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Il rientro a scuola varia a seconda delle regioni perché il calendario delle attività è determinato dalle amministrazioni regionali, che, pur dovendo tenere conto dei parametri fissati dal Ministero per tutto il Paese, godono di un certo grado di autonomia. La normativa, in vigore dall’anno scolastico 2002/2003, è stata introdotta per consentire di adattare il calendario scolastico alle peculiarità di ciascun territorio. Tuttavia, le variazioni nella scelta del primo giorno di scuola non superano i 7-8 giorni: in tutta Italia, il ritorno sui banchi avviene intorno alla metà di settembre. Per l’anno scolastico 2025/2026, il primo giorno di scuola è compreso tra l’8 e il 16 settembre. Eppure, pensate un po': fino agli anni Settanta la scuola iniziava il primo ottobre!
Chi stabilisce la data di inizio dell’anno scolastico
Il calendario scolastico è stabilito da tre istituzioni: Stato, regioni, singole scuole. Il ruolo più importante è quello delle amministrazioni regionali, che stabiliscono la data di fine e inizio dell’anno, nonché i periodi delle vacanze di Natale e di Pasqua e le eventuali altre sospensioni (ponti, ecc.). L’autonomia delle regioni è stato introdotta per il principio che il calendario deve adattarsi alle specificità di ciascun territorio: condizioni climatiche, concomitanza con altri eventi, attività economiche, andamento della stagione turistica ecc. Per esempio, nelle regioni dove è diffuso il turismo balneare, in genere si preferisce fare iniziare l’anno scolastico qualche giorno più tardi.

Nonostante le differenze, l’anno scolastico inizia in tutta Italia intorno alla metà di settembre: le variazioni nella scelta del primo giorno di scuola sono minime e in genere non oscillano più di una settimana.
L’autonomia delle regioni, infatti, non è completa: le amministrazioni devono rispettare i parametri stabiliti dal Ministero dell’Istruzione, tra i quali i giorni di vacanza nazionali e il principio di garantire almeno 200 giorni di lezione all’anno (In genere i calendari prevedono un numero maggiore di giorni, per potere assorbire eventuali chiusure impreviste, come quelle dovute a fattori metereologici). Il Ministero, inoltre, stabilisce le date per gli esami di Stato che si tengono alla conclusione del primo e del secondo ciclo di istruzione.
Anche i singoli istituti scolastici possono stabilire variazioni del calendario, inclusa la scelta del primo giorno di scuola, in base a specifiche esigenze dei territori nei quali sono situati.
La determinazione del calendario scolastico e del primo giorno di scuola avviene quindi in tre passaggi. Anzitutto, il Ministero pubblica il calendario nazionale, con indicazione delle festività nazionali e delle date degli esami di Stato. A seguire, le regioni stabiliscono il calendario regionale, decidendo anche le date di inizio e fine dell’anno scolastico. Infine, le singole scuole possono introdurre un loro calendario, con variazioni minime, perché devono rispettare i parametri nazionali e regionali. Le variazioni sono determinate dal Consiglio di istituto su proposta del Collegio dei docenti.

In passato, l’anno scolastico iniziava lo stesso giorno in tutto il Paese. Fino agli anni ’70 la scuola iniziava sempre il primo ottobre. Per questa ragione, i bambini iscritti alla prima elementare erano chiamati “remigini”, perché il primo ottobre è il giorno di San Remigio. La norma è cambiata circa cinquant’anni fa: nel 1977 l’inizio dell’anno fu anticipato a un giorno intorno alla metà di settembre, stabilito di anno in anno dal Ministero della pubblica istruzione per tutte le scuole italiane. Nel 1998 la normativa fu modificata attraverso il decreto legislativo n.112 del 31 marzo che cedeva varie competenze alle regioni, tra le quali quella di determinare il calendario scolastico. La nuova norma entrò in vigore nell’anno scolastico 2002/2003: è da allora, perciò, che il primo giorno di scuola è diverso a seconda delle regioni.
Il calendario dell’anno scolastico 2025/2026
Nel 2025, l’anno scolastico inizia nel periodo compreso tra l’8 settembre (provincia autonoma di Bolzano) e il 16 settembre (Calabria). Nella maggior parte delle regioni l’inizio delle lezioni è fissato a lunedì 15 settembre. L’elenco completo è il seguente:
- Abruzzo: 15 settembre;
- Basilicata: 15 settembre;
- Calabria: 16 settembre;
- Campania: 15 settembre;
- Emilia Romagna: 15 settembre;
- Friuli Venezia Giulia: 11 settembre;
- Lazio: 15 settembre;
- Liguria: 15 settembre;
- Lombardia: 12 settembre;
- Marche: 15 settembre;
- Molise: 15 settembre;
- Piemonte: 10 settembre;
- Provincia Autonoma di Bolzano: 8 settembre;
- Provincia Autonoma di Trento: 10 settembre
- Puglia: 16 settembre;
- Sardegna: 15 settembre;
- Sicilia: 15 settembre;
- Toscana: 15 settembre;
- Trentino: 10 settembre;
- Umbria: 15 settembre;
- Veneto: 10 settembre;
- Valle d'Aosta: 10 settembre.