non si può ignorare e che va affrontato con la massima serietà.