
Il metro è l'unità di misura per le lunghezze più utilizzata al mondo, ci permette dunque di misurare le distanze ed è alla base del cosiddetto Sistema Metrico Decimale. Si tratta dell'unità di base dell'SI (il Sistema Internazionale di unità di misura) ed è indicato con il simbolo "m" e non, come spesso ad alcuni capita, come "mt", dicitura erronea.
Oggi 1 m corrisponde precisamente alla distanza percorsa dalla luce nel vuoto in 1/299 792 458 di secondo.
Ma chi ha deciso che il metro è esattamente quella distanza? Che distanza è? Da quando abbiamo iniziato ad usare il Sistema Metrico Decimale? E perché in USA utilizzano un altro sistema? Rispondiamo a tutte queste domande.
Come si stabilì l'unità di misura del metro?
La parola metro deriva dal greco “métron” ovvero misura.
Inizialmente L’Académie des Sciences definì il metro come un decimo-milionesimo della distanza tra il polo nord e l’equatore (1 m = 1/10 000 000 della distanza Polo-Equatore). L’idea era che fosse necessario sostituire le unità di misura provenienti da tradizioni locali o autorità del tutto arbitrarie con relazioni di tipo matematico e quanto più naturali possibili.

Successivamente si iniziò a dubitare dell’affidabilità scientifica di tale misurazione e dunque il BIPM (ovvero il Bureau International des Poids et Mesures) scelse di ridefinire il metro nel 1889 come la distanza tra due linee incise su una barra di platino-iridio conservata presso il Laboratorio di Pesi e Misure a Sèvres.

Anche questa definizione divenne però obsoleta nel 1960. In quell’anno alla Conferenza generale dei pesi e delle misure modificò nuovamente la definizione di metro, grazie alla possibilità di utilizzare i laser. Questa volta coincideva con 1650763,73 volte la lunghezza d’onda corrispondente al passaggio da uno specifico livello ad un altro di atomi di Krypton 86.
Nel 1983 la definizione divenne più intuitiva e basata sulla velocità della luce, che rimane una costante. Il metro divenne la distanza percorsa dalla luce nel vuoto in 1/299 792 458 di secondo. E solo 25 anni fa, nel 1997, si poté definitivamente essere certi della precisione di questo calcolo grazie all’utilizzo di oscillatori laser e tecnologie avanzate.
Dove e quando nasce il Sistema Metrico Decimale
Il punto di partenza di questa storia vi sembrerà strano: siamo a Parigi nel 1791, nel pieno della Rivoluzione Francese, passaggio storico che avrebbe cambiato le sorti dell’Occidente se non dell’umanità intera.

L’Académie des Sciences, una delle società scientifiche tutt’ora più famose al mondo, istituisce in quell’anno il Sistema Metrico Decimale – basato sul metro e con una struttura in base dieci (contraddistinto dai prefissi deca, etto, kilo, mega, giga ecc… ) – che nel 1795 diventa unità di misura ufficiale del paese.
Prima di questa scelta solamente in Francia c’erano più di 200 unità di misura diverse che, chiaramente, portavano a problematiche di comunicazione e di conversione.
La diffusione del metro
Dopo la Rivoluzione Francese il metro si è diffuso in (quasi) tutto il mondo.
Avere una misura standardizzata implicava vantaggi su più fronti: il pagamento delle tasse al governo diventava più efficiente e allo stesso tempo si impediva alla nobiltà di modificare a piacimento le unità di misura locali in modo da aumentare i propri guadagni.
Dopodiché con Napoleone il Sistema Metrico Decimale si diffuse in tutta Europa, giungendo da noi durante la Prima Campagna d’Italia nel 1796.

Col crollo dell’impero napoleonico alcuni Paesi, forti dell’indipendenza ri-ottenuta, tornarono alle misure locali, altri invece colsero l’importanza di mantenere la standardizzazione delle misure. In un mondo in cui le capacità di scambio tra civiltà stavano aumentando esponenzialmente, avere un accordo comune sulle misurazioni era fondamentale.
Portogallo e Paesi Bassi optarono da subito per l’adozione del sistema metrico decimale e poi, nell’epoca del colonialismo, questo stesso sistema fu imposto anche alle colonie e diffuso in larga parte del mondo.
Perché gli USA hanno un’altra unità di misura?
Il Sistema Metrico Decimale è in uso in quasi tutto il mondo, restano fuori USA, Myanmar e Liberia.

Per quanto accade in USA, che ha in vigore il Sistema Consuetudinario Statunitense, dobbiamo tornare a far riferimento alla storia ripartendo dall'Europa.
Uno dei grandi nemici storici della Francia è l’Inghilterra, la quale inizialmente si rifiutò di adottare il Sistema Metrico Decimale, mantenendo le sue unità di misura tradizionali.
Ci vollero circa due secoli per giungere all’adozione del Sistema Metrico Decimale in Inghilterra, in quello stesso lasso di tempo però erano già moltissimi i coloni inglesi giunti negli attuali Stati Uniti d’America e che avevano portato con sé le misure tradizionali inglesi.
Per questo motivo oggi in USA viene utilizzato il sistema di origine inglese di cui fanno parte pollice (1 inch = 25,4 mm), piede (1 foot = 0,3048 m), yarda (1 yard = 0,944 m) e miglio (1 mile = 1,609344 km).
In Myanmar e Liberia troviamo le stesse unità di misura perché anch'esse ex-colonie inglesi.
Lo strano caso inglese
Nonostante l’adozione del Sistema Metrico Decimale dal 1995, il Sistema Imperiale Britannico – composto dalle unità di misura che vedevamo poco fa – è rimasto per lungo tempo nella vita di tutti i giorni degli Inglesi.

Tanto è rimasto radicato che il governo di Boris Johnson nel 2021 ha promosso l’abbandono del Sistema Metrico Decimale per i prodotti in vendita, opponendosi in questo modo alla legge europea che nel 2000 ne prevedeva l’obbligo per i negozi. Oggi i negozianti inglesi hanno quindi la possibilità di tornare alle misure tipiche della loro tradizione.
Questa scelta ha reso estremamente felici le persone che la stampa britannica soprannominava “i martiri del sistema metrico” che non avevano mai gradito la legge europea.