Il colore degli occhi può cambiare man mano che passano gli anni? Non proprio. Spesso succede che nei primi mesi di vita il colore degli occhi si scurisca, ma una volta che il colore degli occhi di un individuo si è stabilizzato, quel colore rimane identico per tutta la vita. Ciò che cambia è invece la tonalità: invecchiando infatti, gli occhi tendono a schiarirsi. Ciò è dovuto a un naturale processo di atrofia dell’iride (la parte colorata dell'occhio) che avviene dai 60 anni in su in cui la membrana davanti al cristallino diminuisce, e la melanina – pigmento dell’iride – viene meno, facendo risultare il colore dell'occhio più “sbiadito”. Esistono però alcune malattie che possono cambiare il colore degli occhi.
Da cosa dipende il colore degli occhi
Il colore degli occhi è determinato dalla quantità di melanina all'interno dell'iride. Questo pigmento, che è determinato da una serie di informazioni genetiche, viene prodotto da cellule chiamate "melanociti", e decide il colore dei nostri occhi.
Più i livelli di melanina sono alti e più gli occhi saranno scuri (quindi neri o marroni), con la melanina distribuita nella parte più esterna dell'iride. Più i livelli di melanina (distribuita nella parte più interna dell'occhio) sono bassi e più il colore degli occhi sarà chiaro (marrone chiaro, azzurri, grigi). La melanina degli occhi verdi, invece, si trova sia nella parte esterna che interna dell'iride.
In alcuni casi, ciascun occhio può avere un colore diverso. In questo caso si parla di eterocromia, un fenomeno che interessa circa l'1% della popolazione circa da attribuire alla diversa quantità di melanina presente nei due occhi. Di solito il fenomeno è già osservabile alla nascita, ma ci sono dei casi in cui l'eterocromia può essere acquisita (malattie, sindromi e gravi traumi).
Perché il colore degli occhi dei neonati è chiaro e poi cambia?
Alla nascita i neonati hanno gli occhi di quella tonalità blu/grigia e poi diventano più chiari o più scuri, ma perché accade? La risposta è semplice: la loro iride non è ancora pigmentata, e i melanociti non si sono ancora sviluppati. Questo perché per attivarsi hanno bisogno di luce, che nei nove mesi di gestazione nell’utero non hanno visto! La tonalità bluastra che vediamo, dunque, indica che c’è poca melanina. Verso i due anni di vita (per alcuni bambini anche fino a sei anni) il colore si stabilizza del tutto e non cambia più fino, appunto, alla vecchiaia.
Lo straordinario caso degli occhi di David Bowie
Nella primavera del 1962 David Bowie fu coinvolto in una rissa, e un suo amico di scuola gli tirò un pugno così forte sull’occhio sinistro che gli paralizzò definitivamente i nervi che contraggono la pupilla, che rimase quasi completamente dilatata per tutto il resto della sua vita (midriasi permanente).
La pupilla sinistra quindi rimase “allargata” e, quell’occhio, che prima era di un cangiante azzurro chiaro come l’occhio destro, sembrava che dopo il trauma fosse diventato azzurro scuro. Anche se molti credono che il pugno avesse cambiato il colore del suo occhio, in realtà era solo un effetto ottico causato dall'anisocoria, una condizione in cui le pupille sono di dimensioni diverse.
Una malattia può cambiare il colore degli occhi?
Come abbiamo detto, la tonalità degli occhi cambia nella vecchiaia a causa dell'atrofia dell'iride, ma il colore rimane il medesimo. Ci sono due casi in cui il colore dell'iride può cambiare: traumi e malattie.
Secondo David Mackey, professore di oftalmologia della University of Western Australia, una grave lesione potrebbe alterare il colore:
Ciò potrebbe capitare se c'è molto sangue all'interno dell'occhio, che va a macchiare alcune parti. In alcuni casi, invece il pigmento si sparpaglia un po' ovunque e poi si deposita, alterando il colore originario.
Esistono poi malattie che possono causare un cambiamento di colore (anche solo parziale) dell'iride, come ad esempio la ciclite eterocromica di Fuchs e il glaucoma pigmentario. Queste patologie, che in genere sorgono in tarda età, sono da tenere costantemente monitorate, perché se non curate potrebbero causare cecità completa.