
Nel calendario dell’iPhone mancano 10 giorni del mese di Ottobre del 1582, dal 4 Ottobre si passa direttamente al 15 Ottobre: i giorni che stanno nel mezzo sembrano non essere mai esistiti, ma perché? E no, non si tratta di un errore dei programmatori della Apple. Quello che successe, è che in quel periodo, in Italia ed in pochi altri paesi, il Calendario Giuliano è stato sostituito dall’attuale Calendario Gregoriano, e questo ha portato a "saltare" alcuni giorni di ottobre. Se avete un iPhone, aprendo l'app calendario potete tornare indietro fino a quella data e verificare questo curioso fatto.
Prima dell’Ottobre 1582 si usava il Calendario Giuliano che prevedeva 1 anno bisestile, di 366 giorni, alternato a 3 anni di 365 giorni. Questo perché era stato stimato che l'anno solare, cioè il tempo che impiega la Terra a fare un giro completo attorno al Sole, fosse di 365.25 giorni, e dunque per "recuperare" il giorno perso a causa di quel 0.25, ogni 4 anni veniva aggiunto un anno bisestile.
Tuttavia la Terra non impiega esattamente 365.25 giorni per fare un giro attorno al Sole, ma leggermente di meno, cioè 365,2422 giorni. Questo significa che, a furia di aggiungere anni bisestili ogni 4 anni, si creava una discrepanza tra anno solare e il Calendario Giuliano, portando così a "spostare" le stagioni. Infatti, essendo il calendario più avanti rispetto al giro effettivo della Terra, ad un certo punto ci si ritrovava ad avere, per esempio il mese di Aprile mentre la Terra si trovava ancora nella posizione relativa all'inverno. Questa piccola differenza, nei circa 1600 anni in cui il Calendario Giuliano è stato in uso, ha fatto sì che le date di inizio delle stagioni si spostassero, lentamente, e con esse la data per la celebrazione della Pasqua. Per ovviare a questo slittamento del calendario liturgico Papa Gregorio XIII istituì una Commissione del Calendario che, su proposta di Luigi Lilio, elaborò il Calendario Gregoriano.
Il Calendario Gregoriano riduce il numero degli anni bisestili e stabilisce che
siano bisestili tutti gli anni divisibili per 4, come 2024 e 2028, ad esclusione dei anni divisibili per 100 ma non per 400, per cui 1700, 1800 e 1900 non sono anni bisestili, mentre 1600, 2000, e 2400 lo sono.
Grazie a questa riduzione del numero di anni bisestili la durata media di un anno diventa di 365.2425 giorni, che si differenzia pochissimo rispetto ai 365.2422 giorni dell’anno solare. In questo modo lo slittamento delle date si è molto ridotto tanto che possiamo aspettarci uno slittamento delle date di un giorno una volta ogni 3123 anni.
Ma perché tutto questo ha portato alla perdita di 10 giorni del calendario? Il fatto è che nel momento in cui venne introdotto il Calendario Gregoriano le date erano già slittate di qualche giorno rispetto alle stagioni, e per compensare questo slittamento si stabilì che la data successiva al 4 Ottobre 1582 fosse il 15 Ottobre 1582. In questo modo l’equinozio di primavera, su cui si basava la data della celebrazione della Pasqua, tornò a verificarsi il 21 di Marzo, come accade ancora oggi.

Un fatto curioso è che non tutti i paesi del mondo, e nemmeno d’Europa, adottarono subito il Calendario Gregoriano, ad esempio in Inghilterra fu adottato solo nel 1750, per questo motivo quando l’esercito Inglese, il 12 Luglio del 1627, affrontò l’esercito francese sull’Isola del Re, per i Francesi era in realtà il 22 Luglio: la battaglia venne quindi combattuta dai due eserciti in due date diverse, ma nello stesso giorno.
In tempi più recenti, alle Olimpiadi di Londra del 1908, l'inizio della gara era fissata per il 10 Luglio, ma la squadra Russa non si presentò in tempo nonostante si fosse recata a Londra con qualche giorni di anticipo. Il fatto è che il 10 Luglio per i Russi, che non usavano il calendario Gregoriano, coincideva con il 23 Luglio del calendario Gregoriano, quello a cui si riferiva il programma delle Olimpiadi.