
C'è stata una nuova eruzione del vulcano Kilauea alle Hawaii, a pochi giorni di distanza dall'ultimo episodio. Come riportato dall'USGS (U.S. Geological Survey), l'attività eruttiva è iniziata intorno alle 20:33 (ora italiana, le 09:33 locali) di ieri domenica 23 novembre, ed è stata caratterizzata da trabocchi periodici di lava – della durata di 5/15 minuti – dalla bocca sud del vulcano e fontane a cupola di circa 5/10 metri di altezza.
Complessivamente, sono stati registrati 58 trabocchi dalle bocche sommitali, con pennacchi di gas visibili sia dalle bocche meridionali che da quelle settentrionali e un aumento dell'intensità sismica. Le emissioni di gas vulcanico, composte principalmente da vapore acqueo (H2O), anidride carbonica (CO2) e anidride solforosa (SO2), invece, si confermano ai livelli di pausa dell'eruzione, in genere tra 1.200 e 1.500 tonnellate al giorno.
Nelle sue previsioni, l'USGS ha evidenziato che il prossimo episodio eruttivo –il numero 37 – potrebbe verificarsi entro il 26 novembre: anche per questo, l'istituto ha confermato il livello arancione di allerta anche per l‘aviazione, mentre il vulcano resta sotto stretta osservazione.
L'ennesimo episodio eruttivo non arriva quindi di sorpresa: il Kilauea, situato in un'area chiusa del Parco Nazionale dei Vulcani delle Hawaii, è uno dei vulcani più attivi del mondo, caratterizzato da eruzioni effusive molto frequenti, che si riflettono anche nella sua forma di "vulcano a scudo". Questa, infatti, è la 36esima eruzione che si registra dal 23 dicembre 2024: fortunatamente, nella maggior parte dei casi questi eventi hanno una potenza distruttiva estremamente ridotta se non addirittura nulla. Solo alcune settimane fa, tra l'altro, un'eruzione del Kilauea ha prodotto il raro fenomeno del “Volnado”, uno tornado di origine vulcanica.