La corsa allo spazio ha caratterizzato la Guerra Fredda tra URSS e USA. Nel 1957 i russi riuscirono a mandare in orbita lo Sputnik, mentre la NASA nel 1969 riuscì a portare l'uomo sulla Luna. Ma perché lo spazio è stato ed è sempre più importante a livello geopolitico? Si tratta solo di status oppure c'è qualcosa in più?
Di che spazio stiamo parlando?
Per quanto lo spazio appaia come un luogo dal quale "la Terra appare senza confini", secondo la famosa espressione di Jurij Gagarin (cosmonauta sovietico e primo uomo nello spazio), esso è in realtà un luogo di contesa strategica e geopolitica. Perché? A conti fatti, perché chi controlla lo spazio controlla la Terra. Lo spazio, infatti, è un luogo decisivo per tutta una serie di ragioni che vedremo tra poco. Prima però dobbiamo porci una domanda: di che spazio parliamo?
Ad ora, la gran parte della competizione geopolitica tra le grandi potenze è limitata alla porzione di spazio che separa la Terra dalla Luna. Questa porzione di spazio, a sua volta, è divisa in vari segmenti, dove si aggirano diversi tipi di satelliti. Vediamoli brevemente:
- Zona LEO (low Earth orbit): si estende per 2.000 chilometri a partire dal livello del mare. Qui si trovano le principali stazioni spaziali internazionali;
- Zona MEO (medium Earth orbit): si estende a partire dalla fine della zona LEO e arriva fino a 35.786 chilometri sul livello del mare. Qui si trovano i satelliti GPS;
- Zona HEO (high Earth orbit): si estende a partire dalla fine della zona MEO e arriva fino alla Luna (384.000 km sul livello del mare). Qui si trovano i satelliti geostazionari, usati per le telecomunicazioni, per le previsioni meteorologiche e per varie finalità militari.
L'importanza dello spazio
Per quale motivo è importante controllare lo spazio tra la Terra e la Luna? Perché è in queste fasce che si aggirano i grandi satelliti usati per scopi d'intelligence e perché è in questo spazio che potrebbero transitare i missili ipersonici nucleari che, muovendosi fino a cinque volte più veloci del suono, al momento sembrano essere quasi impossibili da bloccare. Tenere sotto controllo questa porzione di spazio, avendo la Luna come punto d'appoggio, potrebbe permettere dunque di avere una clamorosa superiorità militare nei confronti degli avversari.
Certo, anche il soft power derivante dalla presenza spaziale è molto importante: con "soft power" si intende quella forma di influenza geopolitica che deriva dal prestigio di una nazione. Ecco, sicuramente essere una nazione con una forte presenza nello spazio può contribuire a rafforzare la propria immagine, anche se, per ora, nello spazio la dimensione militare supera di gran lunga quella del "soft power".
La contesa per lo spazio: due esempi
Per capire l'importanza geopolitica dello spazio dobbiamo tenere presente che esso si configura sempre più come la "terza dimensione" della contesa tra potenze. Dopo terra e mare, infatti, per una grande potenza oggi è fondamentale riuscire a dominare anche lo spazio. Facciamo un esempio concreto.
Prendiamo i satelliti con finalità di intelligence: è stato attraverso essi che gli americani hanno notato che le forze russe si stavano ammassando ai confini con l'Ucraina all'inizio del 2022. Ciò ha permesso alla resistenza ucraina di organizzarsi con anticipo e dunque di tenere testa su vari fronti ai russi, nonostante la loro superiorità militare. Allo stesso tempo, il fatto che gli americani controllassero e controllino la fascia spaziale dove hanno ubicato i loro satelliti di intelligence ha fatto sì che i russi, invece, non potessero avere un'idea precisa delle forze ucraine.
Qualcuno a questo punto si potrebbe porre una domanda: perché solo gli americani hanno questi satelliti? Non potrebbero lanciarli anche i russi? In realtà no, perché l'orbita di un satellite rende impossibile che altri ne vengano lanciati nelle immediate vicinanze. Quindi, una volta che un satellite occupa uno spazio, non gli si può affiancare un "rivale", perché ci sarebbe il rischio di collisioni. Farlo significherebbe, di fatto, attaccare un'infrastruttura di un Paese sovrano, e dunque rischiare di avere ripercussioni militari o diplomatiche. Ovviamente anche i russi hanno i loro satelliti d'intelligence, ma quelli americani sono posizionati meglio e sono più avanzati tecnologicamente.
C'è di più: molti analisti hanno sottolineato che il popolo ucraino si sia stretto intorno al Presidente Zelensky anche grazie alla sua capacità di comunicare in rete e sui social. Ecco, i russi non sono riusciti a bloccare internet in Ucraina anche perché, a un certo punto, Elon Musk ha messo a disposizione di Kiev i satelliti Starlink che i russi non potevano colpire (salvo decidere di iniziare una guerra contro l'America).
Il dominio americano dello spazio
Ad ora, la nazione egemone nello spazio sono gli Stati Uniti d'America che seguono una strategia geopolitica nota come "Astropolitik". Sostanzialmente essa consiste nel considerare lo spazio come se fosse mare: gli USA governano lo spazio cercando di controllare gli "stretti spaziali" esattamente come governano il mare controllando gli stretti marini.
Ovviamente, nello spazio questi "choke points" (in italiano diremmo "colli di bottiglia") sono dati dalle rotte dei satelliti e, ipoteticamente, dei missili. Inoltre, attraverso le iniziative di attori privati come Elon Musk e Jeff Bezos, gli americani si stanno anche lanciando oltre la Luna, per cercare di controllare lo spazio profondo. Ciò testimonia come in America vi sia una strettissima collaborazione tra Governo ed imprese private quando si tratta di temi strategici.
Cina e Russia nello spazio
Il principale sfidante degli USA nello spazio è la Russia che, però, non ha più le capacità operative dell'Unione Sovietica. In altre parole, la Russia non è in grado di sfidare direttamente il dominio americano nello spazio come ai tempi dell'URSS, per ragioni tecnologiche ed economiche. Mosca, dunque, si dedica ad azioni di "pirateria spaziale", nel senso che, sempre più spesso, alcuni suoi satelliti in disuso o altri oggetti spaziali vengono lasciati vagare nello spazio, nella consapevolezza che potrebbero danneggiare infrastrutture nemiche.
La Cina, da parte sua, è ancora indietro nella corsa allo spazio, ma negli ultimi anni sta cercando di recuperare terreno attraverso una serie di piani dedicati. Nonostante questo, ad ora, nessuno sembra essere in grado di sfidare il predominio americano.