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1 Aprile 2022
18:30

La piscina dove gli astronauti si allenano all’assenza di gravità dello spazio

In Texas esiste un'enorme piscina di galleggiamento neutro che permette agli astronauti di allenarsi a lavorare in assenza di gravità.

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La piscina dove gli astronauti si allenano all’assenza di gravità dello spazio
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Perché alla NASA esiste una piscina per gli astronauti? Si tratta di una sorta di "parco divertimenti"? Assolutamente no!
Il Neutral Buoyancy Laboratory, a Huston (in Texas, USA), è un'enorme piscina coperta al cui interno è presente una parziale replica della Stazione Spaziale Internazionale. Sfruttando il cosiddetto "galleggiamento neutro" (ne parleremo a breve), gli astronauti possono simulare l'assenza di gravità, allenandosi ad effettuare le cosiddette "passeggiate spaziali" (o, per meglio dire, attività extraveicolari).

Ma perché questo allenamento viene fatto in una piscina? E quali sono le caratteristiche di questa struttura?

pisicna astronauti
Piscina del Neutral Buoyancy Laboratory. Credit: NASA.

Il galleggiamento neutro

Prima di vedere qualche dato interessante sulla piscina in sé, dobbiamo spendere due parole per capire come mai si è deciso di fare allenare degli astronauti proprio in una piscina. Questo, per quanto possa sembrare strano, è il modo migliore che abbiamo per simulare l'assenza di gravità, sfruttando il principio del galleggiamento neutro. E che cos'è?
Il galleggiamento neutro è l'uguale tendenza di un corpo immerso in acqua ad affondare o galleggiare. Per creare questa particolare condizione vengono applicati alla tuta degli speciali sistemi di pesi e di giubbotti galleggianti: regolandoli in modo opportuno, è possibile annullare le due forze opposte, raggiungendo il galleggiamento neutro e simulando il comportamento di un corpo in assenza di gravità.

Ovviamente rispetto all'assenza di gravità vera e propria ci sono due grandi differenze. La prima è che gli astronauti in piscina, nonostante galleggino, possono ancora avvertire il proprio peso dentro alla tuta, cosa che invece non accade nello Spazio; la seconda è che l'acqua si comporta in modo diverso dal vuoto, rendendo alcuni movimenti più semplici e altri più difficili rispetto a quelli nello Spazio.
Nonostante il galleggiamento neutro non sia quindi un metodo perfetto per simulare l'assenza di gravità, al momento è la migliore soluzione a nostra disposizione.

piscina astronauta esercizio
Credit: NASA.

Il Neutral Buoyancy Laboratory

Il Laboratorio di Galleggiamento Neutro (detto anche NBL, Neutral Buoyancy Laboratory) è una struttura gestita dalla NASA il cui obiettivo principale è quello di addestrare gli astronauti al processo di riparazione e manutenzione della Stazione Spaziale Internazionale. La struttura è situata presso la Sonny Carter Training Facility, vicino al Johnson Space Center di Houston, in Texas. La piscina è lunga circa 61,6 metri, larga 31 e profonda 12: parliamo di dimensioni notevoli, capaci di accogliere ben 23,4 milioni di litri d'acqua!
All'interno di questa enorme vasca d'acqua è presente una replica parziale della Stazione Spaziale Internazionale e qui hanno luogo le esercitazioni dei cosmonauti.
Queste esercitazioni sono rese possibili anche grazie a sommozzatori di supporto che non solo si assicurano che l'astronauta stia bene, ma gli permettono anche di muoversi – dal momento che la tuta degli astronauti non è ottimale per muoversi sott'acqua.

Per assicurarsi i migliori risultati, anche l'acqua viene costantemente monitorata: la sua temperatura è sempre compresa tra i 27 e i 31°C circa, così da minimizzare i potenziali effetti dell'ipotermia sui sommozzatori di supporto. Inoltre l'intera acqua viene riciclata ogni 19,6 ore ed viene trattata sia per minimizzare la presenza di contaminanti che per limitare l'effetto corrosivo nei confronti di tute ed equipaggiamento.

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Credit: NASA.
Sono un geologo appassionato di scrittura e, in particolare, mi piace raccontare il funzionamento delle cose e tutte quelle storie assurde (ma vere) che accadono nel mondo ogni giorno. Credo che uno degli elementi chiave per creare un buon contenuto sia mescolare scienza e cultura “pop”: proprio per questo motivo amo guardare film, andare ai concerti e collezionare dischi in vinile.
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