0 risultati
video suggerito
video suggerito
18 Maggio 2025
20:00

Come mai quasi tutti gli ascensori hanno uno specchio: ecco 3 ragioni

Gli specchi negli ascensori rivestono un ruolo fondamentale e figurano tra i requisiti stabiliti dalle normative europee. Riducono la claustrofobia, aumentano la sicurezza permettendo di vedere l'ambiente circostante e migliorano l'accessibilità per chi usa la sedia a rotelle. .

281 condivisioni
Come mai quasi tutti gli ascensori hanno uno specchio: ecco 3 ragioni
Immagine

Se vi siete mai chiesti perché in quasi tutti gli ascensori ci sia almeno uno specchio, sappiate che la risposta va ben oltre la semplice vanità o l'opportunità di sistemarsi i capelli prima di arrivare in ufficio. La presenza degli specchi all'interno delle cabine è in realtà una scelta progettuale ben precisa, pensata per rispondere a esigenze psicologiche, di sicurezza e di accessibilità integrata tra i requisiti della normativa europea EN 81 (direttiva 2014/33/UE). In uno spazio chiuso, mobile e spesso affollato come l'ascensore, uno specchio può fare una grande differenza nel modo in cui percepiamo il tragitto e interagiamo con l'ambiente e gli altri passeggeri. Lo specchio, infatti, ha tre funzioni principali: riduce la sensazione di claustrofobia, aumenta la sicurezza percepita (e reale), e facilita l'accesso e la manovrabilità per persone in sedia a rotelle.

Gli specchi riducono la claustrofobia negli ascensori con un’illusione visiva

Gli esseri umani, per loro natura, non sono portati a trovarsi a proprio agio in spazi chiusi e privi di stimoli visivi. L'ascensore, con le sue dimensioni ridotte, la scarsità di punti di riferimento e la sensazione di non avere il controllo sulla situazione, può facilmente generare disagio, in particolare in chi soffre di claustrofobia. Questa condizione – che consiste in una paura intensa e irrazionale degli spazi chiusi – può provocare sintomi come tachicardia, sudorazione, senso di oppressione e vertigini.

Inserire uno specchio all'interno dell'ascensore è una strategia semplice quanto efficace per attenuare, almeno un po', tutte queste sensazioni. La superficie riflettente crea un'illusione ottica di maggiore profondità e ampiezza dello spazio, riducendo la percezione di essere confinati in una “scatoletta di metallo”. Di fatto, lo specchio riesce a ingannare il cervello, inducendo una percezione più ariosa dell'ambiente circostante, il che contribuisce ad abbassare il livello di stress. In questo modo, anche un breve viaggio tra due piani diventa più tollerabile e meno ansiogeno.

Più controllo, più sicurezza

Un altro motivo fondamentale per cui gli ascensori sono dotati di specchi riguarda la sicurezza. In uno spazio ristretto dove ci si trova spesso in compagnia di sconosciuti, poter vedere cosa accade alle proprie spalle è rassicurante. Lo specchio consente infatti di tenere sotto controllo l'intero ambiente, osservando comportamenti ed espressioni altrui senza dover voltare fisicamente il volto o il corpo. Questa visibilità aggiuntiva non solo contribuisce a ridurre l'ansia sociale – cioè quel disagio che si può provare nel condividere lo spazio personale con estranei – ma agisce anche da deterrente per atti indesiderati.

Oltre alla sorveglianza passiva, gli specchi possono essere utili anche in situazioni più banali ma comunque rilevanti per la sicurezza, come il trasporto di oggetti ingombranti o la necessità di evitare collisioni con altri passeggeri durante la salita o la discesa.

Una questione di accessibilità

La terza ragione, spesso trascurata, è di natura inclusiva e riguarda le persone con disabilità motorie, in particolare chi utilizza una sedia a rotelle. Gli ascensori, soprattutto quelli installati in edifici più datati, non sempre dispongono dello spazio necessario per consentire ampie manovre. In questi casi, poter contare su uno specchio facilita enormemente le operazioni di ingresso, uscita e rotazione.

Lo specchio posto sulla parete posteriore dell'ascensore permette infatti a chi entra di controllare ciò che avviene alle proprie spalle, migliorando l'autonomia e riducendo il rischio di urti o difficoltà durante le manovre in retromarcia. Questo tipo di accorgimento è coerente con le norme europee in materia di sicurezza e accessibilità, come la direttiva EN 81, ideata dal CEN (Comitato Europeo di Normazione) e integrata nella Direttiva 2014/33/UE, la quale stabilisce requisiti tecnici specifici per garantire l'inclusione di tutti gli utenti, indipendentemente dalle loro capacità fisiche.

Sfondo autopromo
Cosa stai cercando?
api url views