A un certo punto della nostra vita, mentre stiamo addentando la nostra fetta di pizza, ci faremo questa domanda: “Ma perché stiamo mangiando da un cartone quadrato quando in realtà la pizza è rotonda?”. La semplice verità è che produrre una scatola quadrata è più semplice e vantaggioso per le aziende. Anche se può sembrare controintuitivo, le classiche scatole per la pizza sprecano meno materiale rispetto a una scatola tonda. Sono anche più facili da riporre in magazzino e da trasportare, grazie alla forma molto regolare che assumono quando sono piatte (prima di essere piegate). Inoltre, si adattano meglio a pizze di diverse dimensioni. A queste motivazioni seguono poi altri vantaggi anche per il pizzaiolo.
I cartoni della pizza vengono realizzati in un particolare tipo di cartone che viene tagliato in due dimensioni (quindi in piano). I cartoni sono prima conservati in magazzino e poi trasportati e venduti alle pizzerie mentre sono piatti. Sono i pizzaioli a piegarli per farli diventare tridimensionali.
Ora, avete mai visto lo sviluppo di una scatola per la pizza? Se togliamo tutte le pieghe e la facciamo diventare piatta, vedremo che la sua forma è simile a quella di un rettangolo.
Già dal primo step di produzione vediamo quale è il vantaggio di avere un cartone della pizza che parta da uno sviluppo rettangolare. Un rettangolo è una figura molto regolare che può essere stoccata in maniera molto regolare. Lo stesso vale quando bisogna caricare i cartoni su un camion per il trasporto: l’inserimento nel vano può avvenire in modo molto ordinato e permette di non sprecare spazi vuoti, cosa che invece farebbero dei cartoni rotondi.
Possiamo pensare allo sviluppo di un cilindro e immaginarci la nostra scatola tonda per pizze. Subito notiamo un problema.
Se volessimo usare il classico metodo di produzione servirebbero due cartoni diversi, perché in una scatola tonda non c’è un lato da poter utilizzare come cerniera e sul quale piegare l’altra metà della scatola. Lo sviluppo della scatola tonda sarebbe un po’ strano perché ci sarebbe un grande cerchio che fa da base e una stretta striscia molto lunga che gli deve correre intorno. E ancora, vista l’assenza di lati dritti, sarebbe molto difficile creare un origami in modo da assemblare la scatola solo con incastri e senza colla.
Se anche riuscissimo a trovare una forma tale da poter sviluppare un origami e formare una scatola 3D tonda, ci sono due cose da considerare. È molto probabile che lo spazio della sagoma circolare occupi uno spazio sul cartone più grande di quanto faccia la sagoma rettangolare. In questo modo non sarebbe salvato del materiale, anzi! Dovremmo utilizzare un cartone più grande per tagliare la sagoma cilindrica ma una grande parte di questo cartone sarebbe scarto.
Un altro probabile problema è che il perimetro della scatola rotonda potrebbe essere maggiore di quello della scatola rettangolare. Questo significa che la macchina che taglia la sagoma (e che quindi percorre il perimetro della forma) impiegherebbe più tempo per tagliare un singolo cartone. In produzione il tempo è denaro.
Comunque, qualcuno ha già pensato a produrre una scatola per pizze rotonda. Il brevetto del 2012 viene dall’azienda di Steve Jobs.
Come vediamo la scatola ha comunque un lato dritto che viene usato come cerniera per chiudere le due metà. La differenza principale è che la tecnologia produttiva non è quella del taglio in piano ma si passa a un processo di stampaggio, che si usa anche per dare la forma ai piatti in carta per esempio. Ad un foglio piano o a una poltiglia in carta si può dare una piccola concavità utilizzando le giuste combinazioni di temperatura, umidità e pressione operata dalla macchina. La carta viene fatta aderire ad uno stampo per qualche secondo e ne assume la forma. Quindi diciamo che stiamo parlando proprio di un prodotto diverso.
A inventarsi la scatola per la pizza Apple rotonda è stato un italiano: Francesco Longoni responsabile del settore ristorazione dell’azienda di Cupertino. A onor del vero, qualcuno prima di lui ci aveva già pensato. Si tratta di Mark V. Fiori che nel 1994 ha pubblicato il suo brevetto che somiglia molto al cartone di Jobs.
La verità è che anche i pizzaioli ricavano i loro vantaggi da un cartone quadrato piuttosto che tondo! Le pizze non vengono fuori tutte perfettamente tonde, per cui serve anche lasciare un margine di errore e pensare ad un cartone in cui la pizza, bene o male, entri velocemente senza fare troppe storie.