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10 Ottobre 2025
17:15

Ritrovati in Sicilia i resti di un elefante nano vissuto oltre 100.000 mila anni fa: la scoperta a Fontane Bianche

Scoperti a Fontane Bianche, in Sicilia, i resti di un elefante nano Palaeoloxodon mnaidriensis, vissuto tra 200.000 e 100.000 anni fa. Discendente dell’elefante dalle zanne dritte, raggiunse la Sicilia durante le glaciazioni e sviluppò il tipico nanismo insulare delle specie isolate del Mediterraneo.

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Ritrovati in Sicilia i resti di un elefante nano vissuto oltre 100.000 mila anni fa: la scoperta a Fontane Bianche
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Scheletro di Palaeoloxodon mnaidriensis al Museo Gemellaro di Palermo. Credit: By Kalima – Own work, CC BY–SA 3.0, via Wikimedia Commons

I resti di un elefante nano preistorico della specie Palaeoloxodon mnaidriensis sono stati scoperti a Fontane Bianche, in provincia di Siracusa. Ad annunciare la scoperta Fabio Branca, geologo dell'Università di Catania. Si tratta di una scoperta paleontologica di notevole importanza, che va ad arricchire ulteriormente il nostro panorama di conoscenze sulla fauna della Sicilia preistorica, soprattutto in un'area della Sicilia – quella dei Monti Iblei – già di notevole interesse geologico e paesaggistico.

La specie Palaeoloxodon mnaidriensis è vissuta in Sicilia e a Malta tra i 200.000 e i 100.000 anni fa. Gli elefanti nani che popolavano la Sicilia preistorica e altre isole del Mediterraneo sono molto noti: si tratta di specie estinte molto più piccole rispetto agli attuali elefanti africani e asiatici, tra le quali la più famosa è la Palaeloxodon falconeri, proprio per via delle sue piccolissime dimensioni, appena 90 cm al garrese.

La specie oggetto del ritrovamento nel siracusano, Palaeloxodon mnaidriensis, presenta un'altezza al garrese che si aggira attorno ai 180 cm, e come le altre specie di elefanti nani del Mediterraneo, discendeva probabilmente da Palaeoloxodon antiquus, noto come "elefante dalle zanne dritte", una specie di grandi dimensioni imparentata con i moderni elefanti africani (Loxodonta africana) la cui altezza era di circa 4 m.

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Illustrazione di Palaeoloxodon mnaidriensis a confronto con un essere umano. Credit: csiopurple

Molto probabilmente, gli antenati degli elefanti nani raggiunsero le isole del Mediterraneo (Sicilia, Malta, ma anche Cipro, Creta, e altre isole dell'Egeo) nel corso dei picchi glaciali Gunz (500.000 anni fa) e Riss (200.000 anni fa), quando il livello delle acque era molto più basso di oggi. A seguito della fine delle glaciazioni e al rialzarsi del livello del mare, i gruppi di Palaeloxodon antiquus che abitavano nelle isole rimasero progressivamente tagliati fuori dalle specie che vivevano nel continente, e nel corso delle migliaia di anni di isolamento, adottarono soluzione evolutive diverse, come nel caso del "nanismo insulare".

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