L'occhiale è sempre stato un oggetto curioso. Il concetto di montatura e lenti si è sviluppato come un prodotto sanitario per correggere i disturbi della vista ma oggi è un vero e proprio accessorio moda: l'intuizione di utilizzare le lenti in cristallo per ingrandire le lettere di un testo ha origini antiche e lontane. La montatura invece è nata in Italia, nelle vetrerie di Murano del XIII secolo, quando qualcuno ebbe l'idea di incastonare le lenti in un pezzo di legno, per facilitarne la presa.
Ancora oggi il nostro paese è protagonista mondiale nel settore, con più di 2 milioni e mezzo di fatturato! (Bramanti et al., 2009).
Acetato, plastica e metallo sono i materiali più utilizzati per produrre le montature degli occhiali, e ognuno di essi viene lavorato in modo diverso.
La produzione di montature in acetato
La maggior parte delle montature è realizzata in acetato, che a prima vista può sembrare plastica. In realtà questo materiale è prodotto dalla cellulosa, un polimero naturale che si ricava dal cotone e dal legno. L'acetato utilizzato per gli occhiali viene prodotto in lastre, realizzando qualsiasi tipo di stampa e colore.
Si parte da una tavoletta grezza che viene tagliata dalle frese. Queste macchine scavano nel materiale seguendo un disegno realizzato a computer. Si parla appunto di macchine CNC, acronimo che sta per controllo numerico computerizzato. Dalla tavoletta in acetato si ricava quindi la forma dell'occhiale.
Quando un pezzo esce dalle frese ha ancora gli spigoli piuttosto severi ed è ancora imperfetto. Per avere una superficie bene liscia deve passare per lo step di burattatura. I componenti fresati vengono inseriti in una macchina riempita da piccoli pezzi in legno o pietra.
La macchina gira e questi pezzetti vanno a sbattere contro i componenti della montatura, levigandone la superficie. Il risultato è una finitura molto liscia e lucida.
In questo modo sono realizzate sia la parte frontale degli occhiali che le aste. Ad unirle sarà la cerniera. Per gli occhiali in acetato il pezzo viene riscaldato e la cerniera è inserita nella cavità dedicata. A processo terminato l'acetato e il metallo sono come saldati insieme. Per farlo si utilizzano macchine a ultrasuoni o altre tecnologie.
A questo punto del processo il frontale degli occhiali è ancora piuttosto piatto. In realtà gli occhiali vengono leggermente curvati, per fare in modo che seguano la forma del volto umano. Questa forma viene impressa da una macchina che schiaccia gli occhiali facendoli aderire ad una superficie con la curva richiesta. Il processo prende il nome di meniscatura.
Non resta che assemblare il frontale curvato alle aste utilizzando le cerniere inserite prima.
La produzione di montature in plastica
Se il materiale utilizzato per produrre la montatura è la plastica, il punto di partenza non sono lastre di materiale ma granuli. La plastica in granuli viene fluidificata e spinta ad entrare in uno stampo, dove solidifica prendendone la forma. La tecnologia utilizzata prende il nome di stampaggio a iniezione. Lo stampo è il negativo della forma che vogliamo ottenere ed è composto da due metà. La plastica fluida entra nello spazio lasciato da queste due metà e e lo occupa, prendendone la forma. Il risultato è una produzione molto veloce di pezzi.
Anche in questo caso tutte le imperfezioni sono eliminate dallo step di burattatura.
Gli occhiali in plastica possono essere stampati in un certo colore oppure possono essere verniciati successivamente. Si possono ottenere tantissimi effetti diversi – come ad esempio un bel tartarugato, realizzato con uno stencil.
Un altro momento molto importante è quello della certificazione. Il marchio CE applicato sull'asta destra della montatura certifica che l'occhiale rispetta i requisiti di sicurezza. Nel caso di occhiali in plastica il marchio può essere applicato con un tampone, insieme ad altre scritte e codici del prodotto.
La produzione di montature in metallo
Il metallo tipicamente usato per produrre occhiali è l'acciaio inossidabile ma si può scegliere addirittura il titanio, un metallo super leggero.
Spesso anche per la montatura in metallo il frontale viene sagomato con le frese CNC, mentre le aste sono tipicamente tranciate da lamiere più grandi o modellate a partire da bobine di filo metallico. Per ottenere dei tagli super precisi si utilizzato tecnologie molto sofisticate.
Le montature in metallo sono realizzate in più pezzi che vengono prima lavorati singolarmente e poi sono saldati e assemblati tra di loro. Ad esempio, la fase di meniscatura si svolge singolarmente su ogni cerchio e non sul frontale già assemblato. Solo dopo si uniscono tutti i pezzi insieme.
Un aspetto molto importante per le montature in metallo è la protezione dalla ruggine. Se il materiale scelto lo richiede, le montature vengono agganciate a dei telai e immerse in una vasca che contiene soluzioni di metalli preziosi. Questi metalli si depositano sulla superficie degli occhiali e li rendono brillanti ma, soprattutto, li proteggono dalla corrosione.
L'inserimento delle lenti da vista
Le lenti da vista ci aiutano a focalizzare correttamente la luce sulla retina e grazie alla loro forma concava o convessa correggono i diversi disturbi della vista.
La stragrande maggioranze delle lenti da vista è realizzata in vetro; solo raramente si utilizzano delle specifiche plastiche tecniche. Le lenti in vetro minerale sono realizzate attraverso il processo di fusione a partire dalla sabbia, mediante fusione a temperature altissime e raffreddamento rapido.
Le lenti vengono sagomate, sgrassate, smerigliate e lucidate. Non resta che inserirle nella montatura.
Se gli occhiali sono in acetato o in plastica, basta riscaldare la montatura e inserire le lenti all'interno del cerchio. Infatti nei cerchi degli occhiali in polimero viene scavato un piccolo canale nel quale sarà inserita la lente a incastro. Nessuna colla, basta un click. Invece se gli occhiali sono in metallo bisogna svitare la vite di un pezzo che si chiama barilotto, per aprire il cerchio, inserire la lente e riavvitare per fissarla.
La produzione degli occhiali in Italia
L'Italia è culla degli occhiali e ancora oggi è protagonista del mercato. Praticamente produciamo il 27% degli occhiali di tutto il mondo, ma se vogliamo considerare solo i prodotti di lusso la quota sale al 70%! (Bramanti et al., 2009).
Parallelamente ai grandi numeri, ci sono anche dei luoghi in cui si conserva e si tramanda la maestria degli artigiani di occhiali, come il distretto di Belluno. Quest'area produttiva si è sviluppata grazie alla presenza di corsi d'acqua e la disponibilità di energia idraulica, ma ha visto una notevole crescita dagli anni '70.
Oggi più di 40 comuni nel Bellunese costituiscono uno dei distretti dell'occhialeria più grandi al mondo.
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