0 risultati
video suggerito
video suggerito
1 Settembre 2025
11:14

La Global Sumud Flotilla è salpata verso Gaza da Barcellona e Genova: gli obiettivi e i partecipanti

La Global Sumud Flotilla è composta da circa 50 imbarcazioni provenienti da tutta Europa, con a bordo attivisti, artisti e civili impegnati per la causa della liberazione di Gaza, sotto assedio israeliano da mesi.

1 condivisione
La Global Sumud Flotilla è salpata verso Gaza da Barcellona e Genova: gli obiettivi e i partecipanti
Immagine

È finalmente partita dal porto di Barcellona la missione umanitaria internazionale Global Sumud Flotilla, che ha l'obiettivo di rompere il blocco navale imposto da Israele sulla Striscia di Gaza e far entrare cibo, acqua e medicine. A Gaza questi beni di prima necessità mancano ormai da mesi, e la popolazione sta cercando di resistere a una situazione umanamente insostenibile. Il termine "Sumud", infatti, non è stato scelto a caso: in arabo significa "resilienza", e quindi la capacità di resistere e tenere duro, sopportare anche le peggiori avversità.

Questa impresa, partita il 31 agosto 2025, è davvero degna di nota, perché è la più grande iniziativa indipendente al mondo di sempre: avviata da centinaia di cittadini provenienti da 44 paesi, la Flotilla è composta da decine e decine di barche, e giovedì 4 settembre è prevista una seconda partenza da Tunisi. Alcune piccole imbarcazioni sono partite anche da Genova e altre da vari porti siciliani, per poi ricongiungersi con il resto della flotta nel Mediterraneo.

Da chi è nata l’idea della Global Sumund Flotilla, perché proprio ora e qual è l’obiettivo

L'idea di creare la Global Sumud Flotilla è emersa negli ultimi mesi come risposta collettiva alla crisi umanitaria a Gaza e al blocco degli aiuti umanitari e navale imposto da Israele gli scorsi mesi. L'iniziativa è il risultato dell'unione di diversi movimenti di attivisti nazionali e internazionali, e tra i quattro movimenti internazionali fondatori ci sono:

  • Freedom Flotilla Coalition: nota alle cronache per la sua missione di giugno 2025 a bordo della "Madleen", per portare aiuti a Gaza. A bordo c'era anche la famosa attivista Greta Thunberg. La nave è stata bloccata dalle forze israeliane in acque internazionali lo scorso giugno e gli attivisti sono stati arrestati.
  • Global Movement to Gaza: conosciuto soprattutto come "Global March to Gaza", ha promosso le marce e le azioni civili per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla situazione a Gaza.
  • Maghreb Sumud Flotilla: coalizione di solidarietà proveniente dal Nord Africa, anch'essa impegnata in diverse missioni di aiuto a Gaza.
  • Sumud Nusantara: iniziativa del Sud-Est asiatico, in particolare dalla Malesia, che ha organizzato convogli di aiuti per Gaza.

L'iniziativa, che è un atto di resistenza civile non violenta, è nata per cercare di porre una pezza alla grave situazione di isolamento e carestia della Striscia e per cercare di porre fine all'assedio marittimo imposto da Israele. L'unione fa la forza, e gli attivisti a bordo cercheranno tutti insieme di aprire un grande corridoio umanitario.

Tutte le imbarcazioni trasporteranno cibo, medicinali e altri beni essenziali per i gazawi, nella speranza di alleviare, anche se di poco, la loro sofferenza. Al tempo stesso, tutto ciò è fatto per mandare un messaggio di solidarietà e vicinanza al popolo palestinese, che da quasi due anni cerca di sopravvivere a una situazione d'inferno senza che alcuna istituzione abbia seriamente tentato di fermare o boicottare Israele. In questo senso, la Global Sumud Flotilla smaschera la retorica vuota di tanti governi europei e delle istituzioni che finora hanno lanciato appelli blandi ma nessuna azione (di tipo economico e geopolitico) volta a fermare le azioni del governo di Tel Aviv.

La Global Sumud Flotilla, però, non vuole solo dare una scossa a governi e istituzioni, ma anche sensibilizzare l'opinione pubblica: l'iniziativa mira a richiamare l'attenzione di tutti, dai singoli cittadini alle grandi istituzioni, sulla situazione della Striscia, nella speranza che si di il via a una serie di azioni concrete che mettano un punto su una tragedia di enormi dimensioni.

La flotta della Sumud: chi sono i partecipanti e da dove sono partite le imbarcazioni

Dopo gli appelli, le mobilitazioni delle piazze reali e virtuali, e le tante iniziative nazionali e locali, il 31 agosto la prima parte della Global Sumud Flotilla è partita dal porto di Barcellona con le imbarcazioni più grandi (ogni barca ospita circa 25 persone). Ma la Sumud Flotilla è composta soprattutto da imbarcazioni di piccole e medie dimensioni (12-16 metri di lunghezza), che reggono senza problemi in mare aperto.

A bordo ci sono medici, attivisti, avvocati, giornalisti e artisti di 44 bandiere diverse. Un secondo gruppo salperà giovedì 4 settembre da Tunisi, e poi le due flotte si incontreranno nel Mediterraneo per dirigersi insieme verso Gaza. Ad esse, si uniranno anche altre le imbarcazioni italiane, tutte attrezzate di videocamere e connessione a Starlink, rete di comunicazione satellitare di SpaceX. Gli equipaggi sono stati composti in modo da garantire che ci sia sempre un attivista, un giornalista o una personalità politica che possa garantire un adeguato livello di protezione, e a bordo ci sono sempre almeno due persone dotate di competenze nautiche e meccaniche per sanare eventuali problematiche tecniche.

Le prime imbarcazioni italiane sono partite ieri da Genova, e sono state acquistate sul mercato dell'usato anche grazie alle raccolte fondi a cui hanno partecipato moltissimi cittadini italiani. L'ondata di solidarietà si è mossa in fretta: in meno di due settimane, nel capoluogo ligure sono state raccolte circa 250 tonnellate di cibo per Gaza da gruppi e residenti locali. Il resto degli aiuti sarà custodito nelle stive delle imbarcazioni di Catania, in partenza il prossimo giovedì. In tutto, dall'Italia ne partiranno 25, ossia la metà delle imbarcazioni totali (che sono circa 50, per l'appunto), e la più grande di essa può ospitare 10 persone a bordo. L'arrivo dell'intera flotta sulle coste di Gaza è previsto a metà settembre.

Il protocollo all'arrivo e come sono state selezionate le persone a bordo

La Global Sumud Flotilla – “Global” come globale, “Sumud” come resistenza (ancor meglio, resilienza), e “Flotilla”, ossia una piccola flotta. Ma tanto piccola non è, perché questa è la più grande missione marittima civile di stampo internazionale organizzata finora. Non tutti sanno, però, che prima di lei c'era stata un'iniziativa di questo tipo, nel 2010, con la Freedom Flotilla che aveva cercato una prima volta di rompere il blocco navale imposto a Gaza anche all'epoca. In quell’occasione la nave turca Mavi Marmara fu abbordata dalla marina israeliana in acque internazionali, causando la morte di dieci attivisti.

Le richieste di partecipazione per la missione appena partita sono state tantissime, ma i posti sulle imbarcazioni erano limitati. Ecco perché sono stati svolti diversi colloqui per testare motivazione e preparazione delle persone partecipanti, che hanno seguito dei corsi per affrontare tutte le possibili avversità che incontreranno. In particolare, tutte le persone a bordo sono tenute a non rispondere alle provocazioni dell'IDF, e a rispettare sempre le leggi del diritto internazionale. Se non sarà possibile proseguire, le navi si arresteranno dove sono, ma non torneranno indietro finché la situazione non si sbloccherà, a costo di rimanere bloccate nelle acque internazionali. L'obiettivo, come ha detto la coordinatrice italiana Maria Elena Delia, è quello di creare un precedente che porti a un'apertura definitiva di un corridoio umanitario, possibilmente gestito dall'ONU.

Tra le personalità di spicco a bordo, c'è anche l'attivista Greta Thunberg, che come anticipato, aveva già provato lo scorso giugno a rompere il blocco a bordo della Madleen, ma senza successo. Ora, forte della grande attenzione internazionale sulla questione, la speranza è altissima. Non resta dunque che attendere gli aggiornamenti della flotta e sperare che il blocco venga rotto definitivamente, attirando l'attenzione e le azioni concrete di tutti i governi occidentali.

Aggiornamento alle 11.57 del 1° settembre 2025: A causa dei forti venti (oltre 30 nodi), le imbarcazioni sono dovute rientrare momentaneamente nei porti più vicini, in attesa di poter ripartire.

Avatar utente
Veronica Miglio
Storyteller
Innamorata delle parole sin da bambina, ho scelto il corso di lingue straniere per poter parlare quante più lingue possibili, e ho dato sfogo alla mia vena loquace grazie alla radio universitaria. Amo raccontare curiosità randomiche, la storia, l’entomologia e la musica, soprattutto grunge e anni ‘60. Vivo di corsa ma trovo sempre il tempo per scattare una fotografia!
Sfondo autopromo
Cosa stai cercando?
api url views