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29 Aprile 2025
16:08

Blackout in Spagna, torna la corrente e Sanchez annuncia la commissione d’inchiesta: l’incertezza sulle cause

A distanza di più di 24 ore dal maxi blackout in Spagna, Portogallo e sud della Francia, che pare essere quasi completamente risolto, non sono ancora state dichiarate le cause del collasso della rete elettrica nella penisola iberica. Escluso il cyber-attacco, ma il primo ministro Sanchez ha fatto avviare una commissione di inchiesta.

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Blackout in Spagna, torna la corrente e Sanchez annuncia la commissione d’inchiesta: l’incertezza sulle cause
blackout spagna

La situazione sta tornando alla normalità dopo l'esteso blackout che dalle 12:33 di ieri ha colpito Spagna, Portogallo e il sud della Francia. Il gestore della rete elettrica spagnola Red Eléctrica de España (REE) ha affermato alle 11:15 di oggi di aver «normalizzato» il funzionamento del sistema elettrico nazionale, mentre secondo il gestore della rete elettrica portoghese è stata ripristinata l'attività di tutte le sottostazioni nel Paese. Treni e aerei sono tornati a circolare e l'elettricità è di nuovo attiva nelle infrastrutture e nelle abitazioni.

In compenso, al momento il governo spagnolo non ha rilasciato comunicazioni ufficiali sulle possibili cause del collasso della rete elettrica. Sono circolate numerose ipotesi, dall'attacco hacker a un non meglio identificato «raro fenomeno atmosferico» che è stato chiamato Induced Atmospheric Vibrations, fino a vere e proprie teorie del complotto che vedrebbero l'incidente come un attacco da parte di Israele, ma la verità è che nessuna di queste ipotesi può essere confermata e l'unico che potrà dirci qualcosa sarà il governo spagnolo.

Da questo punto di vista risulta peraltro anomalo che il governo, a più di 24 ore da uno dei più gravi blackout nella storia europea, non abbia ancora fornito spiegazioni ufficiali sulle possibili cause di un incidente di tale portata. L'ipotesi del cyber-attacco è al momento esclusa, ma il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez ha annunciato una commissione d'inchiesta sulle cause del blackout.

I dati del blackout in Spagna e Portogallo: cosa è successo

A fornire la curva che mostra il collasso della rete elettrica in Spagna è la stessa REE, che gestisce della rete elettrica nazionale. La linea gialla nel grafico qui sotto mostra il crollo nell'utilizzo di elettricità nel Paese: è impressionante vedere come il calo sia stato rapidissimo: nell'arco di una manciata di minuti la domanda è passata da circa 26 gigawatt ad “appena” 10 gigawatt.

blackout spagna
Blackout nella Spagna peninsulare. Credit: REE

Al momento del blackout l'81,48% dell'energia era prodotta da fonti rinnovabili,  suddivisi in 54,86% prodotto tramite solare fotovoltaico, 10,87% tramite eolico, 9,86% tramite idroelettrico e 10,52% tramite nucleare. Il blackout ha interrotto completamente la produzione di energia da centrali nucleari e centrali a carbone, ma non completamente l'energia prodotta tramite eolico, idroelettrico e solare.

Come si vede dal grafico, verso mezzanotte la curva della domanda reale comincia a incontrare la quella della domanda programmata, per tornare al 100% dichiarato verso le 11 di questa mattina.

Le ipotesi sulle possibili cause: tutti i dubbi

Si è parlato molto nella giornata di ieri della possibilità che significativi sbalzi termici avrebbero potuto causare oscillazioni sufficienti nella frequenza della rete elettrica per provocare il blackout generalizzato. Media ti tutto il mondo hanno riportato l'ipotesi delle Induced Atmospheric Vibrations sulla base della dichiarazione di un portavoce dell'ente che gestisce la rete elettrica portoghese:

A causa delle variazioni estreme di temperatura nell'interno della Spagna, si sono verificate oscillazioni anomale nelle linee ad altissima tensione (400 kV), un fenomeno noto come “vibrazione atmosferica indotta”. Queste oscillazioni hanno causato guasti di sincronizzazione tra i sistemi elettrici, portando a successivi disturbi attraverso la rete europea interconnessa.

Senza escludere a priori questa spiegazione, non risulta tuttavia chiara per vari motivi:

  • la situazione meteorologica in Spagna al momento era tutt'altro che estrema: lo conferma l'agenzia meteorologica spagnola, AEMET, secondo cui «Nel corso della giornata del 28 aprile non sono stati rilevati fenomeni meteorologici o atmosferici insoliti, né si sono verificate variazioni improvvise della temperatura nella nostra rete di stazioni meteorologiche»;
  • il gestore della rete portoghese non si è espresso ufficialmente sulle possibili cause, soprattutto perché il problema ha avuto origine in Spagna e dunque difficilmente in Portogallo avrebbero potuto avere dettagli sull'origine del problema;
  • in Rete è estremamente difficile trovare informazioni sul fenomeno delle Induced Atmospheric Vibrations: non è quindi chiaro né di cosa si tratti esattamente né come questo fenomeno abbia potuto provocare un blackout così esteso e generalizzato.

Anche l'ipotesi di un cyber-attacco lascia il tempo che trova. Non ci sono infatti elementi a supporto, come peraltro confermato anche dal presidente del Consiglio Europeo António Costa, già Primo Ministro portoghese, e dalla vice-presidentessa della Commissione Europea Teresa Ribera.

In molti poi hanno fatto girare una bufala secondo cui il blackout sarebbe stato un atto deliberato da parte di Israele come rappresaglia per la soppressione da parte del governo spagnolo di un finanziamento di 6,6 milioni di dollari per l'armamento dello Stato ebraico. Non ci sono infatti motivi per credere a una storia così fantasiosa vista l'enorme difficoltà nel coordinare e portare a termine un attacco così ampio, peraltro alla luce del fatto che la Spagna è un attore geopolitico di secondo piano nella questione israelo-palestinese.

Fonti
REE
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Filippo Bonaventura
Content editor coordinator
Ho una laurea in Astrofisica e un Master in Comunicazione della Scienza alla SISSA di Trieste. La prima mi è servita per imparare come funziona ciò che ci circonda, la seconda per saperlo raccontare. Che poi sono due cose delle tre che amo di più al mondo. Del resto, a cosa serve sapere qualcosa se non la condividi con qualcuno? La divulgazione per me è questo: guidare nel viaggio della curiosità e del mistero. Ah, la terza cosa è il pianoforte e la musica in ogni sua forma.
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