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Qual è la causa degli incendi a Los Angeles e perché è difficile spegnere le fiamme: la mappa dei roghi

Una combinazione di cause ha provocato gli incendi a Los Angeles che da due giorni stanno infuocando la città della California: siccità, precipitazioni quasi assenti da 6 mesi e forti venti che hanno favorito la propagazione delle fiamme, arrivate anche fino alle case dei VIP e alla scritta “Hollywood”. I roghi hanno bruciato quasi 12.000 ettari di terreno: cosa sta succedendo e la mappa dei roghi.

9 Gennaio 2025
12:31
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Qual è la causa degli incendi a Los Angeles e perché è difficile spegnere le fiamme: la mappa dei roghi
los angeles incendi

Continua lo stato di emergenza per gli incendi a Los Angeles, in California, cominciati tra il 7 e l'8 gennaio 2025 e che finora hanno bruciato quasi 12.000 ettari provocando almeno 5 morti confermati, distruggendo almeno 10.000 edifici costringendo all'evacuazione di oltre 130.000 persone, oltre a circa 200.000 edifici rimasti senza elettricità. I roghi principali sono 5, di cui il principale nella zona di Palisades, con oltre 7000 ettari bruciati da fiamme non ancora domate. Gli incendi hanno invaso nella giornata di ieri anche le colline di Hollywood, avvicinandosi all'iconica scritta, colpendo le residenze di alcuni VIP come Paris Hilton e Billy Crystal.

Al momento il contenimento dei 5 roghi attivi si sta rivelando estremamente complesso per via dei forti venti, che stanno soffiando tra i 55 e i 90 km/h. Le cause degli incendi risiedono, oltre che nei venti stessi, nella prolungata siccità che affligge la zona da mesi: da giugno 2024 infatti le precipitazioni a Los Angeles sono state praticamente assenti e questo ha reso il terreno estremamente secco e propenso alle fiamme. L'emergenza ha costretto il Presidente Joe Biden ad annullare il suo viaggio in Italia.

La causa degli incendi a Los Angeles

In questo periodo dell'anno è decisamente anomalo assistere a roghi così vasti nel sud della California, dove la stagione degli incendi termina generalmente a ottobre con la diminuzione delle temperature e l'aumento dell'umidità. Quest'ultimo fattore, in particolare, è cruciale nella formazione di un incendio: terreni secchi e aria secca sono gli ingredienti principali che favoriscono i roghi.

Purtroppo, la zona di Los Angeles è al momento molto più siccitosa rispetto alla norma. Secondo i dati ufficiali del NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration), sulla metropoli californiana non ci sono state precipitazioni da giugno a ottobre 2024 (contro i 24 millimetri previsti in media nello stesso periodo) e anche i mesi di maggio, novembre e dicembre 2024 sono stati pesantemente sottomedia dal punto di vista delle precipitazioni: 6 millimetri a maggio contro una media di 13 millimetri; 3,5 millimetri a novembre contro i 19 millimetri attesi; 0,5 millimetri a dicembre contro una media di 71,6 millimetri.

La mappa dei roghi a Los Angeles

Come confermato dal CAL FIRE (Department of Forestry and Fire Protection) californiano, al momento sono 5 i roghi principali nell'area: Palisades, tra Santa Monica e Malibu (circa 7000 ettari); Eaton, sopra Pasadena (4300 ettari); Hurst, sopra San Fernando (271 ettari); Lidia, a nord della foresta nazionale (140 ettari); Sunset, nelle colline di Hollywood (17 ettari).

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Mappa degli incendi attivi nell’area di Los Angeles il 9 gennaio 2025. Credit: CAL FIRE
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Mappa 3D degli incendi attivi nell’area di Los Angeles con indicate le aree di evacuazione. Credit: CAL FIRE

Perché i Vigili del Fuoco non riescono a spegnere le fiamme

La presenza di venti intensi con raffiche fino a 90 km/h non è solo una delle cause degli incendi a Los Angeles: è anche, per lo stesso motivo, uno dei motivi per cui le fiamme sono così difficili da contenere. I venti infatti sono il principale “motore” della propagazione delle fiamme, oltre a rendere complesse le operazioni dei velivoli antincendio.

Al momento, secondo il CAL FIRE, tre dei cinque roghi hanno percentuali di contenimento pari allo 0%, tra cui i due più estesi (Palisades e Eaton). Il rogo di Hurst è domato al 10% mentre il rogo Lidia è domato al 40%.

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Filippo Bonaventura
Content editor coordinator
Ho una laurea in Astrofisica e un Master in Comunicazione della Scienza alla SISSA di Trieste. La prima mi è servita per imparare come funziona ciò che ci circonda, la seconda per saperlo raccontare. Che poi sono due cose delle tre che amo di più al mondo. Del resto, a cosa serve sapere qualcosa se non la condividi con qualcuno? La divulgazione per me è questo: guidare nel viaggio della curiosità e del mistero. Ah, la terza cosa è il pianoforte e la musica in ogni sua forma.
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