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24 Dicembre 2025
8:00

Dimmi come chiami le arachidi e ti dirò da che regione vieni

Da “spagnolette” a "bagigi” passando per “nucelle”: le noccioline americane vengono chiamate in maniera diversa nelle regioni italiane, complice anche l'influenza del dialetto e delle lingue straniere. E voi, come le chiamate?

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Anche durante il Natale 2025 spunteranno sulle tavole italiane le noccioline americane: anche conosciute come arachidi, questi semi di Arachis hypogaea (una pianta originaria dell'America Centrale) hanno assunto diverse denominazioni in tutta Italia – da “spagnolette” a “nucelle” –, complici le varianti dialettali tramandate nel corso delle generazioni. Attraversiamo quindi l'Italia per scoprire tutti i modi in cui vengono chiamate le noccioline nelle diverse regioni.

Piccola curiosità: nonostante quello che si possa pensare, le arachidi non fanno parte della frutta secca a guscio: dal punto di vista botanico, infatti, appartengono alla famiglia dei legumi (Leguminosae), esattamente come fagioli o lenticchie.

Le spagnolette, in Lombardia

Il termine “spagnolette” per indicare le noccioline è particolarmente diffuso in Lombardia (soprattutto nelle province di Varese, Como, Monza Brianza e Milano), ma anche in parte del Canton Ticino, in Svizzera.

L'origine di questo nome ha a che fare con l'introduzione delle arachidi in Europa, avvenuta intorno al XVI secolo per opera dei conquistadores spagnoli, che avevano colonizzato il Sud America, da cui appunto proviene la pianta.

I bagigi, in Veneto

Se invece vi trovate in una delle 7 province del Veneto, allora è probabile che al posto delle noccioline vi vengano offerti dei “bagigi”. Questo termina deriva dall'arabo hab-haziz, utilizzato però erroneamente: la parola araba, in realtà, non indica la pianta delle noccioline, ma un tubero commestibile simile a una noce e ribattezzato in Spagna come chufa (dalla quale si produce la bevanda vegetale conosciuta come horchata, diffusa soprattutto nella regione di Valencia).

Gli scachetti, in Emilia-Romagna

Scendendo in Emilia-Romagna, qui le noccioline vengono chiamate “scachetti”: il termine deriva dal francese «cacahuète» – usato anche in spagnolo per indicare, appunto, la nocciolina americana –, che nel corso del tempo è stato gradualmente italianizzato, prima come “caccaetti” e successivamente assumendo la denominazione di “scachetti”.

Le nucelline, in Campania

A chiudere questa lista la Campania, dove le arachidi vengono chiamate “nucelle”. In questo caso, l'origine del nome è piuttosto chiara: si tratta, infatti, di un diminutivo di “noce”, più diffuso nella sua forma dialettale di «‘e nucell» che nella versione italianizzata di “nucelle”.

I calacausi, in Sicilia

In Sicilia, e più nello specifico a Catania, le noccioline americane hanno assunto il nome di “calacausi”: letteralmente, questo termine significa “cala-pantaloni” (i causi sono i pantaloni in dialetto catanese), anche se la sua origine non è del tutto chiara ed esistono diverse teorie al riguardo. Nello specifico, il termine calacausi sarebbe legato al fatto che, per essere mangiate, le noccioline devono essere sbucciate e quindi private della propria veste, ossia del guscio, paragonato a dei pantaloni.

Una seconda spiegazione, forse più goliardica, ricondurre il termine calacausi a un presunto potere lassativo delle arachidi che, se mangiate in eccesso, provocherebbero l'inevitabile gesto di “abbassare i pantaloni” per andare in bagno.

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