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7 Maggio 2024
13:00

La prima chiamata transatlantica, 7 gennaio 1927: com’è cambiata la telefonia quasi 100 anni dopo

Quasi cento anni fa, il 7 gennaio 1927, avveniva la prima chiamata oltreoceano, da New York a Londra. Da allora la tecnologia ha fatto passi da gigante, e ora possiamo chiamare chi vogliamo, ovunque, e quando desideriamo.

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La prima chiamata transatlantica, 7 gennaio 1927: com’è cambiata la telefonia quasi 100 anni dopo
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La prima chiamata transatlantica avvenne venerdì 7 gennaio 1927 tra New York e Londra, 97 anni fa. Si tratta di un evento epocale nel mondo delle telecomunicazioni, al pari della prima chiamata con il telefono cellulare, il 3 aprile 1973. Da allora, di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia, e nel mondo interconnesso di oggi raggiungere telefonicamente qualcuno in qualsiasi parte del mondo in ogni momento è ormai la normalità. Ma la tecnologia che ci permette di sfidare le leggi della distanza e della fisica (e che è stata un evento epocale per i nostri avi) ci ha messo tempo per essere sviluppata. La comunicazione transoceanica è senza dubbio una di quelle conquiste che ogni giorno ci ricorda quanto siano straordinarie le capacità creative degli esseri umani, ed è stata il punto di partenza di un modo di comunicare che oggi è disponibile a tutti.

La prima chiamata transoceanica

Nel 1876 Alexander Graham Bell brevettò per la prima volta il telefono elettrico negli Stati Uniti. L’anno dopo, ad Hartford, venne fondata la prima centrale telefonica, ma dovettero passare sei anni prima che avvenisse il primo scambio telefonico tra due città statunitensi, New York e Boston, e altri sei prima della nascita dei telefoni pubblici.

Le chiamate oltreoceano, però, rimasero un mistero per molto tempo. Nel 1915 ci fu un brevissimo scambio di voci tra la Virginia e la città di Parigi, ma i due uomini ai lati della cornetta non riuscirono ad ascoltarsi simultaneamente.

Nel 1926 si arrivò a un punto di svolta, quando i collegamenti telefonici transatlantici divennero finalmente realtà. Quella che però viene ricordata come la prima telefonata transatlantica ufficiale (e commerciale!), accadde però l’anno successivo, precisamente il 7 gennaio 1927.

“New York, please, operator…” – Queste le primissime parole pronunciate al telefono da un operatore dell’American Telephone Telegraph Company.

Quel giorno, il presidente della American Telephone and Telegraph W.S. Gifford conversò telefonicamente con Evelyn Murray, segretario del British General Post Office. Durante questa chiamata storica, Gifford affermò con entusiasmo:

“Questa giornata è il risultato di tanti anni di ricerca e sperimentazione. Finalmente si apre una finestra di dialogo del tutto telefonica tra New York e Londra, e gli abitanti di queste grandi città potranno finalmente scambiarsi opinioni e fatti come se fossero faccia a faccia. Nessuno può prevedere il significato ultimo di quest'ultima conquista scientifica.” 

Murray concordò con l’americano, rispondendogli che era nata una “nuova epoca” della comunicazione e dichiarando il nuovo servizio transatlantico aperto a tutti gli abbonati telefonici.

Poche ore dopo questa frase, ci fu una vera e propria ondata di chiamate sia personali che commerciali: chiamarono soprattutto banchieri e uomini d’affari, ma anche semplici curiosi, che mantennero la linea occupata per ore. Insomma, la gente che fremeva per chiamare cari e soci oltreoceano.

C’è comunque da dire che il giorno prima di questa famosa chiamata, ci fu una conversazione di prova tra due operatori sconosciuti della AT&T e delle poste britanniche. La chiamata partì alle 9.35 (orario di New York, 2.35 orario di Londra) dal 26esimo piano dell'edificio Bell che si affacciava sull'East River. La voce dell’operatore viaggiò tramite onde radio per più di 3.000 miglia raggiungendo l'Inghilterra. Le primissime parole non ufficiali furono:

"Mi senti? Riesci a sentirmi ora? Sto parlando un po' più lontano dal mio trasmettitore. Noti qualche differenza adesso?"

La tecnologia che c'è dietro

L’apparecchio utilizzato per quella prima telefonata transatlantica nel lontano 1927, era un impianto dotato di microfono, altoparlante e tastiera numerica. In sostanza, l’ingegnoso macchinario trasformava le vibrazioni acustiche in impulsi elettrici e poi in suoni, così da essere trasmesse a distanza ad un apparecchio simile.

Oggi invece è tutto più rapido grazie a computer, fili e cavi in fibra ottica, e possiamo chiamare chi vogliamo in un batter d’occhio.

Chiamare chiunque si voglia a prezzi limitati

Senza ombra di dubbio la chiamata transatlantica è stata una pietra miliare della comunicazione via telefono. Da allora il cambiamento è stato evidente: siamo passati per i centralini manuali, i telefoni con i selettori a disco, le centraline telefoniche e, infine, i nostri amatissimi telefoni con tastiera (prima quelle old school con i tasti e poi quelle touch sugli schermi dei nostri telefoni), sia fissi che cellulari.

Oggi possiamo fare qualsiasi tipo di chiamata con i nostri telefoni, e raggiungere in pochi istanti le persone che vogliamo sentire. Questa opportunità è possibile a prezzi contenuti quando vogliamo anche grazie a Sky, che con la sua offerta Sky Mobile powered by Fastweb permette minuti illimitati sia in Italia che all’Estero (e da 11 a 16 GB di dati in base al piano di cui si ha bisogno, da usare in tutti i paesi UE, Regno Unito, Svizzera e Ucraina) e fino a 300 GB per navigare comodamente sul territorio italiano (Sky Mobile raggiunge oltre il 99% del territorio italiano in 4G e offre la possibilità di navigare in 5G senza costi aggiuntivi).

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