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21 Agosto 2025
6:00

Le vespe vasaio con i loro nidi di fango non sono pericolose: il loro veleno è blando e pungono solo se maneggiate

Le vespe vasaio sono vespe solitarie che costruiscono piccole celle di fango, simili a dei vasetti, per le loro larve sui muri e i tetti delle abitazioni. Nonostante l'aspetto minaccioso non pungono tranne se maneggiate e il loro veleno è molto blando.

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Le vespe vasaio con i loro nidi di fango non sono pericolose: il loro veleno è blando e pungono solo se maneggiate
vespe vasaio

Le vespe vasaio sono insetti della famiglia delle Sfecidi grandi circa 2.5 cm, dalla caratteristica forma molto allungata e sottile, in particolare all'altezza della vita. La più comune in Italia è la Sceliphron spirifex, ma sul territorio italiano sono presenti cinque specie, molto simili per aspetto fisico e comportamento, sono colorate di nero con delle tipiche bande gialle sulle zampe e sul "vitino" (il sottilissimo collegamento tra torace e addome, detto peduncolo). Spesso confuse per i più pericolosi calabroni e o altri tipi di vespe sociali, le vespe vasaio sono invece insetti solitari che non vivono in alveari.

Sono dette vasaie per la loro capacità di costruire per le loro larve nidi di fango, che trasportano e modellano con le loro mandibole. Le forme variano da cellette a forma di orcetto a piccoli otri più bombati, che poi coprono con un tappo di fango, proprio come un piccolo vaso, per proteggere lo sviluppo delle larve.

Nonostante il loro aspetto minaccioso, non sono affatto pericolose per l'uomo: sono infatti specializzate nel predare piccoli ragni, che paralizzano col loro veleno e poi depositano dentro le cellette in modo che le larve se ne nutrano. Le femmine pungono solo se maneggiate e la loro puntura dal veleno blando non causa grossi problemi. La loro presenza, oltre che limitare il numero di ragni, è anche importante per l'impollinazione: le vespe vasaie adulte, infatti, non sono carnivore ma si nutrono di nettare.

L’architettura di fango dei nidi delle vespe vasaio

Le cinque specie di vespa vasaio presenti in Italia (tre autoctone, due introdotte dall'estero in tempi recenti) presentano tutte simile colorazione, biologia e ciclo vitale. La più comune di queste è la Sceliphron spirifex, presente in quasi tutta la penisola. Utilizzando fango e la sua saliva, la vespa scolpisce con le mandibole delle piccole strutture a forma di orcetto allungato, un piccolo vasetto, tipicamente in luoghi riparati e protetti, spesso vicino agli edifici.

nido di vespa vasaio
Nidi di fango della Sceliphron spirifex: ognuno dei vasetti contiene una singola larva e prede delle quali si nutre

Una volta rinsecchite, ognuna di queste celle ospiterà una sola larva. Le vespe vasaio tendono a costruire i nidi in luoghi sopraelevati, lontano dai predatori, e al riparo dal sole e dalla pioggia: ecco perché è facile vederle aggirarsi in prossimità di muri, cornicioni e infissi delle finestre, specie se in legno o in muratura grezza, con degli anfratti già presenti. L'attività umana offre quindi a questi animali degli appigli molto comodi per costruire i loro nidi in sicurezza, ed ecco perché le specie introdotte da America e Asia si stanno diffondendo in Europa con rapidità.

Le vespe vasaie sono specializzate nel catturare piccoli ragni, nei quali iniettano un veleno paralizzante che li tiene però in vita. Trasportano i ragni, ancora vivi ma incapaci di difendersi, all'interno delle celle, depositando un uovo sul loro addome. La larva, una volta schiusa, si nutre del ragno malcapitato, mentre la madre continua a rifornirla di prede fresche fino alla sua maturazione. Le vespe adulte, tuttavia, non si nutrono di ragni ma sono vegetariane e, a differenza di altre vespe sociali più moleste, non sono assolutamente interessate ai nostri alimenti. Nutrendosi di nettare, svolgono invece un importante ruolo di impollinatrici.

La puntura delle vespe vasaio non è pericolosa

Questi animali pungono solo se maneggiati con poca cura, o se tocchiamo i loro nidi quando sono in prossimità. Il loro veleno, essendo specializzato non nell'uccidere bensì solo paralizzare piccoli artropodi, ha lievissimi effetti sull'essere umano, salvo per individui molto sensibili e allergici alle punture d'insetto in generale. Il comportamento delle vespe vasaio, la loro vita solitaria e gli effetti molto blandi del loro veleno rendono quindi la pericolosità di questi insetti per l'essere umano prossima allo zero.

Vespe vasaio puntura

Se proprio siamo infastiditi dalla presenza di questi animali nei nostri paraggi, ci si può sempre disfare del nido quando la vespa adulta non è presente. Le vespe hanno tuttavia una buona capacità di orientamento, e tenderanno a tornare in prossimità del vecchio nido, a volte costruendone un altro nel giro di poco tempo. La cosa migliore da fare, quindi, sarebbe far sì che il loro ciclo vitale giunga a compimento e rimuovere il nido solo quando tutte le vespe, una volta mature, l'avranno abbandonato. Le vespe vasaie tengono a bada la popolazione di ragni e impollinano molte specie di piante locali: mantenendole in vita, ci assicuriamo che apportino un importante contributo all'ecosistema.

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