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Disastro Air India: è giusto che la macchina intervenga per bloccare la volontà del comandante?

Il disastro del volo Air India ha riaperto il dibattito sull'affidabilità delle macchine se paragonate all'uomo. È possibile che, in futuro, affidarsi di più all'automazione e meno ai piloti di aerei permetterà di rendere i voli ancora più sicuri per evitare questi incidenti?

21 Luglio 2025
15:02
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Disastro Air India: è giusto che la macchina intervenga per bloccare la volontà del comandante?
comandante air india

Il disastro del volo Air India AI171 del 12 giugno 2025 sarebbe stato causato dal comandante Sumeet Sabharwal, che avrebbe interrotto di proposito il flusso di carburante prima del motore 1 (quello di sinistra) e poi del motore 2 (quello di destra), causando la morte di 241 delle 242 persone a bordo. La notizia, l'abbiamo letta tutti, è stata rivelata dal Wall Street Journal, che ha citato funzionari statunitensi a conoscenza del contenuto dei file audio della scatola nera. È proprio la scatola nera a non lasciare dubbi: lo spegnimento dei motori, non è stato un errore o un malfunzionamento tecnico, ma un gesto volontario, probabilmente legato a una forte depressione di cui soffriva il comandante, anche se questa ipotesi non è ancora stata confermata dalle autorità.

A questo punto, viene spontaneo chiedersi come sia possibile che un pilota, un comandante, possa spegnere i motori in volo se non c'è nessuna emergenza? Non dovrebbe essere impossibile spegnere i motori di un aereo appena 3 secondi dopo il decollo, senza una reale motivazione? Insomma, questo è uno dei rari casi in cui l'opinione pubblica si sta interrogando sull'affidabilità dell'uomo rispetto alla macchina e non viceversa, come spesso accade. Del resto, il rapporto tra uomo e macchina è ormai al centro della nostra quotidianità, anche perché non esiste innovazione tecnologica senza l'essere umano.

Lintelligenza artificiale sta cambiando il mondo nel quale viviamo, ma questo cambiamento non viene sempre percepito in maniera positiva: al contrario, si stanno moltiplicando i timori su quanto e come le macchine sostituiranno il lavoro umano in futuro e, soprattutto, se ci si potrà fidare.

Nel caso del tragico incidente del volo Air India, però, la macchina si sarebbe rivelata più affidabile dell'uomo, che per definizione è un essere fragile, soprattutto se sottoposto a grandi pressioni e responsabilità come lo può essere un pilota aereo. Proprio per questo è possibile che, in futuro, le compagnie aeree e i grandi produttori come Boeing renderanno impossibile per i piloti lo spegnimento volontario dei motori, a meno che non si verifichino situazioni di emergenza o anomalie reali.

Che cosa significa tutto questo? Significa che, in futuro, è probabile che l'aviazione si affiderà sempre di più all'automazione e che, paradossalmente, volare potrebbe diventare ancora più sicuro rispetto a oggi. Insomma, il dibattito è più aperto che mai: in casi estremi come questo, è giusto che sia la macchina a intervenire per bloccare la volontà del pilota?vide

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