0 risultati
video suggerito
video suggerito
24 Ottobre 2025
19:00

Perché la cimice asiatica marrone è pericolosa per le coltivazioni italiane: come danneggia l’agricoltura

La cimice asiatica è un vero flagello per molte coltivazioni: mele, pere, ma anche olivo, vite, mais e soia. Inietta nei tessuti vegetali una saliva che predigerisce la polpa dei frutti portandoli alla deformazione e alla completa marcescenza.

Ti piace questo contenuto?
Perché la cimice asiatica marrone è pericolosa per le coltivazioni italiane: come danneggia l’agricoltura
cimice-asiatica-danni-coltivazioni

In questo periodo dell’anno, l'autunno, la Cimice asiatica (Halyomorpha halys), del tutto innocua per l'uomo e gli animali domestici, può creare non pochi fastidi e inconvenienti nelle nostre case: gli adulti si annidano in luoghi caldi e assolati, cercando riparo nelle case per trascorrere l’inverno e se disturbate si lasciano cadere a terra fingendosi morte o, nel peggiore dei casi,  emettono la loro "puzza" per difendersi. Tutt’altra questione è, invece, il loro impatto sulle coltivazioni: i danni ai frutteti, all’olivo e alla soia possono essere molto ingenti. Per esempio, l'attacco delle cimici sui pomodori può causare una riduzione del volume, danno ai tessuti e una diminuzione del potere antiossidante. Negli Stati Uniti, dove i primi esemplari di cimice asiatica arrivarono in Pennsylvania nel 1996, si contarono solo nel 2010 danni per ben 37 milioni di dollari all'industria delle mele. In Italia, nel 2019 sono stati stimati circa 14.500.000 Euro di danni nella sola Lombardia a carico di pericoltura e melicoltura. Il 2025 è stato caratterizzato da una recrudescenza dell’invasione rispetto alle due annualità precedenti, tanto che le organizzazioni di categoria degli Agricoltori come CIA e Coldiretti denunciano un calo fino al 60% della produzione di pere nel Ferrarese e impatti devastanti anche su altre coltivazioni. Come si combattono le cimici in agricoltura? I protocolli attuali per il controllo della Cimice asiatica combinano metodi fisici (come reti e trappole a feromoni), trattamenti chimici (fitosanitari) e l'uso di parassitoidi (l'introduzione di nemici naturali come la Vespa samurai).

Quali piante attacca e come funziona l’effetto dannoso della puntura

Secondo alcuni ricercatori, quando l’insetto invasore colonizza nuove aree, si distribuisce inizialmente in aree urbane dove viene trasportato accidentalmente con le merci e con gli automezzi, e dove trova facilmente riparo e cibo. A volte è soprannominato “insetto autostoppista”, proprio perché la sua diffusione è favorita dai mezzi di trasporto. Dagli ambienti urbani, una volta moltiplicatosi, inizia a spostarsi molto rapidamente nelle periferie e nelle aree agricole e a quel punto iniziano i danni.

La cimice asiatica è, per così dire, un insetto di “bocca buona”: è una specie polifaga e si nutre di oltre 300 diverse essenze vegetali fra spontanee e coltivate. Alle nostre latitudini, in ambienti naturali, predilige per lo più il sambuco, la rosa canina, il biancospino, il gelso, il nocciolo e il luppolo. Fra le piante coltivate sceglie piante da frutto come melo, pero, pesco e olivo, piante erbacee come mais, soia e girasole, le orticole come pomodoro, peperone, melanzana e, da alcuni anni, attacca anche la vite. Negli Stati Uniti, in California, vengono danneggiati anche i mandorleti. Le punture dell’insetto provocano danni al mallo e determinano la formazione di tessuti necrotici sul guscio: in generale i frutti colpiti si deformano e anneriscono.

cimici asiatiche noccioli
Il nocciolo è una delle "prede" della cimice asiatica

Sia gli adulti, sia gli stadi giovanili (ninfe) si nutrono di linfa pungendo i tessuti vegetali con gli affilati stiletti del loro apparato boccale pungente succhiatore. Sono talmente affilati che sono in grado di forare la superficie anche di frutti coriacei, come le nocciole.

Penetrati nei tessuti, iniettano una saliva particolare che è la componente più dannosa per i frutti. Le ghiandole salivari della cimice producono due tipi di saliva: una più acquosa e una di consistenza collosa che a contatto con l'aria indurisce. La saliva acquosa contiene enzimi digestivi come l'amilasi che degradano i tessuti vegetali e la polpa dei frutti, mentre la saliva più viscosa ha una composizione chimica diversa, indurisce quando viene emessa e crea una sorta di astuccio protettivo attorno agli stiletti mentre succhiano l'alimento vegetale predigerito. Quando l'insetto si sposta, è possibile notare attorno al foro provocato sul frutto proprio una sorta di micro-tubicino vuoto. Inoltre, l'emissione della saliva collosa provoca una reazione chimica nei frutti che producono sostanze di difesa.

Un gruppo di ricercatori di una Facoltà di agraria ungherese ha analizzato l'attacco della cimice sui pomodori, tramite l'esecuzione di una Tomografia e di una serie di analisi chimiche sugli ortaggi. L'indagine ha rilevato che i pomodori mostravano riduzione del volume, danno ai tessuti che si diffonde dalla superficie verso l’interno in base alla penetrazione della saliva, marcata diminuzione del loro potere antiossidante.

Sull'olivo l'attacco della Cimice asiatica determina caduta precoce delle olive (fenomeno detto cascola), riduzione del loro calibro e aumento delle sostanze fenoliche che ne modificano il sapore .

Uno studio condotto su vigneti del Veneto sia con uva a bacca rossa sia bianca come Cabernet, Merlot, Pinot grigio, ha dimostrato che l'infestazione da cimice è piuttosto tardiva nella stagione autunnale, le varietà a bacca rossa sono più attaccate rispetto a quelle a bacca bianca e che le porzioni del vigneto più interne risultano più protette dagli attacchi rispetto ai bordi esterni. Inoltre, l'uva colpita marcisce e viene attaccata molto più facilmente dalla muffa grigia, un fungo patogeno dell'uva (Botrytis cinerea)

Come combattere le cimici in agricoltura: i sistemi di difesa

In campo agricolo esistono e vanno applicati precisi protocolli per la prevenzione e il controllo della Cimice asiatica. Al momento, non risolvono del tutto la situazione, ma attenuano le conseguenze di queste invasioni.

In particolare, si consigliano:

  • Trappole a feromoni poste nei frutteti che attirano le cimici in forma aggregata in modo da eliminarle in massa;
  • Reti antinsetto da collocare sui frutteti;
  • Trattamenti con prodotti fitosanitari autorizzati (neonicotinoidi e piretrine). In genere si rivelano poco utili perché le sostanze efficaci sono poche e la loro azione poco persistente;
  • Uso di parassitoidi, nemici naturali delle cimici che attaccano le loro uova. Fra questi il più famoso è la Vespa samurai (Trissolcus japonicus),ma si stanno sperimentando anche altre specie di vespe come Trissolucus semistriatus e Telenomus chloropus.
Sfondo autopromo
Cosa stai cercando?
api url views