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20 Maggio 2025
8:00

Avere il prosciutto davanti agli occhi: ecco cosa significa l’espressione

L’espressione “avere il prosciutto sugli occhi” significa l’incapacità di vedere l’evidenza o non voler accettare la realtà, spesso per ostinazione. Diffusa in Toscana e citata già da Leopardi, nasce da un fraintendimento popolare e riflette l’umorismo e la vena gastronomica tipica dell’italiano.

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Avere il prosciutto davanti agli occhi: ecco cosa significa l’espressione
prosciutto davanti agli occhi

Nel vasto panorama linguistico italiano, è iconico il modo di dire  “avere il prosciutto sugli occhi”. Apparentemente bizzarra, questa espressione racchiude un concentrato di storia, cultura popolare, e un’accentuata vena gastronomica. Quando si dice che qualcuno “ha il prosciutto sugli occhi”, si intende che quella persona è incapace di vedere ciò che è chiaro ed evidente agli altri, spesso per ostinazione: non si vuole accettare una verità per quanto lampante sia, percependo una realtà distorta. Il significato è simile a quello della variante parallela “avere le fette di salame sugli occhi”. Se ci pensiamo, quest’immagine è efficace proprio perché è surreale: chi mai si coprirebbe gli occhi con del prosciutto? Ma nella logica dei detti popolari, come sempre, la metafora diventa chiara: qualcosa di opaco e denso ostruisce la visione, tanto fisica quanto intellettuale.

A dispetto del tono umoristico o di rimprovero per far notare disattenzione, l’espressione ha una genealogia sorprendentemente nobile. Sembra che uno dei più antichi esempi documentati dell’uso di questa metafora si trova nella traduzione dell’“Arte Poetica” di Orazio, realizzata da un giovane Giacomo Leopardi.

Ancora prima della diffusione colloquiale che conosciamo oggi, la frase compare nel Tommaseo-Bellini, storico Dizionario della lingua italiana, che ne attribuisce l’origine alla Toscana dove il proverbio recitava “occhi rossi come foderati di prosciutto”, in riferimento a una particolare infiammazione oculare che rendeva difficile la vista. Probabilmente le classi meno istruite hanno confuso la descrizione della malattia con il salume, facendo così nascere la proverbiale espressione.

È curioso che questa metafora non trovi equivalenti precisi in altre lingue: in inglese si dice “to have blinders on” (avere i paraocchi) o “to bury one’s head in the sand” (mettere la testa sotto la sabbia), ma nessuna di queste immagini include il cibo; il che conferma quanto sia peculiare l’italiano nella costruzione di un immaginario linguistico tanto espressivo quanto culinario.

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