0 risultati
video suggerito
video suggerito
10 Novembre 2025
14:00

Il Senato Usa ha trovato un accordo per la fine dello shutdown più lungo della storia

Dopo settimane di stallo, l'accordo bipartisan finanzierà il governo fino a gennaio, ma il percorso verso la riapertura completa potrebbe essere difficile.

2 condivisioni
Il Senato Usa ha trovato un accordo per la fine dello shutdown più lungo della storia
Immagine

Negli Stati Uniti, un gruppo di senatori bipartisan composto da esponenti Democratici e Repubblicani ha raggiunto un accordo iniziale per superare lo shutdown, la sospensione temporanea di molti servizi del governo federale. I senatori hanno votato il primo passo procedurale della legge di bilancio, cioè la prima decisione necessaria per avviare l’iter che porterà all’approvazione definitiva. La votazione si è conclusa con 60 voti favorevoli e 40 contrari, con otto Democratici che si sono uniti ai Repubblicani per far avanzare la misura.

Questo è solo un primo passo verso la riapertura del governo, ma il presidente Donald Trump lo vede come un "avvicinarsi" alla fine dell'incubo dello shutdown, che ha comportato il congedo forzato di molti dipendenti federali, voli ritardati o cancellati e milioni di persone che hanno visto diminuire i benefici dell’assistenza alimentare.

Shutdown Usa: le radici dello stallo

Nel sistema statunitense, il Congresso deve approvare un piano di spesa da inviare al presidente, che lo firma affinché diventi legge. Dopo il 1° ottobre, quando è scaduto il precedente bilancio federale, Repubblicani e Democratici non sono riusciti a trovare un accordo per approvare una legge per finanziare i servizi governativi. Nonostante i Repubblicani controllino entrambe le camere del Congresso, al Senato non dispongono dei 60 voti necessari per far passare la legge, il che ha conferito ai Democratici un certo potere negoziale.

Le negoziazioni tra le due parti si sono protratte a lungo, rendendo questo shutdown il più lungo mai registrato negli Stati Uniti. Diverse votazioni volte a risolvere la situazione sono fallite, sotto la pressione delle divergenze politiche, con i Democratici che hanno votato contro soprattutto per preservare i sussidi per l’assistenza sanitaria. Tuttavia, man mano che gli effetti della chiusura si sono fatti sentire, alcuni hanno accettato modifiche più contenute.

Nel frattempo, molti servizi pubblici (ma non tutti) effettuati dal governo statunitense sono stati temporaneamente sospesi, e circa 1,4 milioni di dipendenti federali sono andati in congedo non retribuito o hanno lavorato senza percepire lo stipendio. Ad esempio, molti voli sono stati cancellati o ritardati a causa della carenza di controllori del traffico aereo e i fondi per il programma Snap, che fornisce assistenza alimentare, sono esauriti.

L’accordo del Senato: contenuti e nodi irrisolti

I Democratici avevano condizionato il loro sostegno alla legge all’estensione di sussidi sanitari, ma gli otto Democratici che si sono distaccati dalla leadership del loro partito hanno dichiarato di aver accettato un accordo con la Casa Bianca e i Repubblicani per una misura temporanea che possa finanziare il governo fino a gennaio, in cambio di un promesso voto futuro sui sussidi. Con questa decisione, il disegno di legge ha superato i 60 voti necessari per superare l’ostruzionismo parlamentare (noto come filibuster), richiedendo nei voti successivi al Senato solo la maggioranza semplice.

L’accordo include il finanziamento totale del programma Snap fino al 30 settembre 2026 e un mini-pacchetto di stanziamenti che finanzierà il settore militare, il dipartimento dell’Agricoltura e il ramo legislativo. La legislazione porrà fine anche ai licenziamenti di massa dei dipendenti federali da parte dell’amministrazione Trump durante lo shutdown, annullerà quelli già avvenuti e garantirà il pagamento arretrato. Tuttavia, ora la legge deve ancora essere approvata dalla Camera dei Rappresentanti.

Cosa succederà ora: un altro shutdown all’orizzonte?

Ora che il Senato ha votato per approvare la misura temporanea, i senatori avranno la possibilità di modificare la legislazione con il pacchetto di stanziamenti più ampio. Il disegno di legge affronterà ulteriori voti procedurali al Senato, per i quali il gruppo degli otto Democratici ha promesso il proprio sostegno. Successivamente, il pacchetto sarà inviato alla Camera dei Rappresentanti, dove dovrà essere approvato prima di poter essere inviato alla scrivania di Trump. Ciò significa che l’approvazione e la riapertura del governo potrebbero subire ancora diversi ritardi.

Il percorso verso l’approvazione alla Camera potrebbe rivelarsi complesso: “Qualunque sia l’esito di questo voto”, ha detto il leader democratico al Senato Chuck Schumer prima che la risoluzione venisse approvata, “questa battaglia continuerà e deve continuare”. Anche il leader Dem alla Camera Hakeem Jeffries ha dichiarato che il Partito non sosterrà il disegno di legge, complicando l’approvazione, con i Repubblicani che hanno una maggioranza risicata in aula.

Le conseguenze di questo stallo persisteranno anche a livello politico, suggeriscono i commentatori: i Democratici hanno ceduto, dividendosi e rischiando di riaprire la frattura tra la base di sinistra del partito e l'establishment istituzionale e centrista. Per molti Dem, la chiusura era un’opportunità per tracciare una linea ideologica, ma ora in molti sentono che si è trattato di un’occasione sprecata. In cambio dell’accordo, i Repubblicani hanno promesso il voto sui sussidi sanitari, ma un voto non è una garanzia e non è stato specificato esattamente cosa conterrà quel disegno di legge.

Con alcuni a sinistra che si lamentano del fatto che il partito non abbia ottenuto abbastanza da questa chiusura (e con una manciata di parlamentari a sostenere questo compromesso) potrebbero prendere forma ulteriori strategie di stallo, soprattutto in vista delle elezioni di metà mandato del prossimo anno. Inoltre, garantendo l’assistenza alimentare, uno dei punti più delicati per i Democratici è stato rimosso dai negoziati. Anche se lo shutdown dovesse terminare a breve, la maggior parte dei servizi federali avrà fondi garantiti solo fino a gennaio, il che potrebbe portare a un ulteriore impasse in un futuro non troppo lontano.

Sfondo autopromo
Cosa stai cercando?
api url views