
Auto veloci, gare mozzafiato e Vin Diesel: tutti noi conosciamo la saga di Fast and Furious. Ma se il franchise è arrivato dov'è oggi, è in buona parte merito di un gas con formula chimica N2O: il NOS. Presente soprattutto nei primi film, questo gas permetteva di aumentare i cavalli delle auto solo premendo un pulsante, fornendo quel "turbo" necessario per vincere le gare di accelerazione tra le vie di Los Angeles. Ma nella realtà come funziona esattamente il NOS?
Breve storia del NOS
Il NOS, o protossido di azoto, è una molecola con formula chimica N2O. Anche se oggi il suo utilizzo è associato al mondo delle corse, si tratta in realtà di un gas conosciuto fin dal 1800 e che fu inizialmente impiegato in ambito medico come anestetico – tant'è che ancora oggi viene usato per questo scopo. La sua applicazione nel settore automotive risale alla Prima Guerra Mondiale quando si scoprì che, se inserito nei motori di alcuni aerei, ne migliorava le prestazioni. Dopo l'avvento dei jet si rivelò superfluo in questo campo e venne quindi utilizzato per le gare automobilistiche, come quelle che vediamo in F&F.
A tal proposito, è giusto ricordare che in Italia è illegale, mentre in alcune aree degli USA e in alcuni particolari contesti il suo utilizzo è consentito.

Come funziona il NOS
Per funzionare il NOS viene solitamente iniettato all'interno della camera di combustione del motore. Quando raggiunge i 300°C circa, il protossido di azoto si separa in azoto e ossigeno: ciò vuol dire che per la combustione sarà disponibile più ossigeno. Questo, a sua volta, permette a una quantità maggiore di benzina di essere combusta, fornendo al motore più potenza.
A questo si aggiunge un ulteriore effetto: il NOS viene stoccato all'interno di apposite bombole in forma liquida e quando viene vaporizzato causa un abbassamento della temperatura dell'aria. Questa sarà quindi più densa e con un volume minore, permettendo una maggiore presenza di ossigeno all'interno della camera di combustione.