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Questa settimana le 5 belle notizie ci riguardano anche da vicino: l‘Italia, infatti, si conferma tra Paesi europei con la più alta aspettativa di vita in buona salute. Anche nel resto del mondo alcune cose stanno migliorando: negli Stati Uniti il tasso di omicidi è crollato del 14% in un solo anno, mentre a Barcellona è entrato in funzione un autobus alimentato con biometano prodotto a partire da acque reflue. Nel frattempo, nel lago più grande del Kashmir sono tornati a crescere spontaneamente i fiori di loto dopo più di 30 anni che non accadeva.
Torna quindi il nostro appuntamento con 5 belle notizie dall'Italia e dal mondo, così da riacquisire un po' di speranza.
- 1Italia tra i primi Paesi UE per aspettativa di vita in buona salute
- 2Negli USA tasso di omicidi sceso del 15% nel 2024
- 3In Kashmir ricrescono i fiori di loto dopo più di 30 anni
- 4A Barcellona un autobus utilizza biometano prodotto da acque reflue
- 5Nella Senna aumentano gli esemplari di luccio dopo la bonifica del fiume
Italia tra i primi Paesi UE per aspettativa di vita in buona salute
Mediamente gli italiani vivono in buona salute fino ai 69 anni: è quanto emerge dall'ultimo report pubblicato dall'Eurostat, nel quale il nostro Paese si conferma tra i primi nell'UE per aspettativa di vita in buona salute. I dati, riferiti al 2023, indicano un'aspettativa di buona salute (inteso come il periodo in cui una persona non soffre di particolari problemi di salute legati all'avanzare dell'età) pari a 69,6 anni per la popolazione femminile e a 68,5 anni per la controparte maschile.
Meglio di noi solo Malta (che ha poco più di 500.000 abitanti), con un'aspettativa di 71,1 per le donne e di 71,7 per gli uomini. A livello europeo, invece, l'aspettativa di buona salute si ferma ad appena 63 anni per le donne e 62 per gli uomini.

Chiaramente, questi dati sono strettamente legati all'aumento dell'aspettativa di vita, che nel 2024 in Italia ha raggiunto gli 83,4 anni (85,5 anni per le donne e 81,4 anni per gli uomini), secondo gli ultimi dati ISTAT.
Il numero previsto di anni di vita in salute risulta più alto per le donne in 17 dei paesi dell'UE: c'è da dire, però, che secondo le rilevazioni di Eurostat, gli anni vissuti in più dalle donne tendono a essere caratterizzati da una maggiore limitazione delle attività fisiche.
Negli USA tasso di omicidi sceso del 15% nel 2024
Secondo un report sulla sicurezza nazionale appena pubblicato dall'FBI, il tasso di omicidi negli Stati Uniti è sceso del 14,9% nel 2024, con un calo generale dei crimini violenti del 4,5% rispetto all'anno precedente. A calare sono stati anche i danni alla proprietà privata (-8%) e le rapine (-9%), ora vicine al tasso più basso degli ultimi 20 anni. L'FBI ha quindi registrato un miglioramento generale della sicurezza pubblica, dopo il picco di omicidi registrato la pandemia di COVID-19.
Bisogna comunque sottolineare che negli Stati Uniti questo indice resta particolarmente alto, soprattutto se paragonato ad altri Paesi del mondo: nel 2024, infatti, sono stati registrati circa 5 omicidi ogni 100.000 abitanti nel 2024, un valore nettamente superiore a quello del vicino Canada, dove il tasso è di circa 1,98 omicidi ogni 100.000 abitanti, ma rispetto all'Italia, dove lo scorso anno ci sono stati 0,54 vittime di omicidio ogni 100.000 abitanti. Il dato registrato negli USA nel 2024, tuttavia, è il più basso degli ultimi 9 anni.
In Kashmir ricrescono i fiori di loto dopo più di 30 anni
Nel lago di Wular, uno dei più grandi di tutta l'Asia, i fiori di loto sono tornati a crescere spontaneamente dopo più di 30 anni. Il lago si trova nella valle del Kashmir, a circa 30 km dalla città di Srinagar, ai piedi dell'Himalaya. Originariamente, questa zona era conosciuta proprio per la presenza di fiori di loto di alta qualità, i cui gambi venivano utilizzati dalla popolazione come ingredienti di piatti tradizionali.
Poi, nel 1992, la regione è stata colpita da diverse inondazioni, che hanno soffocato il letto del lago con il limo, spazzando via le piante di loto e portando alla loro scomparsa per più di tre decenni. Nel 2020, la Wular Conservation and Management Authority (Wucma) ha avviato un programma di ripristino e bonifica del lago, rimuovendo i rifiuti trasportati dal fiume Jhelum e dai suoi affluenti.
Cinque anni di duro lavoro hanno dato i loro frutti e i fiori di loto sono tornati a crescere spontaneamente, risanando in parte anche l'economia locale: non potendo commercializzare le piante di loto, infatti, la popolazione aveva provato a riconvertirsi alla pesca, con scarsi risultati.

A Barcellona un autobus utilizza biometano prodotto da acque reflue
A Barcellona ci sono voluti cinque anni di lavoro prima di poter far entrare in funzione un nuovo autobus alimentato con il biometano, prodotto a partire dalle acque reflue (le acque della rete fognaria della città, dove vivono circa 1,5 milioni di abitanti): il mezzo di trasporto è stato integrato nella flotta della linea V3 ed è in grado di percorrere circa 14.000 km all'anno con il biometano, riducendo dell’80% le emissioni di anidride carbonica (pari a 28 tonnellate di CO2 in meno) rispetto agli altri modelli simili alimentati con gas naturale.
L'iniziativa rientra nel progetto Life Nimbus, cofinanziato dal programma europeo Life (che finanza diversi progetti nell'UE nati per produrre biometano partendo dalle acque reflue) e gestito da Veolia, l’azienda responsabile della distribuzione dell’acqua nella città catalana, insieme all’azienda dei trasporti TMB e dall’Università Autonoma di Barcellona.
Nella Senna aumentano gli esemplari di luccio dopo la bonifica del fiume
Dopo le operazioni di bonifica che hanno reso la Senna di nuovo balneabile, il fiume parigino si sta ripopolando di alcune specie ittiche che l'avevano abbandonato, tra cui anche il luccio. Nel censimento annuale dei pesci presenti nella Senna, infatti, sono stati ritrovati alcuni esemplari per la prima volta dagli anni '70, quando le concentrazioni di azoto e fosforo nella Senna aumentarono drasticamente a causa degli scarichi di acque reflue.
Il luccio, tra l'altro, è anche considerato una “specie ombrello”: essendo un predatore all'apice della catena alimentare, infatti, il suo ritorno e la maggiore protezione di questa specie implicherà la conservazione di tutte le specie sottostanti.