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17 Ottobre 2025
14:14

La truffa con prefisso della Grecia +30 funziona come quella della Francia e dei Paesi Bassi: come difendersi

Una nuova ondata di truffe telefoniche provenienti da numeri stranieri con il prefisso della Grecia +30 (0030) sta circolando anche in Italia. Ecco come riconoscerle e difendersi per evitare di diventare vittime.

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La truffa con prefisso della Grecia +30 funziona come quella della Francia e dei Paesi Bassi: come difendersi
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Se doveste ricevere una telefonata con il prefisso +30 della Grecia, fate molta attenzione: potrebbe trattarsi dell'ennesimo tentativo di truffa. Nelle ultime settimane pare infatti che sempre più persone stiano ricevendo chiamate provenienti da numeri che iniziano con il prefisso +30. Chi risponde a queste chiamate spesso sente una voce sintetica che si presenta come un operatore di telemarketing o un incaricato di una fantomatica azienda, che cerca di convincere la persona contattata di poter ricevere vantaggi di qualche tipo.

Come già accaduto in passato con altre truffe telefoniche basate sull'uso di prefissi esteri, come quello francese o nederlandese, l'utente potrebbe essere invitato a fornire informazioni personali o a richiamare un numero specifico. Se si dovesse acconsentire a simili richieste, si rischia di incappare in un furto d'identità o in qualche altra frode online. Per proteggervi da questi tentativi di scam telefonico vi suggeriamo di non rispondere a chiamate che iniziano per +30 o, qualora doveste avere necessità di rispondere (magari perché avete rapporti con persone in Grecia), di fare molta attenzione alle richieste che vi vengono fatte da chi sta all'altro capo del telefono.

Come funziona la truffa telefonica con il prefisso +30 della Grecia

Le truffe telefoniche che partono da un prefisso estero, come il +30 della Grecia, possono avere un funzionamento diverso in base agli scopi che vogliono essere raggiunti dai truffatori e, di conseguenza, il comportamento di questi ultimi può essere di vario genere.

In alcuni casi, ad esempio, i criminali potrebbero fare dei brevi squilli, così che l'utente veda una chiamata persa e, spinto dalla curiosità, richiami il numero. Questa tecnica, nota anche come Wangiri (dal giapponese “uno squillo e via”), spinge la persona chiamata a richiamare il numero. A che scopo? Dal momento che la linea è collegata a servizi a pagamento, bastano pochi secondi per generare costi elevati in bolletta o prosciugare il credito telefonico.

Tra le varianti più riuscite ci sono le finte vincite: l'utente viene informato di aver ottenuto un premio o un buono regalo, ma per “riscuoterlo” deve pagare una piccola commissione o cliccare su un link che porta a un sito malevolo. In altri casi, la tattica è quella della paura psicologica: si riceve un messaggio o una telefonata che finge di provenire da enti ufficiali – banche, poste, compagnie telefoniche – con la richiesta urgente di saldare una fattura o sbloccare un pacco alla dogana. L'urgenza serve a ridurre il tempo di riflessione e a spingere le potenziali vittime ad agire d'impulso, senza riflettere su ciò che stanno facendo.

Un'altra strategia consiste nell'offrire presunte opportunità di lavoro o investimenti vantaggiosi, che però nascondono richieste di denaro o la raccolta fraudolenta di informazioni personali. Non mancano neppure i casi di truffe sentimentali, dove il truffatore instaura una relazione emotiva online con la propria vittima (relazione che in alcuni casi può durare diverse settimane o mesi), per poi chiedere aiuto economico per emergenze totalmente inventate.

Come difendersi dalla truffa telefonica del prefisso +30

Capite bene, dunque, che dietro una telefonata proveniente dal prefisso +30 possono nascondersi veramente diversi pericoli. Quali strategie potete adottare per difendervi? Per prima cosa, non rispondete a numeri sconosciuti con prefissi internazionali (a meno che non aspettate realmente una chiamata dalla Grecia). Se ricevete uno squillo che si interrompe subito, non richiamate: è quasi certamente un tentativo di truffa con la tecnica del “Wangiri”. Se ricevete messaggi su WhatsApp o su altre piattaforme di messaggistica da numeri con prefisso greco, non aprite i link che vi vengono condivisi e non fornite informazioni personali. Piuttosto, bloccate immediatamente il contatto e utilizzate la funzione “Segnala” per avvisare la piattaforma del problema in cui siete incappati. E per prevenire le telefonate truffaldine, attivate i filtri anti-spam del vostro smartphone: non funzionano perfettamente, ma aiutano a mitigare almeno un po' il problema.

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