
Quando nel 2013 la Apple presentò OS X Mavericks, molti rimasero sorpresi: per la prima volta, il nuovo sistema operativo per Mac non portava il nome di un grande felino. Tradizione, quella di usare nomi di grandi felini, che nell'arco di oltre un decennio vide “sfilare” numerosi animali, tra cui Cheetah, Jaguar, Tiger, fino ad arrivare a Mountain Lion. Sul perché Apple avesse deciso di cambiare rotta intervenne presto (e simpaticamente) Craig Federighi, responsabile del software Apple, che con una certa ironia ammise che l'era dei grandi felini era finita. Con Mavericks, Apple inaugurava una nuova fase della propria identità, scegliendo di caratterizzare ogni nuova versione di macOS con il nome di una località della California.
Una decisione che rispondeva a motivi pratici (i felini con cui nominare le future versioni di macOS sarebbero finiti troppo presto) e, secondo alcune ipotesi, anche a una sorta di rebranding. La nomenclatura basata su nomi di località sarebbe servita a Apple per rafforzare la sua identità californiana. Ipotesi, quest'ultima, su cui l'azienda non è mai intervenuta ufficialmente, almeno al momento.
Apple e i nomi per macOS: dai felini alle località della California
Durante la WWDC del 10 giugno 2013, Apple annunciò il primo aggiornamento software per Mac offerto gratuitamente agli utenti e non passò inosservato un dettaglio: l'azienda aveva deciso di archiviare l'era dei felini per inaugurare una nuova “tradizione”: assegnare nomi in codici corrispondenti a località californiane. Quell'anno fu la volta di Mavericks, località celebre tra i surfisti della costa settentrionale della California, dove onde alte fino a 7-8 metri mettono alla prova anche gli sportivi più esperti.
Come mai si passò dall'usare nomi di grandi felini a nomi di località californiane? Il vicepresidente senior dell'ingegneria del software di Apple, Craig Federighi, ironicamente ammise che l'azienda, avendo utilizzato nomi come Panther, Leopard e Mountain Lion per i suoi nove aggiornamenti, correva il rischio di rimanere senza nomi di gatti. Con tono scherzoso, infatti, Federighi disse: «Non vogliamo essere il primo team di sviluppo a subire ritardi a causa della mancanza di grandi felini». A dirla tutta, in quell'occasione il dirigente Apple disse che stava valutando la possibilità di chiamare la nuova versione OS X Sea Lion, prima di concludere che anche quell'approccio sarebbe stato piuttosto limitante.
Le località usate da Apple per macOS
Di seguito vi elenchiamo quelli che sono tutte le località usate per la nomenclatura del sistema operativo dei Mac che, tra l'altro, nel 2016 passò dal chiamarsi OS X in macOS.
- OS X 10.9 Mavericks (2013)
- OS X 10.10 Yosemite (2014)
- OS X 10.11 El Capitan (2015)
- macOS 10.12 Sierra (2016)
- macOS 10.13 High Sierra (2017)
- macOS 10.14 Mojave (2018)
- macOS 10.15 Catalina (2019)
- macOS 11 Big Sur (2020)
- macOS 12 Monterey (2021)
- macOS 13 Ventura (2022)
- macOS 14 Sonoma (2023)
- macOS 15 Sequoia (2024)
- macOS 26 Tahoe (2025)
Piccola curiosità finale: riguardo all'ultima versione di macOS rilasciata nel 2025 da Apple, Craig Federighi ha annunciato un altro cambiamento interessante, questa volta riguardante la numerazione del sistema operativo. A partire da macOS Tahoe, infatti, Apple ha abbandonato la numerazione progressiva per abbracciare la numerazione basata sull'adozione delle ultime due cifre dell'anno successivo al rilascio. Lo stesso criterio usato anche per gli altri OS “made in Cupertino”.