
Il recente caso dei concerti di Lady Gaga al Forum di Assago nella città metropolitana di Milano ha riacceso i riflettori su un fenomeno in costante crescita: le truffe legate alla compravendita dei biglietti falsi per eventi musicali. Centinaia di fan, dopo aver pagato anche oltre 500 o 1000 euro su piattaforme di rivendita secondaria, si sono ritrovati fuori dai cancelli con biglietti falsi o duplicati, scoprendo solo in quel momento di essere stati raggirati. È un copione che si ripete da tempo e che colpisce chiunque tenti di accedere a un evento “sold out” tramite canali non ufficiali, spesso credendo di concludere un affare. In realtà, dietro molte offerte apparentemente sicure si nascondono truffatori abili, capaci di costruire profili social credibili, sfruttare documenti d'identità rubati e riprodurre biglietti contraffatti con una precisione sufficiente a ingannare anche i più attenti.
Approfittiamo di quanto accaduto con i concerti di Lady Gaga per spiegarvi come funzionano le truffe dei ticket falsi e come difendervi. Comprendere i meccanismi psicologici e tecnologici dietro queste trappole è il primo passo per evitarle e per continuare a vivere l'esperienza dei concerti con l'entusiasmo che meritano.
Come funziona la truffa dei falsi biglietti dei concerti come quello di Lady Gaga
Il meccanismo della truffa online legata ai concerti è tanto semplice quanto efficace. Il più delle volte tutto ha inizio su gruppi Facebook o canali WhatsApp dedicati alla compravendita di biglietti. Un profilo che sembra essere tranquillo – magari con tanto di foto all'apparenza veritiera e un nome comune – risponde a chi cerca ticket per artisti molto richiesti. Il truffatore si presenta come una persona che, per motivi personali, non può più partecipare all'evento e, per questo, vende i biglietti a un prezzo invitante. Per aumentare la fiducia, invia una foto di un documento d'identità, spesso rubato o manipolato, e propone un pagamento “sicuro” tramite PayPal, spacciando l'opzione “beni e servizi” come garanzia. In realtà, dopo l'invio del denaro, il contatto scompare o invia file PDF contraffatti, incapaci di superare i controlli ai tornelli.
Uno degli aspetti più ingannevoli di questo tipo di raggiro è la capacità del truffatore di costruire una narrazione credibile. Spesso comunica in modo premuroso, cerca di apparire affidabile e fa leva sull'urgenza, magari con espressioni del tipo «Molti stanno chiedendo questi biglietti, serve una risposta subito». Per quanto il tentativo del truffatore sia ben studiato, però, ci sono alcuni elementi che indicano in modo inequivocabile le intenzioni tutt'altro che innocenti da parte sua. Un enorme segnale di pericolo è la richiesta di pagamento verso conti intestati a nomi diversi da quello del venditore. Anche il rifiuto di incontrarsi di persona per la consegna del biglietto è un segnale da non sottovalutare. Presi singolarmente, questi indizi possono apparire inconsistenti ma, messi insieme, indicano quasi sempre un tentativo di truffa.
Come difendersi dalla truffa dei ticket fasulli ai concerti
Le vittime ideali di questi raggiri non sono sprovvedute, ma spesso solo troppo fiduciose o spinte dal desiderio di non perdere un evento irripetibile. Quando un concerto è esaurito, la tentazione di rivolgersi al mercato secondario cresce. Mercato che non è di per sé illegale. Esistono piattaforme sicure e riconosciute, come FanSale di TicketOne, il programma di rivendita di Ticketmaster o quello di altri operatori autorizzati. Dal momento che i truffatori potrebbero riuscire a imitare quasi perfettamente l'aspetto grafico di questi portali ufficiali e sicuri, però, è essenziale controllare sempre che l'indirizzo del sito inizi con “https://” e corrisponda esattamente al dominio ufficiale.
Questi sistemi permettono di acquistare biglietti rimessi in vendita da altri fan, con un processo di trasferimento digitale che azzera il rischio di falsificazione. Inoltre, preferire biglietti in formato digitale o mobile ticket – cioè salvabili direttamente sullo smartphone – riduce il rischio di duplicazioni, poiché i codici a barre vengono aggiornati in tempo reale e non possono essere stampati più volte.
Un'ulteriore buona pratica è proteggere i propri dati personali: mai pubblicare foto dei biglietti sui social. Questo perché i codici a barre o i QR code stampati sui ticket possono essere copiati e riutilizzati da altri, rendendo il vostro titolo d'ingresso invalido. Allo stesso modo, evitate di condividere via messaggio o e-mail i numeri d'ordine o le ricevute digitali. Se avete dubbi sul vostro ordine, contattate sempre il servizio di assistenza ufficiale del servizio di rivendita a cui vi siete rivolti e non fidatevi di account o numeri che si spacciano per rappresentanti del servizio clienti.