
Una forte scossa di terremoto di magnitudo 5.0 è stata registrata oggi pomeriggio alle 15:26 italiane (16:26 locali) al largo dell'isola di Creta, in Grecia, con epicentro in mare a 40 km da Kissamos e ipocentro a una profondità di 21 km. Le autorità sono in allerta per possibili nuove scosse ma al momento non si segnalano vittime o gravi danni. Il sisma è stato avvertito da turisti e residenti in un'ampia zona dell'arcipelago da Chania a Creta. Il dato sulla magnitudo è ancora in attesa di conferma da parte degli enti mondiali che si occupano di monitorare questi eventi. L'Istituto Italiano di Geologia e Vulcanologia (INGV) riporta una magnitudo di 5.0 registrata dalla Sala Sismica INGV-Roma, mentre l'USGS (l'ente geologico americano) segnala una magnitudo di 5.1.
Terremoti come questo di magnitudo anche piuttosto elevata sono tutt'altro che rari a Creta: si tratta infatti di un'isola particolarmente sismica, che soltanto due settimane fa è stata colpita da un altro sisma di magnitudo 5.0 e due mesi fa da ben due terremoti di magnitudo 6.0 il 14 maggio e il 22 maggio. L'elevata sismicità della zona è dovuta al fatto che in quell'area la placca africana sta letteralmente scivolando al di sotto della placca eurasiatica: questo fenomeno tettonico è chiamato subduzione e attualmente sta avvenendo a una velocità relativa tra le due placche di circa 10 millimetri all'anno. Questo movimento ha dato origine a numerosi sistemi di fratture nella crosta terrestre – chiamate faglie – in tutta la regione. Questi sistemi di faglie, una volta attivati, possono rilasciare la tensione meccanica accumulata dall'attrito dovuto allo scivolamento e rilasciarla improvvisamente sotto forma di terremoti anche particolarmente intensi.