
L'incendio scoppiato nel complesso residenziale Wang Fuk Court, situato nel quartiere di Tai Po a Hong Kong (Cina), ha causato almeno 65 morti e circa 279 dispersi: mentre il bilancio delle vittime continua a salire e i Vigili del Fuoco lavorano incessantemente per domare le fiamme che hanno avvolto 7 degli 8 edifici, le autorità hanno aperto un'indagine per chiarire le cause dell'incidente. Nel complesso residenziale – composto da 8 grattacieli e circa 4.000 inquilini – erano in corso lavori di ristrutturazione, per i quali erano state utilizzate delle impalcature esterne in bambù.
Ma perché in una delle metropoli più avanzate del mondo si utilizza ancora il bambù per i ponteggi esterni? In realtà, si tratta di un materiale usato storicamente nel settore dell'edilizia a Hong Kong: il bambù, infatti, è economico, facilmente trasportabile e veloce da installare. Anche per questo, è talvolta utilizzato anche in altre zone della Cina e un po’ in tutta l’Asia orientale. Ma il suo utilizzo porta con sé anche dei rischi, soprattutto se non vengono rispettati alcuni criteri di sicurezza.
In ogni caso, come anche confermato da alcuni esperti contattati da Geopop, la presenza di impalcature in bambù potrebbe essere stato un acceleratore di propagazione delle fiamme, ma non può essere considerato come la causa principale dello scoppio dell'incendio.
Motivi per cui in Asia si usa ancora il bambù: vantaggi del materiale e tradizioni
Come hanno evidenziato numerose testate giornalistiche locali – tra cui il South China Morning Post –, pur essendo Hong Kong una delle metropoli più moderne, il bambù è un materiale distintivo di questo territorio ed è stato fortemente utilizzato come impalcatura durante la costruzione dei grattacieli che oggi caratterizzano lo skyline della città.
L'utilizzo del bambù nei ponteggi, infatti, affonda le sue radici nella tradizione locale di oltre un secolo, ma persiste ancora oggi anche grazie a una serie di vantaggi tecnici ed economici, al punto da essere piuttosto diffuso anche in alcune parti della Cina continentale, dell'India, del Sud-est asiatico e del Sud America.
Innanzitutto, il bambù assicura una straordinaria velocità nei cicli di montaggio e smontaggio delle impalcature: è stato stimato che la costruzione di una struttura in bambù richieda approssimativamente la metà del tempo necessario per realizzare un'impalcatura equivalente in acciaio. Al tempo stesso, il costo complessivo per il trasporto e l'installazione è nettamente inferiore, il che garantisce un significativo risparmio economico. Di solito le impalcature vengono tenute insieme da fasce di plastica strettamente annodate o da staffe di acciaio, per poi essere ancorate agli edifici.
Tra l'altro, dal punto di vista strutturale il bambù ha un buon rapporto resistenza-peso: un palo di questo materiale è abbastanza leggero da essere trasportato su per una scala, ma è anche abbastanza resistente – se rinforzato e legato correttamente – per sostenere dei lavoratori.
Insomma, il bambù viene utilizzato ancora oggi a Hong Kong per 3 motivi principali: è veloce da montare adattandosi facilmente anche agli edifici più stretti (un fattore indispensabile nell'alta densità urbana di Hong Kong), è estremamente economico rispetto all'alternativa in metallo ed è un materiale usato tradizionalmente in questo territorio.
Rischi e problemi delle impalcature in bambù
Nonostante questi benefici, l'utilizzo del bambù per le impalcature presenta due grandi problematiche: la prima riguarda sicuramente l‘elevata infiammabilità del materiale. In realtà, in un'intervista al South China Morning Post Raffaella Endrizzi, docente della facoltà di Architettura della Chinese University of Hong Kong, ha sottolineato come il bambù sia un materiale in parte resistente alla combustione, poiché trattiene al suo interno una notevole quantità di umidità.
Nel caso specifico del complesso residenziale di Wang Fuk Court, le impalcature erano state montate lo scorso luglio: è quindi possibile che, nell'arco di questi mesi, il bambù si sia seccato, diventando quindi un materiale ideale per la propagazione delle fiamme.
La seconda problematica ha a che vedere con il fatto che il bambù è un materiale organico e, in quanto tale, è fortemente influenzato dagli agenti atmosferici, che ne possono compromettere l'integrità nel tempo. Anche per questo motivo, il Dipartimento edilizio di Hong Kong ha redatto delle linee guida chiare per la costruzione di impalcature in bambù, imponendo dei criteri specifici per l'utilizzo di questo materiale, tra cui:
- età del bambù;
- diametro delle canne di bambù;
- grado di essiccazione del bambù;
- la presenza di staffe in acciaio per collegare le canne di bambù;
- Le autorità, poi, devono realizzare ispezioni frequenti, soprattutto prima del maltempo.
Tornando al nostro caso specifico, le cause dell'incendio non sono ancora state confermate dalle autorità, che stanno indagando anche sulla presenza di polistirolo sulle finestre e sulla possibilità che a propagare l'incendio sia stata la rete protettiva posta attorno agli edifici. John Lee, governatore di Hong Kong, ha dichiarato l'apertura delle discussioni per la sostituzione graduale delle impalcature in bambù con quelle in metallo.