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A Los Angeles, in California, è stato dichiarato lo stato di emergenza per un enorme incendio boschivo sviluppatosi sulle colline intorno alle 19:30 italiane (10:30 locali) di ieri 7 gennaio 2025, che ha già bruciato oltre 1200 ettari e ha ormai raggiunto gli edifici e stanno minacciando anche la collina di Hollywood. Particolarmente a rischio è Pacific Palisades, il ricco quartiere affacciato sull’oceano a ovest di Los Angeles in cui risiedono molte celebrità, ma ci sono anche altri quartieri coinvolti. Ad alimentare l’incendio sono l’aridità del terreno e i forti venti, che superano gli 80 km/h e che rendono le fiamme molto difficili da governare oltre che difficoltose le manovre dei velivoli antincendio. Per questo oltre 30.000 residenti di Pacific Palisades sono stati fatti evacuare. Lo scenario è apocalittico, tra auto in fuga e nubi di cenere trasportata dal vento.
La situazione a Los Angeles in seguito all’incendio
L’incendio è divampato sulle colline a picco sull’oceano verso le 10:30 di martedì 7 gennaio 2025 (ora locale). Le fiamme si sono diffuse molto rapidamente fino a raggiungere le abitazioni di Pacific Palisades, comprese le ville delle star di Hollywood (attualmente sono oltre 13.000 gli edifici minacciati). Oltre 1200 ettari sono già andati distrutti e le fiamme continuano a divampare alimentate da condizioni meteorologiche particolarmente sfavorevoli, con forti venti che superano gli 80 km/h. Queste circostanze rendono l’intervento dei vigili del fuoco molto difficile: addirittura, secondo il Dipartimento dei vigili del fuoco di Los Angeles, al momento il contenimento dell’incendio sarebbe pari a zero, nonostante siano in azione anche gli aerei antincendio.
La situazione molto critica ha indotto il governatore della California a dichiarare lo stato di emergenza e a predisporre l’evacuazione dei residenti di Pacific Palisades. Gli abitanti stanno lasciando la città in modo caotico, intasando la Pacific Coast Highway, l’autostrada che percorre in direzione nord-sud la costa pacifica della California. Nel frattempo in città circa 200.000 utenze sono prive di corrente elettrica e altri due incendi hanno coinvolto Altadena, nella contea orientale di Los Angeles, e Sylmar, il quartiere più settentrionale della metropoli, per il quale è stato emesso un altro ordine di evacuazione. Finora non sono stati segnalati feriti, ma molte case hanno già preso fuoco. La colonna di fumo è così alta che risulta visibile anche a 10 km di distanza.
Le cause dell’incendio e le previsioni sulla sua evoluzione
La maggior parte degli incendi più distruttivi che hanno colpito la California è avvenuta negli ultimi vent’anni. La causa principale è il cambiamento climatico, che in queste aree ha determinato condizioni di siccità sempre più prolungata e intensa. Un terreno secco favorisce la diffusione degli incendi, non solo nella stagione estiva, ma anche in inverno. Anche in questo periodo infatti gli incendi in California stanno diventando sempre più comuni. In questo caso un ruolo decisivo nella diffusione delle fiamme è stato quello del vento. Si prevede che i venti continueranno a soffiare a velocità ancora più elevate anche nelle prossime ore, o addirittura giorni, mettendo alla prova i soccorsi. Finché le condizioni meteorologiche non miglioreranno le fiamme continueranno a diffondersi, afferma il Capo dei vigili del fuoco della contea di Los Angeles. Questi eventi, oltre a mettere a rischio vite umane e costruzioni e a compromettere gli ecosistemi, possono costituire un problema anche per la popolazione che vive a una certa distanza ma che può essere raggiunta dal particolato prodotto dall’incendio.