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24 Giugno 2025
7:00

Elena Lucrezia Corner fu la prima donna laureata? Un esempio di emancipazione femminile

Elena Lucrezia Corner, nata a Venezia nel 1646, si laureò in filosofia nel 1678 all’Università di Padova. Colta e poliglotta, ottenne il titolo dopo una lunga controversia: la sua vicenda è simbolo di emancipazione femminile, anche se probabilmente non fu la prima laureata al mondo.

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Elena Lucrezia Corner fu la prima donna laureata? Un esempio di emancipazione femminile
elena lucrezia corner copertina

Elena Lucrezia Corner (o Cornaro), nata a Venezia nel 1646 e morta a Padova nel 1684, è stata un’erudita italiana, famosa perché conseguì la laurea in filosofia nel 1678. Figlia di un padre aristocratico e di una madre di umili origini, Elena Lucrezia poté studiare con alcuni dei migliori maestri del suo tempo. Nel 1678, dopo una lunga controversia, l’Università di Padova accettò di assegnarle la laurea in filosofia. Talvolta la giovane veneziana è considerata la prima donna laureata d’Italia, se non del mondo. Questa ipotesi non può essere accertata, perché in passato non esistevano procedure precise per il conseguimento dei titoli accademici e alcune donne, probabilmente, avevano ottenuto la laurea prima di Elena Lucrezia. La sua vicenda, però, resta un esempio di emancipazione femminile.

Biografia di Elena Lucrezia Corner

Elena Lucrezia Corner Piscopia, conosciuta anche con il cognome italianizzato Cornaro, nacque a Venezia il 5 giugno 1646. Il padre, Giovan Battista Corner, apparteneva a una famiglia patrizia e tra i suoi antenati figuravano importanti esponenti dell’alta società veneziana. La madre, Zanetta Boni, era invece una donna di umili di origini.

Targa presso la casa natale a Venezia
Targa presso la casa natale a Venezia

Elena Lucrezia era la quinta di sette fratelli e sorelle. Il padre dovette investire molte risorse per ottenere il riconoscimento dei privilegi aristocratici dei figli, ma riuscì a garantire loro la migliore istruzione: Elena Lucrezia poté studiare filosofia, teologia, greco, latino, ebraico e spagnolo con alcuni dei più prestigiosi maestri di Venezia. A 19 anni prese i voti come oblata benedettina, assumendo uno status a metà strada tra quello di una suora e quello di una donna laica: non entrò in monastero, ma si impegnò a rispettare la regola di San Benedetto. La giovane, però, si mise in luce soprattutto per la sua grande erudizione, che le consentì di entrare a far parte di diverse accademie, nel 1669, a 25 anni, fu ammessa nell’Accademia dei Ricovrati di Padova e negli anni successivi entrò in altre istituzioni dello stesso genere. Il suo nome divenne noto anche al di fuori della Penisola italiana.

Il conseguimento della laurea e la morte prematura

Nel 1678, vista la notorietà e la cultura di Elena Lucrezia, il padre chiese allo Studium di Padova, all’epoca unica università della Repubblica di Venezia di riconoscere alla figlia la laurea in teologia. Alla richiesta si oppose il cardinale Gregorio Barbarigo, vescovo di Padova e cancelliere dell’università, secondo il quale concedere la laurea a una donna era un atto ridicolo. All’epoca, era scontato che l’istruzione e l’accesso alle professioni più prestigiose fossero riservate agli uomini. Tuttavia, Giovan Battista Corner non si perse d’animo e, dopo un lungo scambio epistolare con Barbarigo, trovò con lui un accordo: Elena Lucrezia avrebbe ottenuto la laurea, ma in filosofia e non in teologia. Il 25 giugno 1678 la donna illustrò la sua dissertazione e ottenne la laurea.

Il Palazzo del Bo (interno). Storica sede dell'Università di Padova
Il Palazzo del Bo (interno). Storica sede dell’Università di Padova

Elena Lucrezia, però, non poté diventare insegnante, perché alle donne la professione era preclusa. Dopo il conseguimento del titolo si traferì a Padova, ma la sua salute andò progressivamente peggiorando e la portò alla morte nel 1684, a soli 38 anni. Ha lasciato alcuni scritti di erudizione, non considerati particolarmente originali dai critici.

Elena Lucrezia Corner fu la prima donna laureata al mondo?

Spesso si dice che Elena Lucrezia Corner sia stata la prima laureata d’Italia o, addirittura, del mondo. Non è facile stabilire in che misura tale affermazione possa essere considerata corretta, in considerazione del fatto che in passato la laurea non era regolata da procedure precise come adesso, con tanto di elenco di esami da sostenere e libretto con i risultati, ma era assegnata con sistemi meno rigorosi. Inoltre, le fonti non consentono di accertare se molte persone vissute nel Medioevo – prima, quindi, di Elena Lucrezia – fossero laureate o meno. Risulta, però, che diverse donne vissute in età medievale esercitassero professioni per le quali era scontato avere una laurea o appartenessero in qualche modo al mondo accademico. Per esempio, nell’XI secolo presso la Scuola medica salernitana – la più importante istituzione di medicina dell’Occidente medievale – emerse una donna, Trotula de Ruggiero, che, secondo alcune fonti, esercitava la professione di medico. Nel Duecento, invece, a Bologna era attiva Bettisia Gozzadini, che diverse fonti indicano come insegnante di diritto presso l’Università. Probabilmente, anche altre donne vissute prima di Elena Lucrezia Corner conseguirono titolo accademici.

Statua di Elena Lucrezia del 1689
Statua di Elena Lucrezia Corner realizzata nel 1689

Tuttavia, anche se non è certo che la giovane veneziana sia stata la prima donna laureata al mondo, la sua figura e la battaglia intrapresa per il conseguimento della laurea costituirono progressi importanti sulla strada per il riconoscimento del diritto all’istruzione: sebbene non si fosse mai espressa a sostegno dell’emancipazione femminile, la sua vicenda costituì un evento denso di significato.

Fonti
Treccani Enciclopedia Roberto Pancheri, Veneta Minerva: un ritratto sconosciuto di Elena Lucrezia Cornaro Piscopia
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