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17 Dicembre 2024
11:29

“Rispetto” è la parola dell’anno secondo Treccani

Secondo l'Istituto dell'Enciclopedia Italiana "rispetto" è la parola dell'anno 2024 “per la sua estrema attualità e rilevanza sociale”.

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“Rispetto” è la parola dell’anno secondo Treccani
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È "rispetto" la parola del 2024, secondo Treccani. L'Istituto dell'Enciclopedia Italiana ha scelto questo vocabolo per la campagna di comunicazione "Le parole valgono", che ha l'obiettivo di promuovere un uso corretto e consapevole della lingua.

Il termine è stato selezionato tra tanti “per la sua estrema attualità e rilevanza sociale”, come ha sottolineato Treccani, che definisce il rispetto come "un sentimento e atteggiamento di stima, attenzione, riguardo verso una persona, un’istituzione, una cultura, che si può esprimere con azioni o parole".

L'ex direttrice della sezione di lessicografia della Treccani Valeria Della Valle e l'ex collaboratore dell'Istituto e membro dell'Accademia della Crusca Giuseppe Patota hanno affermato:

Questa parola dovrebbe essere posta al centro di ogni progetto pedagogico fin dalla prima infanzia, e poi diffondersi nelle relazioni tra le persone, in famiglia e nel lavoro, nel rapporto con le istituzioni civili e religiose, con la politica e con le opinioni altrui, nelle relazioni internazionali.

Secondo i due direttori la parola "rispetto", continuazione del latino respectus, andrebbe rivalutata perché la mancanza di rispetto è alla base della violenza esercitata quotidianamente nei confronti delle donne, delle minoranze, delle istituzioni, della natura e del mondo animale.

Continuano Della Valle e Patota:

È molto significativo che le espressioni della lingua italiana che contengono la parola rispetto siano numerosissime: da avere rispetto per qualcuna, qualcuno o qualcosa a mancare di rispetto, da di tutto rispetto a col rispetto dovuto, via via fino alla formula ‘con tutto il rispetto', purtroppo usata spesso impropriamente nella polemica politica come premessa di attacchi verbali aggressivi, offensivi e violenti, o all'espressione uomini di rispetto, tristemente nota per aver indicato gli affiliati alla mafia.

Se fino ad oggi abbiamo utilizzato questa parola migliaia di volte e spesso a sproposito, ora abbiamo una buona ragione per conferirle di nuovo il giusto peso, sia dal punto di vista semantico che di impegno verso se stessi e gli altri.

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Veronica Miglio
Storyteller
Innamorata delle parole sin da bambina, ho scelto il corso di lingue straniere per poter parlare quante più lingue possibili, e ho dato sfogo alla mia vena loquace grazie alla radio universitaria. Amo raccontare curiosità randomiche, la storia, l’entomologia e la musica, soprattutto grunge e anni ‘60. Vivo di corsa ma trovo sempre il tempo per scattare una fotografia!
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